Caro Luca, ho bisogno di parlare con te, ti devo raccontare di Chivasso e di quello che succede qui. Ti devo raccontare dei dati forniti dalla nostra ASL che dimostrano che negli ultimi 5 anni sono aumentate del 212% le esenzioni ticket per patologie tumorali. Ti devo raccontare che i chivassesi sono divisi sulle cause e se molti danno la colpa alla sfortuna, ancora pochi chiedono una indagine epidemiologica mentre chi ha la responsabilità sulla salute pubblica preferisce banalizzare raccontando di cattivi stili di vita e di una popolazione che invecchia. Dai Luca, non ridere, ci hai salutato a 36 anni e Beatrice a 12 e Anastasia a soli 10 anni. Ti devo raccontare di un sindaco oncologo e del suo entusiasmo nel ricevere una montagna di rifiuti da tutta Italia. Il sindaco dice per mettere in sicurezza il territorio ma tu lo sai bene che faremo il possibile per evitarlo. Ti devo raccontare che nonostante tutto mi trovo bene a Chivasso ma fare politica è come essere in trasferta, lontano da casa, mi manca la famiglia e tu lo sai. Ti devo raccontare di un vicesindaco e del suo compiacimento nel vedere uscire “vapore acqueo” dalla centrale a olio di palma e della sua inerzia dopo aver appreso che i chivassesi si respirano, a loro insaputa, 6 litri di ammoniaca al giorno. Ascolta Luca, ascolta che mi serve un consiglio, mi devi dire se riusciremo a fermare tutti i ciarlatani che mettono in pericolo le nostre vite. Ho bisogno di sapere se hai ancora fiducia in me, ricordi l'sms che mi hai inviato dall’ospedale: “Marco, con te andrei ovunque”? Di fronte all'indifferenza e alle continue e ripetute bugie le forze sembrano abbandonarci. Tu lo sai, l'insolenza dei guerrieri vittoriosi è sempre la stessa. Voglio sapere la tua opinione sul teleriscaldamento di Chivasso che, con i suoi scavi, ferisce la città per indebitarci domani. Ascolta Luca, tu non dici che va tutto bene, tu dici che va tutto male e che ci dobbiamo incazzare tutti. Perché solo chi ci crede ancora ha la forza per incazzarsi, vero? Diglielo, anzi ridiglielo, quando la vita ci spinge con la testa sotto l'acqua, quando invece di piovere diluvia! Si Luca, questo è un mondo di merda ma insieme ad altri lo stiamo affrontando una sconfitta alla volta. Perché un figlio ha bisogno di un padre anche a 100 anni. Aspetta, ti devo far vedere una cosa, anche noi ci impegniamo come facevi tu, dunque voglio sapere che sei orgoglioso di noi, perché siamo una squadra e in questa squadra vinciamo e perdiamo tutti insieme. Sabato 29 ci troveremo davanti alla stazione ferroviaria di Chivasso per un corteo pacifico che sfilerà per la città per dire basta all'avvelenamento dell'aria e dell'acqua, tollerato dalla politica, come se morire di tumore fosse una cosa normale. Ti piace? Lo immaginavo. Manca una valutazione d'impatto sanitario (VIS) di tutte le fonti inquinanti e poi c'è la beffa per l’assenza di un Registro Tumori che fa di Chivasso una città senza futuro. Per fortuna, a darci la forza per superare l'indifferenza di chi ci governa sono proprio i genitori, i figli, i mariti e gli amici che oggi non sono più con noi. Come te Luca, classe 1975, uno dei fondatori del Movimento 5 Stelle di Chivasso. Se vuoi dare un futuro a questa città non basta aspettare e sperare, occorre vivere per partecipare! Che ognuno si impegni in prima persona se vuole che le cose cambino, perché solo insieme c'è la possiamo fare! Ciao Luca, a riveder le stelle.
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