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A Pinerolo arriva “Greenaway World”, il viaggio sonoro degli Architorti nell’immaginario visionario del regista britannico

Un concerto-evento che unisce cinema, performance e partiture nate dal sodalizio creativo tra Peter Greenaway e Marco Robino

A Pinerolo arriva “Greenaway World”, il viaggio sonoro degli Architorti nell’immaginario visionario del regista britannico

A Pinerolo arriva “Greenaway World”, il viaggio sonoro degli Architorti nell’immaginario visionario del regista britannico

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Dopo il successo registrato al Teatro Juvarra di Torino, approda a Pinerolo “Greenaway World”, il concerto che trasforma la sala Patrizia Cerutti Bresso dell’Accademia della Musica in un laboratorio sospeso tra cinema e musica contemporanea. Venerdì 12 dicembre alle 21 il Quintetto Architorti, guidato dal compositore e direttore Marco Robino, porterà in scena un programma interamente dedicato alle opere nate dal lungo sodalizio artistico con Peter Greenaway, uno dei registi più visionari e sperimentali del panorama europeo.

Il viaggio musicale coprirà oltre vent’anni di collaborazioni, a partire dal 2003, con partiture concepite per film, cortometraggi e installazioni multimediali. Il pubblico ascolterà le musiche originali create da Robino per progetti come “Le valigie di Tulse Luper”, l’ambizioso universo narrativo che Greenaway costruì intorno alla biografia immaginaria del suo protagonista; “The European Showerbath”, uno dei segmenti più enigmatici del ciclo; e ancora “Lucca Hubris”, “The Missing Nail” e “Walking to Paris”, opere in cui la dimensione visiva del regista si intreccia in modo inscindibile con la ricerca sonora.

L’estetica del concerto si colloca in quella terra di mezzo che richiama inevitabilmente il barocco reinventato e dinamico di Michael Nyman, storico collaboratore di Greenaway, ma senza mai imitarlo. Gli Architorti, infatti, costruiscono un linguaggio proprio, fatto di timbri tesi, linee spezzate, armonie stratificate e una capacità narrativa che restituisce il cinema del regista non come semplice citazione, ma come materia viva. È una lettura personale, riconoscibile, che trasporta lo spettatore dentro una dimensione emotiva in cui la musica non accompagna l’immagine: la amplifica, la interroga, talvolta la contraddice.

A rendere il concerto ancora più immersivo sarà la partecipazione del Coro dell’Accademia Stefano Tempia, diretto dal Maestro Luigi Cociglio, presenza che introduce una tessitura vocale preziosa e complessa. L’incontro con le voci amplia la prospettiva del repertorio e restituisce al pubblico la profondità teatrale e spirituale dei lavori greenawayani, sempre sospesi tra artificio e umanità, struttura e caos.

“Greenaway World” non è quindi soltanto un evento musicale, ma un’esperienza che intreccia linguaggi e sensibilità: un omaggio a un regista che ha sempre sfidato le categorie del cinema e a un ensemble che da anni esplora le potenzialità della contaminazione tra arti visive e suono. Un appuntamento per appassionati di musica contemporanea, cinefili e chiunque cerchi un racconto in cui estetica, memoria e immaginazione dialogano senza confini.

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