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13 Ottobre 2025 - 19:29
La Sagra del Ponte è tornata a illuminare Verolengo, trasformando domenica, 12 ottobre 2025, in una giornata di festa, partecipazione e orgoglio comunitario. Dopo anni di attesa, la decisione di riportare la manifestazione è stata motivata dal desiderio di recuperare un filo culturale e sociale interrotto: restituire alla comunità uno spazio di incontro e di festa, ma anche un’occasione per ricordare e tramandare la memoria locale. L’edizione riproposta ha cercato di essere rispettosa della tradizione, ma anche attenta alle nuove esigenze della comunità, con spazi pensati per le famiglie, per i giovani e per chi desidera partecipare in modo attivo.
La storica manifestazione ha riunito cittadini, borghi, associazioni e istituzioni in un clima di grande entusiasmo, riportando in vita una tradizione tanto amata dai verolenghesi. Organizzata dal Comune di Verolengo con il prezioso contributo della Pro Loco Mansio Quadrata, la sagra ha racchiuso in sé l’anima del paese — fatta di arte, cultura, musica e condivisione — trasformando l’intera giornata in una grande festa collettiva che ha saputo unire memoria e rinnovata energia.
L’evento ha avuto un duplice significato: da un lato ha commemorato i trent’anni dall’alluvione del novembre 1994, che sconvolse la vita del paese e portò alla realizzazione del ponte Bailey, installato nel 1995 grazie all’intervento del Genio Militare; dall’altro ha segnato il ritorno della festa, sette anni dopo l’ultima edizione andata in scena nel 2018.
22 settembre 1995.
Inaugurazione del ponte Bailey dopo il crollo del Ponte di Chivasso
A rendere ancora più significativa la giornata è stata la presenza di numerosi rappresentanti istituzionali. Oltre al sindaco Rosanna Giachello, che ha accolto i partecipanti con un discorso di benvenuto e un ringraziamento alla comunità, hanno preso parte alla festa diversi sindaci dei paesi limitrofi, l’assessore regionale Andrea Tronzano e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Paolo Ruzzola, il sindaco di San Sebastiano Giuseppe Bava, già allora alla guida del paese collinare. Per Città Metropolitana, il consigliere e in sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, testimoniando l’unione e la collaborazione tra i territori, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha salutato con entusiasmo il ritorno di questa manifestazione così importante per il territorio.
Durante il suo intervento, Cirio ha sottolineato l’importanza delle tradizioni locali come strumenti di coesione sociale e di promozione turistica, ringraziando le associazioni e il sindaco per il lavoro svolto e per l’energia messa al servizio della comunità.
Cittadini, borghi, associazioni e istituzioni
La cerimonia d’apertura si è tenuta alle ore 12 in piazza IV Novembre, seguita dall’inaugurazione della piazza “La Verpilliere”, in via Montebello (la cittadina francese gemellata con Verolengo), con la benedizione e l’inaugurazione ufficiale presiedute da don Valerio.
Non è mancata la presenza internazionale: tra gli ospiti anche il sindaco Patrick Margier, arrivato dalla Francia, per condividere con i verolenghesi la gioia di questa giornata di festa.
La Sagra del Ponte, oltre ad essere una celebrazione popolare, rappresenta da sempre un simbolo di unità e rinascita per Verolengo. Dopo gli anni difficili dell’alluvione e le successive interruzioni, questa edizione assume un significato ancora più profondo: quello di una comunità che non dimentica, ma che continua a costruire ponti — reali e simbolici — tra passato e futuro.
Le vie di Verolengo si sono animate con un suggestivo carosello bandistico, che ha visto sfilare tre prestigiose formazioni musicali: la Banda Musicale di Verolengo, la Filarmonica di Casalborgone e la Banda “La Fenice” di Brusasco. Le note hanno accompagnato i cittadini in un percorso sonoro ricco di entusiasmo, unendo le generazioni e creando un’atmosfera di allegria condivisa.
Dalle 15 ha preso il via il percorso gastronomico curato dai Borghi e dalle Associazioni di Verolengo, che hanno proposto piatti tipici, dolci artigianali, prodotti locali e specialità piemontesi. Tra i protagonisti: Borgo Giolito-Verne, Comitato Progetto Verolengo Futura, Osteria San Grato – Borgo Casabianca, Comitato Borgo La Verpilliere, Donne Vispe di Verolengo, FIDAS e il Gruppo Alpini di Verolengo.
Il percorso, ricco di colori e profumi, è stato realizzato con la partecipazione del Distretto del Cibo della Pianura Canavesana e Collina Torinese, a testimonianza della sinergia tra le realtà locali e il territorio più ampio. Il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte ha contribuito a rendere possibile un evento così articolato, che valorizza la tradizione e le eccellenze enogastronomiche.
Uno degli aspetti più toccanti della manifestazione è il coinvolgimento delle scuole. Ogni edizione vede la partecipazione attiva dei ragazzi, che non solo prendono parte alle attività ma contribuiscono con le proprie creazioni: giocattoli fatti a mano, oggetti decorativi e piccoli manufatti creati in classe vengono messi in vendita durante la sagra. L’iniziativa ha un duplice valore: offre ai piccoli la possibilità di apprendere il senso del lavoro collettivo e della creatività, e favorisce la raccolta di fondi per progetti scolastici o attività sociali. È un piccolo gesto che parla di educazione alla solidarietà e all’impegno civico.
La giornata si è conclusa con DJ set e musica dal vivo, che hanno fatto ballare e divertire i partecipanti fino a sera. L’atmosfera di festa, tra bancarelle, prodotti tipici e sorrisi, ha confermato il successo della manifestazione, tornata a essere un punto di riferimento per la vita sociale e culturale del paese.
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