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IVREA. In Comdata spruzzino e carta per tutti... Domani si sta a casa

IVREA. In Comdata spruzzino e carta per tutti... Domani si sta a casa

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Comdata fa marcia indietro e dopo la chiusura di oggi pomeriggio per dar corso ad una sanificazione, alla fine di una lunga conference call, ha deciso, in via cautelare di restare chiusa anche domani. Sempre domani è in programma un ulteriore confronto con le sigle sindacali, non foss'altro che si resta in attesa delle valutazioni da parte dell'Asl. Insomma il caso accertato di "Coronavirus" in un luogo di lavoro in cui si contano più di 300 persone non poteva e non può essere preso sottogamba o chiudersi con una semplice "pulizia" dei locali, così come s'era ventilato. E sono i tanti ad aspettarsi nei prossimi giorni una vera e propria "messa in quarantena"  anche perchè fino a 10 giorni fa, qui in via Jervis a Ivrea, si è lavorato, per esempio nell'area che si occupa del "187",  in totale promiscuità e  in isole con 6 postazioni distanziate le une dalle altre di 70 max 80 centimetri e con turni che si sovrapponevano nella stessa "isola" senza alcuna pulizia approfondita delle attrezzature. Che è un po' come dire, a gente che parla tutto il giorno al telefono e magari pure tossisce, "prenditi il Coronavirus". Poi ad un certo punto, s'intende quando ormai la bomba del Coronavirus era scoppiata e nascevano le "zone rosse", la decisione di fornire ogni isola di un disinfettante alcolico per le mani, un rotolo di carta e uno spruzzino per la pulizia fai-da-te. Insomma, tutto demandato al buon cuore degli impiegati. Infine la decisione di distanziare le postazioni a scacchiera di almeno un metro di distanza. Nessuna precauzione invece nei luoghi di aggregazione, alla macchinette del caffè, nei bagni e negli spazi relax. Tardi.... Troppo tardi...  
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