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IVREA. Nuovo CdA della Fondazione Guelpa. Il percorso è già tracciato: realizzare la Biblioteca

IVREA. Nuovo CdA della Fondazione Guelpa.  Il percorso è già tracciato: realizzare la Biblioteca

Da sinistra a destra Battegazzorre, Broglio, Guarini, Bottino, Corsini. Ecco il nuovo cda di Guelpa

La votazione in Consiglio Comunale dei nuovi Consiglieri del CdA della Fondazione Guelpa è stata importante per la città di Ivrea perché l’Ente dispone delle conoscenze e delle risorse finanziare per contribuire in modo fondamentale alla realizzazione della nuova biblioteca, per promuovere la cultura e le  iniziative legate al nostro sito UNESCO.  I nuovi Consiglieri, portando nuove energie e competenze, dovranno quindi proseguire sulla via tracciata dal Consiglio Comunale e condivisa dal Presidente della Fondazione  che indica chiaramente l’obiettivo: realizzare un  nuovo polo  culturale. Ai tempi della istituzione della Fondazione si decise che i beni e le risorse finanziarie lasciate in eredità alla città dalla signora Guelpa non dovessero più essere gestititi direttamente dall’Amministrazione, che non dovessero essere quindi i democratici regolamenti del Consiglio Comunale a permettere trasparenza e confronto.
Da sinistra a destra Battegazzorre, Broglio, Guarini, Bottino, Corsini. Ecco il nuovo cda di Guelpa
Dando vita all’Ente si creò un luogo di potere poco trasparente e animato da conflitti interni al suo CdA, a cui seguirono negli anni dimissioni di Presidenti e Consiglieri , inoltre, si manifestò un  costante conflitto con il Consiglio Comunale, conflitto che causò le dimissioni del Sindaco nella precedente legislatura e motivò l’approvazione in Consiglio di una mozione  le cui premesse denunciavano la gravissima crisi interna alla Fondazione. Fortunatamente dopo l’elezione del nuovo Presidente , si sono tenuti incontri costruttivi tra l’Amministrazione, il Consiglio e la Fondazione e sono stati recepiti i chiari indirizzi che il Consiglio Comunale ha indicato nel tempo.  La mozione presentata dal nostro gruppo  nel maggio 2020  e approvata all’unanimità,   chiedeva all’Amministrazione  di avviare una collaborazione con la fondazione Guelpa al fine di definire le esigenze di spazi e servizi necessari alla nuova biblioteca e di incaricare gli uffici competenti a procedere all’elaborazione di studi di carattere urbanistico e ingegneristico  sulle due aree (ex Cena, Palazzo Giusiana) al fine di rendere possibile un confronto tra le diverse opportunità che potesse permettere una scelta definitiva sull’allocazione più idonea.   Finalmente, dopo un disimpegno completo del governo cittadino, il documento votato dai Consiglieri è riuscito ad attivare l’Amministrazione e la Fondzione Guelpa alla realizzazione di una serie di studi e valutazioni; dopo quattro mesi a fine settembre 2020 furono presentati, durante una riunione della Commissione Cultura gli importanti documenti richiesti. L’ottima relazione presentata dalla Fondazione mostra una sincera volontà di collaborazione, propone importanti ragionamenti sulla natura della nuova biblioteca e pone fondati interrogativi e soluzioni per il futuro dell’Ente. Nel documento “Nota di lavoro a cura della Fondazione Guelpa”, dopo anni di incertezze e tentennamenti, si afferma: “Si ribadisce la piena volontà della Fondazione Guelpa a collaborare e sostenere lo sviluppo dell’importante progettualità della biblioteca in qualità di partner…”, sempre nel testo si indicano precise responsabilità dell’Amministrazione  “… si ricorda per l’utilità di tutti che per tale fine l’Ente deve operare in presenza di istanze chiaramente espresse dall’Amministrazione comunale, in primis sulla sua collocazione, e di accordi di collaborazione necessari per determinare ruoli, competenze e impegni economici …la definizioni degli spazi e dei servizi della Biblioteca Comunale richiede un lavoro condiviso”. La relazione continua indicando altre responsabilità che ricadono sull’Amministrazione e sulla Fondazione stessa tra queste: porre al centro del dibattito i bisogni della comunità coinvolgendola nella progettazione, prevedere un piano di sostenibilità economica di medio e lungo periodo, definire  un modello di gestione. Oltre ad indicare un  percorso politico e amministrativo la Fondazione espone le nuove caratteristiche che il polo culturale dovrebbe avere ”… spazi culturali di nuova concezione in grado di integrare diverse funzioni culturali ad esempio quelle museali, quelle connesse alla socializzazione, all’aggregazione, e all’erogazione di servizi diversificati.” La Fondazione ha preso quindi posizioni e impegni chiari, ci impegneremo affinchè il nuovo CdA possa lavorare in continuità con le linee che ha indicato nel rispetto  della trasparenza e delle regole che lo statuto prevede. L’Amministrazione, dopo i primi due anni di immobilismo completo, ha elaborato un’analisi comparativa sulle diverse ipotesi di collocazione del nuovo polo culturale, definendo le strutture coinvolte e i relativi investimenti.  Il percorso pare però nuovamente interrotto, nonostante sia stata approvata nel mese di ottobre del 2020 una seconda mozione di cui siamo primi firmatari che chiede di coinvolgere la Commissione Cultura e la Commissione Assetto del Territorio nell’esame dei documenti prodotti dall’Ufficio Tecnico e dalla Fondazione al fine di procede alla progettazione. Nulla è accaduto negli ultimi quattro mesi, solleciteremo nuovamente la ripresa dei lavori con un interpellanza che verrà discussa durante il prossimo Consiglio Comunale.  Sarà nostro impegno futuro, reso possibile dai regolamenti democratici del Consiglio e dal lavoro delle sue Commissioni, lavorare affinché si proceda con forza alla realizzazione della nuova  biblioteca comunale che riteniamo essenziale allo sviluppo della città.  Non è accettabile che in un periodo di crisi una città che dispone delle risorse finanziarie necessarie non riesca a procedere alla realizzazione di obiettivi individuati e condivisi.. 
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