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A Leini torna “Puliamo il mondo”

Volontari e studenti insieme per ridare dignità agli spazi pubblici della città

A Leini torna “Puliamo il mondo”

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Un gesto semplice, concreto, collettivo. Anche quest’anno il Comune di Leini aderisce a Puliamo il mondo, la storica campagna di Legambiente che promuove la cura del territorio attraverso piccoli ma significativi interventi di pulizia.

Un appuntamento che unisce volontari, famiglie, studenti e amministrazione in un’iniziativa che va oltre la raccolta dei rifiuti: è un modo per fermarsi, guardarsi attorno e prendersi cura, insieme, dei luoghi che si abitano ogni giorno.

Due le date in programma. Domenica 5 ottobre, dalle 10 alle 12, i volontari si ritroveranno in piazza Vittorio Emanuele, dove sarà allestito un gazebo per la registrazione e la distribuzione del materiale quali guanti e attrezzature.

Da lì ci si muoverà verso alcuni punti chiave del centro cittadino: piazzetta Donatori di Sangue, il parcheggio alle spalle del Castello Provana e via Carlo Alberto. Sono angoli del paese che, come molti spazi pubblici, finiscono spesso per essere trascurati, vittime dell’incuria e di chi, ancora oggi, ignora la responsabilità verso l’ambiente comune.

Mercoledì 8 ottobre sarà invece il turno delle scuole. I ragazzi parteciperanno all’iniziativa con lo stesso spirito: guanti alle mani e sacchi pronti, con la supervisione di insegnanti e operatori. Il punto di ritrovo sarà il piazzale davanti al cimitero, anche in questo caso con la presenza del gazebo di Legambiente. Tutto il materiale raccolto sarà lasciato lì, per poi essere correttamente smaltito da Seta, la società che gestisce il servizio rifiuti.

Torna l'iniziativa promossa da Legambiente 

L’assessore all’Ambiente, Andrea Gilestro, sottolinea il valore di queste giornate: "Un’occasione importante non solo per stare insieme ma anche per ripulire angoli del territorio sporcati da persone con scarsa coscienza ambientale e, insieme, fare la differenza. Oltre che, ovviamente, la differenziata".

Raccogliere un rifiuto, piuttosto che voltarsi dall’altra parte, può essere un gesto educativo, per i bambini che partecipano, ma anche per gli adulti. Ed è proprio da piccoli gesti come questi che può nascere una cittadinanza più consapevole.

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