Cerca

Carnevale di Ivrea

Battaglia delle arance: facce da "Mercenari" (Foto Gallery)

La storia non ci permette di individuare né il paese, né i protagonisti, ma sicuramente erano alcuni fra i fondatori di quella che sarebbe diventata una nuova squadra del Carnevale di Ivrea

Sent Gianni, second mi a lìè ora da fé ‘n’aota squadra”.

“Bon, fait: ‘nodma dal comitato e disoma che ‘st’ane a’ijé ‘na neuva squadra”.

Questo il dialogo che si racconta abbia dato l’inizio, un venerdì notte del dicembre 1973, a tutto. 

La storia non ci permette di individuare né il paese, né i protagonisti, ma sicuramente erano alcuni fra i fondatori di quella che sarebbe diventata una nuova squadra del Carnevale di Ivrea: i Mercenari. 

Era il 1974, quando il nuovo gruppo prese parte per la prima volta alla festa. Qualcuno ricorderà quelle divise, il basco, la fisarmonica, il mitico asinello al seguito ma soprattutto quella sensazione che un nuovo modo di approciarsi al Carnevale era nato. Più libero, forse, e fuori dagli schemi. 

Perché Mercenari? In realtà nessuno lo sa Forse perché in quegli anni, durante i moti di insurrezione in Africa contro il colonialismo europeo, c’erano molti mercenari. La stella presente nel simbolo, invece, è tipica delle bandiere dei regimi socialisti.   Sul colore, poi, ci sono due o tre aneddoti: la prima casacca, infatti, doveva essere aragosta. Non trovando la stoffa, la tonalità che più si avvicinava era l’amaranto. Da statuto, infatti, la divisa prevede casacca color amaranto con stella gialla, jeans di marca ‘Ufo’ e foulard a piacere. Nel tempo, poi, il gruppo si è reso conto che nelle foto i jeans con l’amaranto non stavano tanto bene e quindi si è optato per i pantaloni gialli. I mercenari non vogliamo essere omologati, non sono truppe militari, e le casacche piene di ogni ben di dio.

Questo approccio al Carnevale più libero e nella sua sostanza di festa popolare, di divertimento e  amicizia, coinvolse negli anni a venire tutta una schiera di giovani leve che rappresentavano, forse, l’anima antagonista della città in quegli anni. Ecco perché i Mercenari sono sempre stati definiti ‘la squadra di sinistra’ del Carnevale d’Ivrea. Ma a questo proposito, Arbore fa chiarezza: la squadra, infatti, è assolutamente apolitica.

Tutti ci tengono a precisare che non sono guerrieri e a nessuno  interessa dare il giro ai carri. Piace far festa e condividere la città; divertirsi a tirare le arance consapevoli di ciò che rappresenta un popolo a piedi in rivolta. 

All’insegna della festa e dello spirito di condivisione, i Mercenari organizzano ogni anno alcune serate musicali ai Giardinetti di Ivrea. Aperte a tutti, ovviamente. 

Ad inaugurare questa stagione il carnevale 1989, quando si è organizzata la prima Festa Mercenaria. Infatti, a seguito della chiusura nel 1988 della Stella d’Italia, storico punto di ritrovo della squadra, i Mercenari hanno sentito il bisogno di adottare una soluzione alternativa per continuare a fare festa, soprattutto il sabato sera dopo la sfilata. E ci sono riusciti.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori