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A Muriaglio la cultura si fa di prossimità: libri, memoria e vita di paese

L’ultima tappa di Territori d’Autore chiude un’edizione di successo nel cuore del Canavese

A Muriaglio la cultura si fa di prossimità: libri, memoria e vita di paese

A Muriaglio la cultura si fa di prossimità: libri, memoria e vita di paese

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A Muriaglio, piccola frazione di Castellamonte, la cultura non fa rumore ma lascia tracce profonde. Domenica 9 novembre alle 17.30, nel suggestivo ricetto di piazza della Fontana, si chiude la rassegna “Territori d’Autore 2025” con Oliviero Cima e il suo libro Due soldi di benessere – Farse e drammi nel ’900 piemontese, edito da Baima Ronchetti & C..

La rassegna, promossa dalla Società di Mutuo Soccorso Agricola e Operaia di Muriaglio, è diventata nel tempo un piccolo presidio culturale: un luogo dove la memoria collettiva si rinnova di voce in voce. Dopo anni di incontri che hanno portato nel Canavese scrittori da tutto il Piemonte, il bilancio è più che positivo. Un pubblico fedele, attento e curioso ha dimostrato che la cultura può ancora essere un gesto di comunità.

Oliviero Cima

Ma la Saoms non si è fermata ai libri. Negli ultimi mesi ha promosso screening gratuiti per cuore, alimentazione e pressione, ha attivato un punto prelievi del sangue, e, con il sostegno della Peter Sategna Educational Foundation, ha rilanciato i corsi di inglese e prepara il ritorno delle masterclass musicali con l’associazione Melos Musica. Segnali di vitalità che smentiscono l’idea di un borgo addormentato.

Con il volume Due soldi di benessere, Cima porta il pubblico in una valle piemontese del Novecento, tra sogni, fatiche e illusioni di una civiltà contadina in bilico tra povertà e dignità. Le sue pagine raccontano uomini e donne che hanno visto la montagna svuotarsi e la fabbrica riempirsi, senza mai rinunciare al desiderio di un riscatto personale. Non c’è fedeltà ai fatti, ma verità emotiva: un mosaico di storie vissute, ascoltate o tramandate, che ricostruiscono un tempo in cui la fatica era quotidiana e la speranza, un lusso.

Nato a San Colombano Belmonte nel 1962, Cima ha lavorato in archeologia, ambiente e didattica, coltivando da sempre una passione per l’antropologia della cultura materiale e di montagna. Due soldi di benessere è il suo primo libro di narrativa, e forse anche un modo per restituire dignità a quel mondo contadino che non ha mai smesso di cercare la felicità, a modo suo.

La serata si chiuderà con un momento conviviale, come nelle migliori tradizioni di paese: perché la cultura, qui, si condivide davanti a un bicchiere, non dietro a un podio.

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