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26 Febbraio 2025 - 01:15
Ieri, il sole di Atene ha illuminato un momento carico di significato e speranza. Nella storica cornice dello Zappeion Megaron, la Fiamma della Speranza ha preso vita, dando ufficialmente il via alla marcia di avvicinamento agli Special Olympics World Winter Games Turin 2025. Un simbolo di inclusione e determinazione che attraverserà continenti, confini e cuori fino ad arrivare a Torino, dove dal 8 al 15 marzo 1500 atleti di 101 Paesi daranno vita a una competizione che è molto più di un evento sportivo: è una celebrazione della forza dell’animo umano.
La cerimonia di accensione ha seguito l’antico rituale olimpico, con gesti solenni e parole potenti. A testimoniarne l’importanza, alte cariche istituzionali, tra cui Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, David Evangelista, presidente di Special Olympics Europa Eurasia, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi di Torino 2025. Un parterre d’eccezione per un momento che non è solo tradizione, ma promessa di un futuro più giusto e inclusivo.
Il momento più emozionante è arrivato quando la sacerdotessa suprema, Iliana Symeonidi, atleta di ginnastica ritmica di Special Olympics Hellas, si è inginocchiata davanti allo specchio parabolico, aspettando che i raggi del sole generassero il fuoco sacro. Un istante di sospensione, un respiro collettivo trattenuto, poi la fiamma ha preso vita, risvegliando l’entusiasmo della folla. Un rito antico, che affonda le radici nella storia della Grecia e che oggi, con la stessa solennità e lo stesso pathos, si ripete per un evento che guarda al futuro.
Oggi, quella fiamma è arrivata a Torino, accolta con orgoglio e calore da un intero Paese che attende con trepidazione questi Giochi. Venti staffette stanno già attraversando l’Italia, una per ogni regione, con 25 coppie di atleti e partnerche portano la torcia attraverso i luoghi simbolici della Penisola. Un viaggio che culminerà a Torino, dove la Final Leg porterà la Fiamma fino alla Inalpi Arena, cuore pulsante della cerimonia di apertura dell’8 marzo. Lungo il tragitto, scuole, associazioni, amministrazioni locali e cittadini accoglieranno la Fiamma con eventi di festa, momenti di celebrazione e occasioni di sensibilizzazione, ricordando il valore dello sport come strumento di cambiamento sociale.
“Questa fiamma accende una responsabilità collettiva”, ha dichiarato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, “ci ricorda che lo sport è uno strumento di uguaglianza e crescita per tutti”. E mentre la torcia attraversa le strade e le piazze, raccoglie sorrisi, speranze e il sostegno di chi crede che ogni atleta, indipendentemente dalle sue abilità, meriti di brillare. In ogni città e paese toccato dal suo passaggio, si rafforza un messaggio universale: l’inclusione non è solo un valore da proclamare, ma una pratica quotidiana da costruire con impegno e dedizione.
Ad accoglierla a Torino ci sarà una città pronta ad aprire il cuore: “Torino ti aspetta!”, ha detto con emozione il sindaco Stefano Lo Russo. “Gli Special Olympics saranno un’occasione straordinaria per vivere lo sport come inclusione, passione, unione”. Un evento che, oltre a essere un’importante vetrina internazionale, rappresenta un’opportunità di crescita per tutto il Piemonte, che si prepara ad accogliere migliaia di atleti, tecnici, volontari e spettatori provenienti da tutto il mondo.
Nel corso della sua storia, la Torcia Olimpica ha sempre rappresentato più di un semplice rito inaugurale. È il simbolo di una comunità globale che si riconosce nei valori dello sport, della solidarietà e della resilienza. La Fiamma della Speranza è molto più di un simbolo: è il segno tangibile di una rivoluzione culturale che avanza, abbattendo pregiudizi e barriere. Il Torch Run è un viaggio che attraversa luoghi e persone, ma anche coscienze e visioni del mondo. Ogni passo compiuto con la torcia in mano è un passo verso un futuro più inclusivo, più giusto e più accogliente.
Torino è pronta. L’Italia è pronta. Gli Special Olympics Winter Games stanno per iniziare, e con loro, un nuovo capitolo di una storia che parla di coraggio, determinazione e inclusione. Quando la Fiamma della Speranza entrerà nell’Inalpi Arena, accolta dagli applausi e dall’emozione di migliaia di persone, sarà il segnale che il mondo ha scelto di celebrare la diversità non come ostacolo, ma come ricchezza inestimabile. Il viaggio della torcia continua, e con esso, il sogno di un mondo più equo e solidale.
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