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Carnevale di Ivrea

Facce da Mercenari (le fotografie)

In battaglia con gli Aranceri Mercenari

Il Carnevale di Ivrea è terminato, ma l’eco della Battaglia delle Arance continua a riecheggiare nelle strade e nelle piazze della città. Tra le nove squadre di aranceri a piedi che hanno affrontato i carri, i Mercenari hanno lasciato il segno con la loro consueta grinta e passione.

Nati nel 1974 da un gruppo di amici di Baio Dora, gli Aranceri Mercenari sono riconoscibili per la loro casacca granata, pantaloni gialli e una stella gialla con spade incrociate, un simbolo che li distingue nel fragore della battaglia. Il loro terreno di scontro è Piazza del Rondolino, uno dei luoghi più intensi della manifestazione, dove il confronto tra aranceri a piedi e tiratori sui carri si trasforma in un vero spettacolo di colori, forza e resistenza.

Quest'anno, i Mercenari hanno dimostrato ancora una volta il loro spirito battagliero, affrontando il lancio con determinazione e senza risparmiarsi. "Non esistono mezze misure nella Battaglia delle Arance", dicono i veterani del gruppo, e ogni partecipante ha dato il massimo per onorare una tradizione che si rinnova di generazione in generazione.

Ma i Mercenari non sono solo una squadra da combattimento. La loro filosofia si basa sullo spirito di gruppo e sulla voglia di vivere il Carnevale con un mix perfetto di agonismo e goliardia. Il loro motto potrebbe essere "lanciare con il sorriso", perché la battaglia è sì una sfida, ma anche un momento di festa e appartenenza.

Dopo giorni di scontri infuocati e di arance volate in ogni direzione, è tempo di riporre la casacca granata e lasciar sedimentare le emozioni. Ma per i Mercenari, il Carnevale non si conclude mai del tutto: lo spirito della battaglia continua a vivere nelle storie raccontate, nei lividi esibiti con orgoglio e nelle serate passate a rievocare i momenti più epici. Perché essere Mercenari è molto più che lanciare arance: è appartenere a una famiglia, anno dopo anno.

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