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31 Marzo 2022 - 09:38
 
												Tavolo Blangiardo-Fava, Mazzeo, Verbaro, Patrizi
 Sara Garino, giornalista
 Sara Garino, giornalista
 Presidente Blangiardo - ISTAT
 Presidente Blangiardo - ISTAT
 "Il possesso di un titolo di studio più elevato è mediamente associato a vantaggi significativi non soltanto sul fronte dell'occupazione - come per esempio trovare un primo impiego al termine degli studi - ma anche dal punto di vista retributivo” ha affermato il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo. “Per rafforzare la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro e i loro livelli di occupazione bisogna dunque partire da qui, da un investimento forte in formazione. E la riflessione vale in particolare per un Paese, come il nostro, dove oltre due milioni di giovani, pari al 23% dei ragazzi e delle ragazze di età compresa tra i 15 e i 29 anni, non è inserito in un percorso scolastico o formativo e neppure ha un impiego; sono i famosi giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), che nelle regioni del Sud arrivano a superare il 32%". Formazione gratuita per creare impresa e supportare i NEET che vogliono diventare startupper: ecco la formula innovativa che ha già ottenuto risultati brillanti e che è stata al centro del dibattito a Ivrea.  "A tre anni dalla prima sperimentazione, Yes I Start Up è diventato un modello strutturato capace di accompagnare e formare giovani e donne a diventare imprenditori ed imprenditrici” ha dichiarato il capo progetto per Ente Nazionale per il Microcredito, Nicola Patrizi. “Il progetto ha permeato tutto il territorio italiano, dalla grande città sino alle aree interne, grazie alla comunità partenariale aperta che ha contribuito in maniera determinante  a creare nuovi imprenditori. Ivrea più di ogni altro luogo rappresenta l’occasione di confronto per far capire quanto è importante operare in uno spirito di collaborazione e di comunità, soprattutto in questo momento storico in cui è necessario riscoprire gli avanguardistici insegnamenti di Adriano Olivetti per una rigenerazione dei modelli di impresa".
 "Il possesso di un titolo di studio più elevato è mediamente associato a vantaggi significativi non soltanto sul fronte dell'occupazione - come per esempio trovare un primo impiego al termine degli studi - ma anche dal punto di vista retributivo” ha affermato il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo. “Per rafforzare la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro e i loro livelli di occupazione bisogna dunque partire da qui, da un investimento forte in formazione. E la riflessione vale in particolare per un Paese, come il nostro, dove oltre due milioni di giovani, pari al 23% dei ragazzi e delle ragazze di età compresa tra i 15 e i 29 anni, non è inserito in un percorso scolastico o formativo e neppure ha un impiego; sono i famosi giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), che nelle regioni del Sud arrivano a superare il 32%". Formazione gratuita per creare impresa e supportare i NEET che vogliono diventare startupper: ecco la formula innovativa che ha già ottenuto risultati brillanti e che è stata al centro del dibattito a Ivrea.  "A tre anni dalla prima sperimentazione, Yes I Start Up è diventato un modello strutturato capace di accompagnare e formare giovani e donne a diventare imprenditori ed imprenditrici” ha dichiarato il capo progetto per Ente Nazionale per il Microcredito, Nicola Patrizi. “Il progetto ha permeato tutto il territorio italiano, dalla grande città sino alle aree interne, grazie alla comunità partenariale aperta che ha contribuito in maniera determinante  a creare nuovi imprenditori. Ivrea più di ogni altro luogo rappresenta l’occasione di confronto per far capire quanto è importante operare in uno spirito di collaborazione e di comunità, soprattutto in questo momento storico in cui è necessario riscoprire gli avanguardistici insegnamenti di Adriano Olivetti per una rigenerazione dei modelli di impresa". 
