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A Verolengo si leggono e si scambiano storie: inaugurata la prima teca del Book Crossing

In Corso Delio Verna 45 nasce uno spazio aperto a tutti, grazie alla Pro Loco Mansio Quadrata e a Sandro Congias. Presenti all’inaugurazione anche l’autore Gualtiero Marana e tanti cittadini: “Prendi un libro, porta un libro” è l’invito a far circolare la lettura

Una splendida iniziativa ha preso vita ieri a Verolengo, grazie all’impegno congiunto della Pro Loco Mansio Quadrata e alla generosa disponibilità di Sandro Congias, che ha messo a disposizione la location di Corso Delio Verna 45 per l’inaugurazione del primo punto ufficiale di Book Crossing del paese. Da oggi, chiunque si trovi a passare di lì potrà fermarsi, aprire la teca e… lasciarsi tentare da un libro.

L’idea è tanto semplice quanto potente: “Prendi un libro, porta un libro”. È questa la frase simbolo incisa sulla teca trasparente, che attende lettori curiosi, sognatori in cerca di storie, oppure semplici passanti con la voglia di condividere un volume già letto. Ma attenzione – sottolineano con un sorriso gli organizzatori – non si tratta certo di “prendi un’enciclopedia, porta un’enciclopedia”. Per motivi di spazio e, diciamolo, anche di buon senso, è consigliabile evitare i tomi troppo voluminosi. L’anima del progetto sta proprio nella leggerezza dello scambio e nella facilità con cui si può far circolare la lettura.

Il cuore dell’iniziativa è tutto lì: un gesto gratuito, spontaneo e gentile. Si prende un libro, lo si legge, e poi lo si rimette in circolo perché qualcun altro possa scoprirlo. Un piccolo atto di fiducia che può generare una lunga catena di letture e relazioni, un filo invisibile che unisce persone diverse attraverso le pagine di un romanzo, un saggio, una storia illustrata.

All’inaugurazione della teca era presente anche lo scrittore Gualtiero Marana, autore prolifico e da sempre sostenitore della cultura come bene comune. La sua partecipazione ha aggiunto valore a un momento già ricco di entusiasmo e partecipazione, in un clima semplice e genuino, fatto di chiacchiere, sorrisi e condivisione.

Ma cos’è esattamente il Book Crossing? Nato nei primi anni Duemila negli Stati Uniti, è oggi un fenomeno diffuso in tutto il mondo. L’idea è quella di “liberare” i libri, permettendo loro di viaggiare da un lettore all’altro, senza passare per scaffali o vetrine. Un libro letto non va dimenticato in fondo a un cassetto: va lasciato in un luogo accessibile – come una teca pubblica, una panchina, un bar, un parco – affinché qualcun altro possa trovarlo, portarlo con sé, leggerlo e, a sua volta, rimetterlo in circolo.

Chi desidera può anche registrare il proprio volume su piattaforme online come bookcrossing.com, per seguirne virtualmente il percorso, vedere chi lo trova, chi lo legge e dove andrà a finire. Ma la bellezza autentica del Book Crossing è nell’immediatezza del gesto: prendere e lasciare, senza bisogno di tessere, registrazioni o burocrazie.

Oltre alla semplicità dello scambio, questo movimento favorisce la nascita di vere e proprie comunità di lettori, crea legami spontanei tra sconosciuti che condividono la stessa passione e riporta la cultura tra la gente, fuori dai luoghi ufficiali, in strada, nelle mani di chiunque voglia lasciarsi conquistare da una storia. C’è anche un pizzico di avventura, perché non si sa mai quale libro si troverà, né chi leggerà quello che si è lasciato.

L’iniziativa di Verolengo ha il merito di portare un frammento di questo spirito internazionale nel cuore di un paese, rendendo la lettura accessibile, gratuita e, soprattutto, a portata di passaggio. È un’opportunità per chi legge da sempre, ma anche per chi vuole iniziare, per chi sente il bisogno di riscoprire il valore del dono, della condivisione, del tempo lento e silenzioso dedicato alle pagine scritte.

Un piccolo gesto, una grande idea. Che parte da una teca. E può arrivare ovunque.

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