Da Bari a Milano, passando per Roma, oltre 80.000 persone hanno manifestato oggi per chiedere la fine dei conflitti e invocare la pace. In sette piazze italiane, tra cui Bari, Cagliari e Palermo, i primi cortei si sono mossi in una mattinata di sole, raccogliendo migliaia di persone. Nel pomeriggio, Roma e Firenze hanno visto unirsi decine di migliaia di manifestanti, mentre, nonostante la pioggia battente, Milano e Torino hanno risposto con una presenza numerosa e risoluta.
La Rete Pace e Disarmo ha comunicato: “In totale oggi sono scese in piazza per fermare la guerra e costruire la Pace oltre 80.000 persone”, sottolineando la portata di una mobilitazione nazionale senza precedenti. A Roma, in una manifestazione promossa da Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta e Sbilanciamoci, con l’appoggio di oltre 350 organizzazioni della società civile, sono state più di 20.000 le persone che hanno sfilato. Le bandiere della pace hanno sventolato accanto a quelle dell’Anpi e della Cgil, in una manifestazione dove sono intervenuti anche i leader di partito.

Presenti le delegazioni dei partiti, tra cui Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, i quali hanno lanciato un appello per uno stop al riarmo e sollecitato le opposizioni a un'azione comune in Parlamento contro le spese militari, iniziando dalla manovra. Il Partito Democratico ha partecipato con una delegazione della segreteria nazionale, composta dal responsabile esteri Peppe Provenzano, la coordinatrice Marta Bonafoni e i membri Annalisa Corrado, Alfredo D'Attorre e Marco Furfaro, insieme al capogruppo al Senato Francesco Boccia e ai deputati ed eurodeputati Laura Boldrini, Roberto Morassut, Nicola Zingaretti e Marco Tarquinio.


A prendere parola anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del Colosseo: “Bisogna che il governo italiano e tutti i governi diano voce a chi oggi dice ‘cessate il fuoco’ e fermi chi sta massacrando persone, penso in particolare a quello che sta facendo il governo Netanyahu, che sta addirittura dicendo che l'Onu è inutile e attacca anche le sue basi”. Con tono fermo, Landini ha aggiunto: “Quello che sta facendo Israele non è solo un danno, perché sta massacrando il popolo palestinese, ma credo che sia un suicidio anche per il popolo israeliano”.

MAURIZIO LANDINI SEGRETARIO GENERALE CGIL, NATALE DI COLA CGIL, YOUSEF SALMAN PRESIDENTE FOCSI

MAURIZIO LANDINI SEGRETARIO GENERALE CGIL
La giornata ha visto anche momenti di protesta contro la politica, con cartelli riportanti la scritta “guerrafondai” e l’impronta di mani rosse, simbolo di sangue, sopra le foto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro Guido Crosetto, della segretaria del Pd Elly Schlein e di Angelo Bonelli di Avs. Da Bari, intanto, il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha lanciato un appello forte: “C'è il pericolo reale di una guerra mondiale e solo un pazzo rimarrebbe indifferente a questo pericolo”.


YOUSEF SALMAN PRESIDENTE FOCSI, MARINA PIERLORENZO PRESIDENTE ANPI, MAURIZIO LANDINI SEGRETARIO GENERALE CGIL
A Roma e Milano, anche la voce dei palestinesi si è fatta sentire: “Non siamo nemici degli ebrei. Gli ebrei hanno sempre vissuto assieme a noi, quando sono stati perseguitati in Europa li abbiamo accolti in Palestina”, ha dichiarato il presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio, Yousef Salman, concludendo con rammarico: “Speravamo che la Comunità Ebraica fosse in piazza con noi contro la guerra”.