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Cirié riscopre le sue radici: a Palazzo D’Oria un viaggio tra le mappe antiche del Seicento e Settecento

Per il 120° anniversario dell'intitolazione: mappe del seicento e del settecento e video-proiezioni che rivelano la Cirié nascosta sotto le strade di oggi

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Cirié riscopre le sue radici: a Palazzo D’Oria un viaggio tra le mappe antiche del Seicento e Settecento

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Le città cambiano, crescono, si trasformano. Ma sotto ogni strada, ogni cortile, ogni edificio moderno sopravvive un passato spesso dimenticato. E proprio questo passato la Città di Cirié ha scelto di riportare alla luce nel nuovo appuntamento del ciclo di approfondimenti dedicato al 120° anniversario dell’intitolazione a “Città di Cirié”.

Giovedì 20 novembre, alle 20.30, la Sala Consiliare di Palazzo D’Oria si trasformerà in una macchina del tempo. Grazie alle competenze della storica dell’arte Cecilia Veronese e all’occhio urbanistico dell’architetto Barbara Re, assessore al Patrimonio, il pubblico potrà esplorare mappe inedite e affascinanti provenienti dal Seicento e dal Settecento, riprodotte su forex e presentate attraverso suggestive video-proiezioni.

Non si tratta di un semplice incontro divulgativo, ma di un’esperienza capace di restituire ai cittadini la memoria profonda del luogo in cui vivono. Le antiche carte rivelano aspetti poco noti della Cirié di un tempo: gli edifici ormai scomparsi, gli assetti originari del grande parco di Palazzo D’Oria con il suo lago, le storiche porte che un tempo delimitavano l’ingresso in città. Un patrimonio spesso relegato all’archivio, che ora torna visibile e comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

L’iniziativa offre anche un punto di vista curioso e personale: sarà possibile scoprire cosa sorgeva, secoli fa, proprio dove oggi si trova la propria casa, la propria scuola, o i luoghi che si attraversano quotidianamente. Un modo per trasformare il concetto di “storia locale” in qualcosa di vivo, concreto, vicino.

L’ingresso è libero e gratuito (accesso da via Dante 6), e rappresenta un’occasione preziosa per conoscere meglio una città che non smette di raccontarsi, celebrando il suo passato per comprendere il suo presente.

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