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Un portale per l’empatia: quando un bar diventa un rifugio di energia positiva

La vetrina dell’anima: il potere degli oggetti simbolici che ispirano e offrono spunti per chi vuole imparare e connettersi, anche in un piccolo paese

A Verolengo c’è un luogo speciale dove spiritualità, connessione umana e natura si intrecciano, creando qualcosa di unico. Si chiama “Bar Portici”, ed è gestito da Manuela Cimmarusti, una giovane donna di 30 anni che ha trasformato un semplice bar in un rifugio di energia positiva, empatia e scoperta personale. 

Fin da bambina, Manuela ha coltivato una forte sensibilità per il mondo spirituale. Questa passione l’ha portata a esplorare discipline e tradizioni diverse, con un obiettivo chiaro: portare benessere e armonia alle persone: “Ho sempre seguito ciò che mi faceva stare bene,” racconta. “Quando ho iniziato a gestire il Bar Portici, ho deciso di trasformarlo in uno spazio dove chiunque possa sentirsi accolto e stimolato a crescere.” 

Un’idea nata da una necessità personale. 

L’idea di organizzare serate a tema è nata anche da un suo bisogno:  “Lavoro, ho un bambino, non riesco a frequentare corsi o seminari, così ho pensato: perché non portare tutto qui? In questo modo, non solo io, ma anche altre persone interessate possono imparare, scoprire e condividere senza doversi spostare.” 

Da questa intuizione è nato un progetto che sta trasformando il bar in un centro di crescita e connessione per tutta la comunità. 

Il primo passo di Manuela è stato allestire una vetrina speciale nel suo locale: cristalli, incensi, palo santo, salvia bianca e altri oggetti simbolici. Non sono semplici decorazioni, ma un invito alla scoperta: “I cristalli rappresentano energia e guarigione, mentre gli incensi e il palo santo aiutano a creare un ambiente purificato. La salvia bianca richiama tradizioni antiche legate alla protezione e all’armonia,” spiega. 

Manuela Cimmarusti

Questa vetrina è diventata un vero “portale,” che attira persone curiose o già appassionate di spiritualità. Ogni incontro è spontaneo, ma sempre accompagnato da una connessione speciale. 

Manuela ha avviato questa avventura circa un mese fa, organizzando serate a tema natura per sensibilizzare la comunità su argomenti legati al benessere e alla spiritualità. Alla prima serata erano presenti 11 persone, ma l’interesse sta aumentando. 

Prossimamente, Manuela ospiterà una serata sul Feng Shui, seguita da un incontro sulla cristalloterapia. “Non si vendono prodotti, ma si condividono esperienze e conoscenze. Voglio che il bar diventi uno spazio autentico, dove si possa imparare e crescere insieme.” 

Manuela crede che oggi più che mai sia fondamentale riscoprire l’essenziale: la connessione con noi stessi, con gli altri e con la natura. “Tutto parte dalla capacità di ascoltarci e trovare equilibrio. Non serve complicare la vita, ma imparare a valorizzare ciò che ci fa stare bene.” 

Non si tratta di risolvere problemi materiali, ma di scoprire un nuovo approccio al benessere che passi attraverso la serenità interiore e la condivisione. 

Un piccolo bar, un grande messaggio. 

Il Bar Portici è diventato un simbolo di come anche un luogo semplice possa trasformarsi in un punto di riferimento per la comunità. Grazie all’impegno di Manuela, sempre più persone partecipano agli eventi, condividendo idee e trovando momenti di riflessione e armonia: “Il mio sogno è che il bar diventi un rifugio per chi cerca un po’ di luce nel caos quotidiano,” spiega Manuela. 

Con coraggio e passione, Manuela dimostra che il cambiamento può partire da un piccolo paese. Non servono grandi risorse, ma un cuore aperto e la voglia di fare la differenza. Il Bar Portici ci ricorda che, nel caos della quotidianità, esiste ancora uno spazio per la connessione umana, la spiritualità e la riscoperta della natura. 

Un esempio di come, anche nei luoghi più inaspettati, possano nascere esperienze straordinarie capaci di ispirare e trasformare. 

 

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