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Collegno celebra tre giorni di tessitura, creatività e memoria al Villaggio Leumann

Laboratori, mostra, spettacoli e raccolta fondi: tre giorni al Villaggio Leumann per celebrare la tradizione tessile e onorare Rosalbina Miglietti

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Collegno celebra tre giorni di tessitura, creatività e memoria al Villaggio Leumann

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Dal 26 al 28 settembre, il Villaggio Leumann di Collegno si prepara a trasformarsi in un vero e proprio crocevia di fili, colori e storia con la nuova edizione di Filo lungo filo, un nodo si farà. La manifestazione, curata dall’Associazione Amici della Scuola Leumann, rappresenta da sempre un appuntamento imperdibile per appassionati di tessitura, artigianato e cultura tessile, offrendo la rara occasione di entrare in contatto diretto con i maestri tessitori provenienti da tutta Italia e non solo.

Nata nel 1995 proprio nel cuore di un villaggio sorto attorno a un cotonificio, la manifestazione intreccia passato e presente: da una parte valorizza la storia industriale e artigianale del territorio, dall’altra offre un laboratorio creativo e culturale che coinvolge adulti e bambini in attività pratiche e momenti di spettacolo. Tre giorni ricchi di eventi, in cui il pubblico potrà immergersi nella storia della tessitura e nella vivacità della comunità che ancora oggi mantiene vivo il legame con la tradizione.

Tra le novità di quest’anno, un particolare omaggio a Rosalbina Miglietti, figura chiave per la manifestazione e scomparsa lo scorso febbraio. Per celebrare la sua memoria, l’Associazione ha deciso di portare avanti uno dei progetti a lei più cari: la ristrutturazione di alcune vetrate liberty della chiesa di Santa Elisabetta, danneggiate negli anni. Durante tutta la manifestazione sarà possibile contribuire alla raccolta fondi destinata al restauro, trasformando la partecipazione in un gesto concreto di valorizzazione del patrimonio artistico e spirituale del Villaggio.

Il programma è un susseguirsi di laboratori creativi e pratici, pensati per tutti i livelli di esperienza. I partecipanti potranno cimentarsi in attività come Metti le mani in pasta, laboratori di tessitura, Nuno mosaico, filatura con il fuso, inchiostri vegetali, patchwork e persino la creazione di berretti a maglia per solidarietà. Ampio spazio è riservato ai più piccoli, con attività pensate per stimolare la manualità e la fantasia, mentre adulti e famiglie potranno scoprire tecniche più complesse e innovative.

Non mancano poi momenti di socializzazione e convivialità: spettacoli teatrali e musicali accompagneranno le giornate, mentre la riapertura della storica Trattoria del Merlo offrirà la possibilità di gustare piatti tipici in un contesto di festa, contribuendo a rendere la manifestazione anche un’esperienza sensoriale e gastronomica oltre che culturale.

Sabato 27 e domenica 28 settembre, dalle 10 alle 18, sarà possibile visitare la Mostra della Collezione Leumann, un vero e proprio viaggio attraverso la storia del cotonificio e della produzione tessile. La collezione propone pezzi unici e testimonianze materiali che raccontano la vita quotidiana, la produzione e l’evoluzione artistica di un luogo simbolo dell’industria piemontese. I visitatori potranno ammirare manufatti storici, strumenti e tessuti, scoprendo la ricchezza culturale e il valore educativo del patrimonio tessile del Villaggio.

L’edizione 2025 di Filo lungo filo, un nodo si farà conferma così la capacità del Villaggio Leumann di fungere da punto d’incontro tra arte, artigianato e comunità, offrendo a cittadini e turisti la possibilità di scoprire e sperimentare tecniche antiche con un approccio moderno e inclusivo. La manifestazione diventa, in questo modo, anche un’occasione di trasmissione della conoscenza tra generazioni, sottolineando l’importanza di tutelare e valorizzare la tradizione tessile del territorio.

In conclusione, il Villaggio Leumann si propone non solo come luogo di scoperta artistica e culturale, ma anche come spazio di condivisione e partecipazione. Tre giorni di fili, creatività e memoria che celebrano la storia del tessile piemontese e rendono omaggio a chi, come Rosalbina Miglietti, ha contribuito con passione a mantenere viva questa tradizione, intrecciando insieme cultura, comunità e bellezza.

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