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06 Ottobre 2025 - 10:02
A Chivasso una mostra per ricordare come si costruisce la pace
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Data di inizio 18.10.2025 - 18:00
Data di fine 02.11.2025 - 19:00
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“Quando costruimmo la pace” non è solo una mostra, è una lezione di memoria civile.
All’interno di Palazzo Einaudi, dal 18 ottobre al 2 novembre 2025, l’ANPI “Boris Bradac” di Chivasso propone un viaggio nella storia che va dal Fascismo alla Repubblica, nel segno dell’80° anniversario della Liberazione.
Un invito a ricordare — e a scegliere — da che parte stare.
Nell’anno in cui ricorre l’ottantesimo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, l’ANPI locale ha deciso di proporre alla cittadinanza una memoria che comprenda il percorso del cambiamento, le ragioni che portarono alla rivolta partigiana e al rifiuto di ogni forma di totalitarismo.
Non una celebrazione, ma una domanda aperta: “Che cosa significa costruire la pace, oggi?”
La mostra è articolata in quattro sezioni:
Il ventennio fascista, con documenti e testimonianze che raccontano l’ascesa del regime e la progressiva cancellazione delle libertà civili.
Il periodo bellico, segnato dall’8 settembre 1943 e dalle ferite inferte anche a Chivasso, colpita duramente il 12 maggio 1944.
La Resistenza, che dal 1943 al 1945 animò la lotta partigiana contro il nazifascismo e per la liberazione dell’Italia.
Infine, la Liberazione, che restituisce il senso profondo di quel 25 aprile 1945, giorno in cui il Paese tornò a respirare libertà e dignità.
Accanto ai pannelli e alle fotografie d’epoca — frutto del lavoro dell’Archivio Storico Lovazzano, della Società Storica Chivassese e dell’associazione Puntoacapo —, un calendario di incontri arricchisce l’esposizione.
Sabato 18 ottobre, inaugurazione con il professor Fabrizio Spegis e la sua riflessione “Dall’Aventino alla Liberazione: la difficile ricerca della pace”.
Sabato 25 ottobre, dialogo con la storica Chiara Colombini, autrice di “Storia passionale della guerra partigiana”.
Sabato 1 novembre, proiezione del film-documentario di Daniele Segre, “Nome di battaglia Donna”, seguita da un momento in ricordo del regista scomparso.
L’iniziativa, sostenuta dalla Città metropolitana di Torino e dal Comune di Chivasso, è un invito alle scuole e ai cittadini a guardare la pace come scelta quotidiana, non come conquista definitiva.
Perché — come ricorda il direttivo ANPI — “non può esserci pace senza memoria, e nessun futuro senza giustizia”.

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