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Tra paura e coraggio, tra sogno e realtà: a San Raffaele Cimena va in scena “Lo Schiaccianoci” di Hoffmann

Sabato scorso più di 120 persone alla biblioteca civica per la lettura animata della celebre fiaba che ha ispirato anche il balletto di Čajkovskij. Prossimo appuntamento il 17 gennaio

Tra paura e coraggio, tra sogno e realtà: a San Raffaele Cimena va in scena “Lo Schiaccianoci” di Hoffmann

Tra paura e coraggio, tra sogno e realtà: a San Raffaele Cimena va in scena “Lo Schiaccianoci” di Hoffmann

Il confine tra sogno e realtà, tra paura e coraggio, ma anche la crescita e la magia come linguaggio delle emozioni. Sono molte le tematiche affrontare dallo Schiaccianoci, fiaba del 1816 del celebre scrittore tedesco E.T.A. Hoffmann, andata in scena a San Raffaele Cimena lo scorso sabato, nei locali della biblioteca civica.

La lettura animata, messa in scena nell'ambito del progetto Nati per Leggere, ha attirato più di 120 persone – circa 60 famiglie con i rispettivi bambini, che si sono così avvicinati al mondo del fantastico e del fiabesco con un'esperienza coinvolgente a 360 gradi.

L’iniziativa, curata dalla compagnia teatrale albese Collettivo Sciro e Daniela Febino, ha intrecciato narrazione, danza e musica, accompagnando il pubblico nel mondo di Marie, la protagonista del testo originale da cui deriva anche il celebre balletto musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij.

È stato l'immaginario sospeso tra sogno e consapevolezza ad aver catturato l’attenzione dei più piccoli, che hanno seguito la vicenda dello Schiaccianoci e del Re dei Topi come un invito a scoprire il lato luminoso delle proprie inquietudini.

Il pubblico

Dalla biblioteca arriva la soddisfazione per una partecipazione così ampia: «Lo spettacolo si è svolto nell'ambito del progetto Nati per Leggere della Biblioteca di San Raffaele Cimena. Hanno partecipato circa 60 bambini con le loro famiglie, eravamo più di 120 persone e siamo molto soddisfatti del risultato straordinario non solo della giornata, ma del successo che sta avendo in generale il progetto Nati per Leggere a San Raffaele Cimena in tutti questi mesi».

Una partecipazione che non si limita al territorio comunale: «Di fatto, siamo un'offerta culturale capace di parlare alla comunità sanraffaelese e anche a quella dei comuni limitrofi», commentano dalla biblioteca.

Il punto di forza dell’iniziativa è la scelta di costruire proposte accessibili, curate e capaci di coinvolgere pubblici diversi: «Crediamo che questo sia un segnale molto positivo, perché è il segnale che la cultura, quando viene resa accessibile e con proposte di qualità, diventa anche un forte mezzo di aggregazione. Questa è una delle missioni che, come biblioteca e come Nati per Leggere, continueremo a portare avanti con entusiasmo e motivazione».

La compagnia ospite ha dato forma a un racconto che, nell’immaginario collettivo, coincide spesso con il balletto ottocentesco. Ma la versione originale di Hoffmann è più inquieta e profonda: Marie attraversa un mondo dove i giocattoli prendono vita e la paura diventa occasione di crescita. Lo spettacolo ha seguito questa linea, avvicinando i bambini a una storia che parla di trasformazioni interiori con un linguaggio comprensibile, fatto di gesti, immagini e movimento.

La biblioteca di San Raffaele Cimena vive da mesi un percorso di consolidamento, grazie alla risposta delle famiglie: «Siamo molto contenti dell'affluenza che ogni mese in biblioteca riusciamo ad avere da parte delle famiglie: se è vero che la cultura è un seme, la scelta delle famiglie di partecipare a questo tipo di eventi è senza dubbio la luce necessaria, affinché questo seme possa germogliare». Una visione che riconosce nella partecipazione attiva il vero motore di crescita di una comunità.

L'evento si è chiuso guardando già al prossimo appuntamento: sabato 17 gennaio, quando in biblioteca torneranno le letture per bambini in italiano e in inglese, accompagnate da un laboratorio creativo.

In attesa della prossima tappa, resta l’immagine di una sala gremita, attraversata da silenzi attenti a ogni gesto degli attori. Un piccolo frammento di magia natalizia, capace di trasformare un sabato pomeriggio di inizio dicembre in un momento di comunità.

Lo spettacolo

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