 Il vescovo di Ivrea
 Il vescovo di Ivrea
 Molti dei partecipanti hanno già in mente come costituire un’impresa: prevalentemente, nei settori del commercio, alloggio, ristorazione e servizi, nella forma giuridica individuale, con agevolazioni da richiedere tramite microcredito e piccoli prestiti. Ottimi i riscontri anche per la formazione dei NEET, che nel biennio 2019-2020 ha raggiunto oltre 1700 giovani, e con la nuova edizione - avviata a maggio 2021 – altri circa 400 con l’obiettivo di arrivare a fine anno 2022 a circa 1200. Si tratta di uomini (51%) e donne (49%), quasi tutti italiani e per lo più sopra i 20 anni. Anche in questo caso, la Campania si conferma la Regione che registra la più alta provenienza. La metà di questi ragazzi ha un diploma di scuola secondaria e il 5% una laurea, sia triennale sia specialistica. Adesso rimane attivo il fondo SELFIEmploymente per i tre target, mentre Yes I Start Up torna a concentrarsi al momento solo sui NEET, dato il raggiungimento degli obiettivi fissati per donne e disoccupati di lunga durata. “Il progetto Yes I Start Up coglie in pieno il pensiero di Adriano Olivetti: innovazione, formazione e competenze trasversali, impresa civile ove la persona è al centro del sistema che vede l’impresa come volano di crescita e di elevazione all’interno e nel rispetto della comunità e del territorio nel quale opera”, ha dichiarato la presidente della Fondazione Adriano Olivetti, Cinthia Bianconi. “La Fondazione Adriano Olivetti lavora per conservare e valorizzare la storia e l’esperienza olivettiana, nella convinzione che il patrimonio di valori e di idee di Adriano Olivetti possano essere ancora di ispirazione per il presente. Le “Fabbriche di bene” che, con il sostegno dell’Ente Nazionale Microcredito, sono opportunità di crescita e riscatto non solo per i giovani ma anche per le donne inattive e i disoccupati di lunga durata rappresentano un punto di partenza per la costruzione, come diceva Adriano Olivetti, di “un mondo libero materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato”. Per questo Fondazione Adriano Olivetti non può che sostenere l’iniziativa del progetto Yes I Start Up.
 Molti dei partecipanti hanno già in mente come costituire un’impresa: prevalentemente, nei settori del commercio, alloggio, ristorazione e servizi, nella forma giuridica individuale, con agevolazioni da richiedere tramite microcredito e piccoli prestiti. Ottimi i riscontri anche per la formazione dei NEET, che nel biennio 2019-2020 ha raggiunto oltre 1700 giovani, e con la nuova edizione - avviata a maggio 2021 – altri circa 400 con l’obiettivo di arrivare a fine anno 2022 a circa 1200. Si tratta di uomini (51%) e donne (49%), quasi tutti italiani e per lo più sopra i 20 anni. Anche in questo caso, la Campania si conferma la Regione che registra la più alta provenienza. La metà di questi ragazzi ha un diploma di scuola secondaria e il 5% una laurea, sia triennale sia specialistica. Adesso rimane attivo il fondo SELFIEmploymente per i tre target, mentre Yes I Start Up torna a concentrarsi al momento solo sui NEET, dato il raggiungimento degli obiettivi fissati per donne e disoccupati di lunga durata. “Il progetto Yes I Start Up coglie in pieno il pensiero di Adriano Olivetti: innovazione, formazione e competenze trasversali, impresa civile ove la persona è al centro del sistema che vede l’impresa come volano di crescita e di elevazione all’interno e nel rispetto della comunità e del territorio nel quale opera”, ha dichiarato la presidente della Fondazione Adriano Olivetti, Cinthia Bianconi. “La Fondazione Adriano Olivetti lavora per conservare e valorizzare la storia e l’esperienza olivettiana, nella convinzione che il patrimonio di valori e di idee di Adriano Olivetti possano essere ancora di ispirazione per il presente. Le “Fabbriche di bene” che, con il sostegno dell’Ente Nazionale Microcredito, sono opportunità di crescita e riscatto non solo per i giovani ma anche per le donne inattive e i disoccupati di lunga durata rappresentano un punto di partenza per la costruzione, come diceva Adriano Olivetti, di “un mondo libero materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato”. Per questo Fondazione Adriano Olivetti non può che sostenere l’iniziativa del progetto Yes I Start Up.Edicola digitale
 
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