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25 Settembre 2025 - 13:04
Antiqua celebra i trent’anni a Settimo con Festa Rustica e un viaggio musicale tra sacro e profano
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Data di inizio 05.10.2025 - 00:00
Data di fine 05.10.2025 - 00:00
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La rassegna Antiqua, tra le più longeve e prestigiose nel panorama della musica antica in Piemonte, torna a Settimo Torinese con un appuntamento che unisce il rigore filologico all’emozione dell’ascolto. Domenica 5 ottobre 2025, alle 21.15, l’Oratorio di Santa Croce accoglierà l’ensemble barocco Festa Rustica, fondato e diretto dal flautista e violoncellista Giorgio Matteoli, protagonista di un programma dal titolo eloquente: “Amor sacro – amor profano”.
Un titolo che anticipa la dialettica sottesa al concerto: da un lato le pagine intense e spirituali di Domenico Scarlatti (Salve Regina per soprano, contralto e basso continuo), dall’altro i toni più teatrali e sensuali della Serenata Venere & Amore di Alessandro Scarlatti, scritta per voci e strumenti. In mezzo, il vigore delle Triosonate di Haendel, con le loro danze vivaci e le raffinate architetture barocche.
Sul palco, insieme a Matteoli, si alterneranno interpreti di alto profilo: la soprano Chiara Pontoriero, il controtenore Gustavo Argoña, i violinisti Claudio Andriani e Michele Ruggieri, la violoncellista Gaia Abaclat, la contrabbassista Diletta Rigo, il tiorbista Domenico Cerasani, il clavicembalista Walter Mammarella Giordano. Un organico capace di restituire la ricchezza timbrica e l’equilibrio sonoro del repertorio barocco su strumenti originali.
L’evento, a ingresso gratuito, si inserisce nel progetto “Azioni integrate per il turismo sostenibile” dei comuni di Sparone, Alpette e Locana, sostenuto da Fondazione ECM, Regione Piemonte, Fondazione CRT e Ministero della Cultura. L’obiettivo è quello di rendere la musica colta accessibile a tutti, valorizzando il patrimonio artistico e architettonico di Settimo e rafforzando un percorso ormai consolidato da tre decenni.
Il nome Festa Rustica non è nuovo agli appassionati: nato nel 1994, il gruppo ha inciso in prima assoluta musiche dimenticate del Sei e Settecento italiano, ottenendo riconoscimenti internazionali. Basti ricordare la registrazione dei concerti per flauto di Francesco Mancini, considerata dalla rivista americana Fanfare tra i migliori dischi di musica classica al mondo nel 1995. Da allora, l’ensemble ha portato in Italia e all’estero — dalla Francia al Giappone, dalla Germania alla Turchia — un repertorio spesso inesplorato, sempre interpretato con attenzione filologica e passione divulgativa.
Giorgio Matteoli, figura di rilievo della scena musicale europea, non è soltanto un interprete raffinato ma anche un ricercatore e docente appassionato. Diplomato in flauto dolce e violoncello, ha inciso numerosi dischi per etichette come Da Vinci Classic, Amadeus e ASV Gaudeamus, contribuendo a riportare alla luce autori come Niccolò Fiorenza, Giacobbe Cervetto e Francesco Antonio Vallotti. Presidente di Early Music Italia e fondatore della rassegna “Brianza Classica”, Matteoli rappresenta uno dei volti più autorevoli della divulgazione barocca nel nostro Paese.
Il concerto del 5 ottobre non sarà soltanto un’esibizione di altissimo livello, ma anche un’occasione di comunità. La chiesa di Santa Croce, con la sua suggestiva acustica, diventerà un luogo d’incontro tra pubblico, artisti e territorio, in una serata che invita ad “alzare lo sguardo” e a lasciarsi sorprendere dalla bellezza di musiche che, pur nate tre secoli fa, continuano a parlare al presente con una forza intatta.
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