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Nomaglio festeggia 25 anni di Sagra della Castagna: tra pace, arte e tradizione

Dal 17 al 19 ottobre 2025 il borgo ai piedi del Mombarone celebra la castagna con mostre, camminate solidali, sculture, musica e sapori antichi. Un’edizione speciale che unisce cultura, natura e comunità nel segno della pace e della memoria

Nomaglio festeggia 25 anni di Sagra della Castagna: tra pace, arte e tradizione

Nomaglio festeggia 25 anni di Sagra della Castagna: tra pace, arte e tradizione

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Torna a Nomaglio la Sagra della Castagna, una delle manifestazioni più amate dell’autunno canavesano, giunta quest’anno alla venticinquesima edizione. Dal 17 al 19 ottobre 2025, il piccolo borgo ai piedi del Mombarone si trasformerà in un palcoscenico di tradizione, cultura, gastronomia e solidarietà. Organizzata dalla Pro Loco di Nomaglio e dal Comune, con il patrocinio di Borgofranco d’Ivrea e la collaborazione di numerose associazioni locali, la Sagra si conferma un appuntamento che unisce la memoria contadina al futuro, la montagna al territorio, e le persone alla bellezza semplice della condivisione.

«Ringraziamo l’Amministrazione comunale, prima fra tutte la sindaca Ellade Peller, per il suo fondamentale contributo», ha commentato la presidente della Pro Loco Isabella Bretti, ricordando il ruolo decisivo dei volontari e dei soci che rendono possibile ogni anno l’evento. E quest’anno, alla festa della castagna si aggiunge un messaggio forte e attuale: la pace.

La novità del 2025 si chiama “Corriamo per la Pace”, una camminata-corsa non competitiva e autogestita, aperta a tutti — famiglie, bambini, sportivi e semplici camminatori — lungo il Sentiero della Pace, un percorso realizzato dai ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Nomaglio e costellato da sculture lignee che invitano alla riflessione. La partenza è fissata per domenica 19 ottobre alle 9.00, con ritrovo alle 8.30 al Cimitero di Nomaglio, e il ricavato sarà devoluto a Save the Children. “VogliAMO la pace” è il messaggio che unisce comunità, amministratori e cittadini in un momento storico in cui anche i piccoli gesti contano.

La giornata di venerdì 17 ottobre aprirà la Sagra con una conferenza tematica al Salone dell’Ecomuseo, dedicata ai paesaggi viticoli e agricoli del Mombarone, recentemente iscritti nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico. L’incontro, intitolato “La componente castanicola del sistema agricolo e la valorizzazione dei castagneti storici presenti sui terrazzamenti”, vedrà la partecipazione di docenti universitari, studiosi e rappresentanti di enti del territorio. Tra gli ospiti spiccano Gilmo Vianello dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, Federica Larcher e Luigi Provero per il progetto di lettura stratigrafica del paesaggio dell’Abbazia di Staffarda, Gabriele Beccaro del Centro Regionale di Castanicoltura, Alberto Alma, esperto di insetti infestanti, Roberta Benetti dello Studio Ges.Ter e Gustavo Mola di Nomaglio, vicepresidente del Centro Studi Piemontesi. A introdurre l’evento sarà Enrico Pomatto, curatore della candidatura dei Paesaggi del Mombarone, mentre la moderazione è affidata al professor Marco De Vecchi.

Alle 18.00, sempre di venerdì, sarà inaugurata nella Sala degli Amici la mostra di pittura “Vintage 70s Collection” del Maestro Francesco Paula Palumbo, un artista che nella sua lunga carriera, trascorsa in gran parte a Torino, ha ricevuto oltre duecento riconoscimenti. Le sue opere, esposte a Nomaglio con riproduzioni certificate dal figlio Claudio Palumbo, raccontano un linguaggio pittorico intenso, capace di suscitare riflessione e consapevolezza. La mostra, visitabile per tutto il weekend, rappresenta un omaggio all’arte come forma di memoria collettiva.

Sabato 18 ottobre sarà invece il giorno dedicato alla Castagna d’Oro, con la consegna dei frutti per l’esposizione e la partecipazione al concorso (ore 15.00–17.00, Sala Santa Marta). Nel frattempo, continuerà l’esposizione di Palumbo e il borgo si animerà di preparativi, profumi e voci, preludio alla grande giornata di domenica.

Il 19 ottobre, Nomaglio entrerà nel vivo della festa. Alle 10.00 l’apertura ufficiale della 25ª Sagra della Castagna e l’inaugurazione della mostra della Scuola di Scultura di Donnas, ospitata nella suggestiva Cantina di Silvano. Alle 11.00, la Santa Messa con la benedizione delle castagne e dei premi, mentre dalle 10 alle 18 il borgo diventerà un percorso di visite enogastronomiche, tra mulini, essiccatoi e l’Ecomuseo della Castagna, accompagnate da musica, profumi di caldarroste, canestrelli e miasse, in un’atmosfera che profuma di legno, vino e tradizione.

Non mancheranno le attività per i bambini, curate da Educazione Outdoor, con giochi, esperienze e laboratori al campo sportivo per tutta la giornata. Alle 17.30 arriverà il momento delle premiazioni: Castagna d’Oro, vetrine e angoli caratteristici, che ogni anno vedono la partecipazione entusiasta di residenti e commercianti.

E per chi vorrà raggiungere Nomaglio senza stress, ci sarà un servizio navetta gratuito tra i Balmetti di Borgofranco d’Ivrea e l’area mercatale, con corse ogni ora al mattino e ogni mezz’ora nel pomeriggio, ultima discesa alle 19.00. In alternativa, sarà possibile arrivare a piedi lungo le mulattiere da San Germano e Montestrutto, per vivere la festa anche come cammino nella natura.

Un’occasione unica sarà anche la visita ai Balmetti di Borgofranco d’Ivrea, le celebri cantine naturali scavate nella roccia, aperte per l’occasione grazie alla collaborazione con gli Amis dij Balmit e la Pro Loco di Borgofranco. Qui, dove soffia la “ora”, il vento che mantiene costante la temperatura, si potranno scoprire le radici più autentiche della cultura enogastronomica canavesana.

Insomma, la Sagra della Castagna di Nomaglio 2025 si presenta come un’edizione speciale, che celebra venticinque anni di tradizione, intrecciando arte, natura, cultura e solidarietà. Un invito a camminare, a respirare il profumo del bosco e a condividere — tra un bicchiere di vino, una caldarrosta e un sorriso — quel senso di comunità che da sempre tiene unito questo borgo di montagna e i suoi abitanti.

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