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30 Agosto 2025 - 21:16
Una marcia lunga più di 14 km – da Moncalieri a San Mauro Torinese, passando per il centro di Torino – per dire "no" al massacro del popolo palestinese. Si è tenuta sabato 30 agosto la "Local March for Gaza", che ha attraversato i due centri della periferia e il capoluogo sabaudo per sensibilizzare maggiormente la cittadinanza sul tema.
Ma non solo: per spronare anche i "piani alti" – Prefettura, Governo e Unione Europea – ad assumere una posizione di netta condanna rispetto a quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza. Una marcia pacifica che sicuramente da sola non basterà a cambiare le sorti del conflitto israelo-palestinese, ma l'insieme di iniziative simili in tutta Italia potrebbe forse portare a un graduale cambio di rotta da parte della governace italiana.
Già a inizio agosto scorso, la premier Giorgia Meloni – incalzata pubblicamente da un attivista – aveva dichiarato: «Io lavoro ogni giorno sul genocidio palestinese. Siamo la nazione al mondo che ha liberato più bambini, se fosse preparato lo saprebbe, perché la pace non si fa così». Una battuta passata alle cronache come la prima volta in cui la Presidente del Consiglio ha usato apertamente la parola «genocidio». Solo un lapsus nel riprendere le parole del suo interlocutore o una presa di coscienza reale mai esplicitata nelle sedi istituzionali?
L'arrivo dei manifestanti in piazza Europa a San Mauro
Secondo quanto ricordato dagli attivisti durante la manifestazione a San Mauro Torinese, dal 7 ottobre 2023 al 15 luglio 2025 sarebbero morti nella Striscia 12.211 bambini innocenti, di cui diversi neonati. Al computo bisogna poi aggiungere le ulteriori migliaia di vittime civili adulte.
«"Stanno facendo il lavoro sporco per noi". Lo ha detto il cancelliere Merz. Per questo nessuno non sta facendo niente per Gaza, per sanzionare e fermare Israele. Sono tutti complici e soci d'affari. E noi siamo tutti gazawi», ha dichiarato un'attivista in piazza Europa.
Un luogo che alla luce delle polemiche politiche e delle denunce a livello internazionale assume un valore tutt'altro che simbolico. I manifestanti portano la Palestina verso l'Europa, con il tricolore arabo che sventola in mezzo alle panchine "letterarie" che, per quanto controverse, vogliono simboleggiare il patrimonio intellettuale e linguistico del Vecchio Continente. Verso quella stessa Europa che troppo spesso è rimasta in silenzio sui crimini commessi da Israele, e che ha continuato a fornire armi e a scambiare tecnologie belliche col Paese di Benjamin Netanyahu.
Assente alla manifestazione è stata Giulia Guazzora, sindaca di San Mauro Torinese, impegnata nello stesso pomeriggio a Brandizzo per ricordare quanto avvenuto il 30 agosto 2023. Come ha dichiarato poco dopo sul suo profilo Instagram, «con il pensiero ero anche con chi ha voluto portare nella nostra città una testimonianza di affetto per la popolazione di Gaza». A rappresentare il Comune è stata Daisy Miatton, assessora con delega alla pace e cooperazione, che ha accolto così i manifestanti:
«Questo momento storico ci spinge ad avere questa delega e ad avere il dovere morale di partecipare ad eventi che possano far sentire la nostra voce. Tutti insieme cercheremo di arrivare ai vertici più alti e di far arrivare queste richieste al Parlamento e alla Prefettura per far concretizzare quella che oggi è la solo la nostra intenzione».

A sinistra: Daisy Miatton. A destra: Elisa Pagliasso.
E ha proseguito: «Ognuno è libero di vivere per com'è e quello che vuole nel suo Paese, e non dovrebbe essere possibile imporre qualcosa di diverso. C'è chi lo fa, ma noi continueremo a batterci perché questo non avvenga più. San Mauro per la pace c'è, oggi e sempre. Palestina libera subito, basta genocidio».
Al suo fianco anche l'assessora Elisa Pagliasso, in rappresentanza di Pino Torinese: «Anche noi volevamo essere presenti in questa importantissima iniziativa e l'abbiamo condivisa. Queste iniziative ci obbligano a prendere posizione anche fisicamente per gridare "stop al genocidio", perché di questo si tratta».
Al termine degli interventi istituzionali, gli organizzatori della manifestazione hanno donato al Comune di San Mauro Torinese una bandiera arcobaleno della pace con sopra scritti i nomi di alcuni dei bambini gazawi uccisi. Verrà ora appesa in municipio per sostituire il "sudario bianco" per Gaza, affisso lo scorso maggio per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni superiori sulla grave situazione umanitaria.
Al termine della manifestazione, sono state raccolte le firme da presentare alla Prefettura, che rappresenta sul territorio lo Stato. Quella di San Mauro è stata quindi una delle numerose iniziative per la pace in atto in tutta Italia, che non vuole però essere un punto di arrivo, ma un inizio.
I prossimi appuntamenti della marcia per Gaza saranno sabato 13 settembre da Settimo Torinese a Venaria Reale, il 20 settembre la sfilata da Druento a Rivoli e il 27 settembre da Rivalta a Torino, con arrivo davanti alla Prefettura alle ore 19 per consegnare le firme raccolte.
Foto di gruppo a fine manifestazione
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