AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
20 Novembre 2025 - 21:50
C’è un momento in cui il cuore prende il sopravvento sulla paura, e tutto ciò che conta è il battito del sogno che ti guida. Per Alice Defilippi, 14 anni, di Verolengo, quel momento è arrivato a nove anni, tra il profumo della stalla e il nitrito dei cavalli.
In sella ad Asca, una giovane cavalla della scuola, Alice ha scoperto che l’equitazione non è solo uno sport: è coraggio, fiducia e la promessa di costruire giorno dopo giorno i propri sogni. Da allora, ogni salto, ogni galoppo e ogni carezza al suo cavallo hanno trasformato la paura in determinazione, e la passione in un cammino che oggi la porta a brillare tra le giovani promesse dell’equitazione italiana.
Si allena cinque giorni alla settimana, per ore, senza saltare un solo appuntamento. Pioggia, vento, neve: nulla la ferma. In scuderia il freddo pizzica le mani, l’aria è pungente e il fiato dei cavalli diventa vapore. I cavalli vengono coperti con cura, perché non si raffreddino, e si va avanti insieme, sempre. È in questi momenti che si vede la vera forza di Alice: non quando tutto è facile, ma quando il mondo sembra volerti mettere alla prova e lei risponde con un sorriso, una carezza al suo cavallo e la voglia di non mollare mai.
-1763666829561.jpg)
Alice Defilippi
Il percorso non è mai stato semplice. A soli 11 anni perde Melody, una cavalla di 16 anni entrata nella sua vita da soli tre mesi. È un dolore così grande da farle pensare di smettere, convinta che “questo mondo è ingiusto”. È proprio la passione per i cavalli, però, a insegnarle a rialzarsi, a trovare la forza di continuare, a capire che ogni caduta e ogni sconfitta sono insegnamenti preziosi, pietre miliari su cui costruire il proprio futuro.
Poco dopo, Alice incontra una giovane cavalla di appena due anni. Inesperta, timida, proprio come lei all’inizio. Giorno dopo giorno imparano a conoscersi, a fidarsi, a crescere insieme. Oggi la cavalla ha cinque anni e insieme si preparano al debutto nel campionato 2026.
Anche questo cammino è segnato da nuove sfide: nel dicembre 2024 Alice cade da cavallo, si rialza immediatamente, ma pochi giorni dopo finisce in ospedale per un fortissimo dolore al ginocchio. Strappi muscolari e ostacoli provano a fermarla, ma la sua determinazione è più forte di qualsiasi paura. “Sono caduta da ferma, l’allenamento era già finito. Ero tutta piena di sabbia, ma mi sono alzata subito e sono andata a pulirmi, pensando: ‘Va bene, non sarà nulla di grave’. Pochi giorni dopo, però, il dolore al ginocchio si è fatto così forte da costringermi in ospedale. Neanche il dolore mi ha fermata: dopo che mi hanno messo una fascia rigida, il giorno dopo ero di nuovo in scuderia per un altro allenamento,” racconta Alice.
Accanto a lei, un gruppo di 11 ragazzi di età diverse forma un team unito. In un mondo in cui spesso la competizione sfocia in invidia, qui regna la collaborazione: cavalli, allenamenti e sogni vengono condivisi, e ogni piccolo successo è un traguardo di squadra. “Siamo tutti uniti e non c’è invidia. Molti di noi condividono il cavallo per le gare, ma abbiamo vinto tutti finché saremo insieme”, racconta Alice.
C’è un ricordo che Alice custodisce come un piccolo tesoro: una giornata di gara trascorsa davanti ai box, lei e i suoi compagni avvolti nei loro sacchi a pelo, pronti a “dormire” un po’ proprio lì nel pomeriggio, a pochi passi dai cavalli. Nessun letto comodo, nessuna stanza calda: solo loro, i cavalli e quella sensazione di essere nel posto esatto in cui volevano essere. Ridacchiavano, chiacchieravano sottovoce, si scaldavano con una coperta e un sogno più grande di loro. E dopo si sono rialzati, hanno scrollato via la stanchezza e hanno iniziato un nuovo percorso, una nuova gara, con il cuore più unito e forte che mai. Perché l’equitazione, in momenti così, la capisci davvero: non è solo competizione, ma amore, presenza e amicizia. È il genere di notte che non si dimentica, quella che ti insegna qualcosa senza bisogno di parole.
La vita di Alice scorre veloce tra scuola e scuderia. Frequenta l’Istituto Europa Unita di Chivasso: ogni mattina prende il treno per arrivare a lezione, ogni pomeriggio il pullman per raggiungere lo Sperone Scuderia di Bussolino, Gassino, dove si allena con costanza. Il suo primo istruttore è stato Fabio Nali, che l’ha accompagnata nei primi passi in sella, insegnandole le basi, il rispetto per il cavallo e l’amore per questo sport. Oggi prosegue il suo percorso sotto la guida del suo istruttore e punto di riferimento, Cristian Gramaglia. “Da cinque anni ascolta ogni mio dubbio, da quello più piccolo a quello più complesso. Senza di lui niente di tutto questo sarebbe stato possibile”, confida Alice, con occhi pieni di gratitudine e fiducia.
Le prime vittorie arrivano presto: a 11 anni debutta ufficialmente in gara con Dakota, il cavallo che la accompagna nei primi passi nel mondo agonistico. A 12 anni conquista il Campionato Regionale con Asca a Bibiana, il primo di una lunga serie di successi. Oggi, il suo talento e la sua determinazione le hanno permesso di conquistare un prestigioso 4° posto ai Campionati Nazionali di Monta da Lavoro Veloce a Perugia, con premiazione all’Ippodromo di Vinovo, sotto la federazione Fitetrec-Ante, riconosciuta dal CONI.
Ma l’equitazione per Alice non è solo medaglie e titoli: è disciplina, dedizione, coraggio e soprattutto un legame profondo con gli animali, un legame così forte che nemmeno la morte può spezzare. Nonostante il ritmo intenso tra scuola e scuderia, trova tempo per lo studio, concentrandosi nei momenti di pausa con l’aiuto della sua assistente Zaira, dimostrando che con disciplina e passione si possono superare anche le sfide più difficili. “Il dolore, le cadute, le sfide più difficili… e io avrei dovuto fermarmi? Non lo credo proprio. Ogni ostacolo è diventato solo un motivo in più per rialzarmi e tornare in sella.”
Dietro ogni sogno che galoppa veloce ce ne sono altri che lo sostengono in silenzio: quelli dei suoi genitori. Sono loro la forza dietro le quinte, il respiro che la accompagna, il sacrificio che non si vede ma che rende possibile ogni suo passo in avanti. “Vederla in sella ogni giorno, così determinata e felice, ci riempie il cuore di orgoglio. Certo, sostenere tutti i costi – dal cavallo che è suo all’affitto del posto dove si allena e dove tiene il cavallo – non è semplice, ma ogni sacrificio vale ogni sorriso e ogni traguardo che raggiunge.”
Oggi Alice guarda al futuro con lo stesso entusiasmo dei primi giorni in scuderia. Sa che la strada è lunga, che ogni traguardo è solo un nuovo punto di partenza. Il passato non si spegne, il presente sorprende, il futuro chiama. E se questo è solo l’inizio, il cammino di Alice Defilippi promette di diventare una cavalcata indimenticabile, fatta di sacrifici, sogni, coraggio e vittorie ancora tutte da scrivere: “Sono state tante le cadute, e tante ancora arriveranno…Ma ognuna di loro sarà solo un modo per ricordarmi perché amo così tanto questo sport e perché non smetterò mai di rialzarmi...”

Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.