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02 Ottobre 2025 - 14:39
Questa sera la musica entra nella Casa Circondariale di Ivrea. È qui che la seconda edizione di PIXEL – Rassegna dal vivo di musica d’autore vivrà il suo ultimo atto, con un concerto di Fabrizio Zanotti dedicato esclusivamente ai detenuti. Un evento dal forte valore simbolico, che conferma la volontà del festival di portare la musica ovunque, anche oltre le barriere più difficili da attraversare.
Ma quello di oggi non è che l’epilogo di un viaggio che ha animato per settimane la città. Applausi convinti, emozioni palpabili e una partecipazione che ha superato le attese hanno accompagnato la rassegna dall’inizio alla fine, trasformandola in un vero percorso culturale dentro e fuori le piazze di Ivrea. Un cammino fatto di note, incontri e comunità, in cui la musica non è stata solo intrattenimento, ma occasione di dialogo e di riscoperta degli spazi urbani.
Il percorso è cominciato a settembre ai Giardini del Castellazzo, cornice che ha accolto due protagonisti della scena cantautorale internazionale: The Niro e Daby Touré. Con le loro voci, Ivrea ha respirato atmosfere cosmopolite, sospese tra tradizione e contaminazioni sonore. Prima del concerto di Touré, inoltre, il Comune ha presentato il Piano di mobilità sostenibile, intrecciando così la musica a un momento di cittadinanza attiva.
Da lì, la rassegna si è spostata nei quartieri, fedele al principio che la musica debba incontrare la gente nei luoghi della quotidianità. Non un festival chiuso, ma un mosaico di eventi che ha attraversato Ivrea, trovando ovunque un pubblico numeroso, curioso e disposto a lasciarsi sorprendere.
Il 26 settembre, il quartiere San Giovanni è diventato teatro di suoni ed energia: sotto una pioggia battente, ma al riparo del palco coperto allestito con l’aiuto dell’Ivrea Rugby Club, la voce di Miriam Ricordi ha riempito la serata con il suo rock travolgente. Il giorno successivo, il 27 settembre, la rassegna ha raggiunto piazza 1° Maggio a Bellavista, dove la voce intima e raffinata di Gloria Tricamo, sostenuta dall’associazione Bellavista Viva, ha creato un’atmosfera raccolta e coinvolgente.
La formula ha convinto tutti: musica di qualità, spazi urbani valorizzati e un pubblico partecipe. Lo conferma lo stesso direttore artistico, Fabrizio Zanotti.
«È stata un’edizione davvero apprezzata - ci dice - Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi dal pubblico: molti hanno sottolineato come Pixel dia la possibilità di ascoltare artisti di qualità senza dover andare fino a Torino o Milano. C’è un forte desiderio di vivere i concerti all’aperto, in luoghi raccolti e simbolici della città: ed è proprio questo lo spirito di Pixel».
E mentre cala il sipario sull’edizione 2025, già si guarda avanti. Pixel 2026 è in fase di ideazione e promette un respiro ancora più ampio, con nuove sorprese e una presenza più diffusa sul territorio. Perché Pixel non è solo una rassegna musicale: è una sfida culturale che cresce anno dopo anno, radicandosi sempre di più nella vita della città.
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