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Volpiano: il 21 giugno la storia rivive nel nuovo quaderno di “Terra di Guglielmo”

La presentazione del terzo volume dell’associazione culturale volpianese approfondisce il ruolo strategico del borgo tra Quattrocento e Cinquecento, tra architettura militare, arte e identità territoriale.

Volpiano: il 21 giugno la storia rivive nel nuovo quaderno di “Terra di Guglielmo”

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Una data da segnare in agenda per chi ama la storia locale e per tutti coloro che desiderano scoprire qualcosa in più sulle radici profonde di Volpiano: sabato 21 giugno 2025, alle ore 16.30, presso la Confraternita dell’Immacolata, si terrà la presentazione ufficiale del terzo volume dei quaderni dell’associazione “Terra di Guglielmo”, dal titolo “Volpiano caposaldo del marchesato di Monferrato nella prima età moderna”.

L’iniziativa, aperta al pubblico, rappresenta non solo la conclusione di un importante lavoro di ricerca, ma anche un momento simbolico per la comunità, che ancora una volta viene invitata a riappropriarsi del proprio passato. Come spiega Piero Balbo Mossetto, tra i promotori dell’evento e membro attivo dell’associazione: “con grande piacere, dopo un lungo e laborioso lavoro con gli autori, siamo lieti di comunicare la presentazione del terzo volume. Gli studi contenuti offrono uno sguardo nuovo sul ruolo strategico che Volpiano ha ricoperto nei secoli passati, con approfondimenti che mettono in luce aspetti poco noti ma fondamentali della nostra storia”.

Al centro del volume ci sono nuove riflessioni sul ruolo di Volpiano nei secoli XV e XVI, in particolare come fulcro difensivo del marchesato di Monferrato, una delle realtà politiche più dinamiche e contese del Piemonte tardo-medievale. Il borgo, spesso percepito oggi solo come periferia metropolitana, viene restituito alla sua antica funzione di crocevia militare, strategico e culturale.

La prima parte del volume, affidata al prof. Enrico Lusso, rilegge le vicende tardomedievali del borgo, definito dai contemporanei come “antemurale del Monferrato”, con un’analisi delle sue strutture difensive e del contesto politico in cui si inseriva. L’attenzione poi si sposta sull’evoluzione del castello, cuore della difesa volpianese, oggetto di un approfondito studio a quattro mani dell’archeologa Paola Comba e del prof. Luca Finco, che raccontano come l’architettura del forte si sia trasformata durante il XVI secolo, adattandosi a nuove esigenze militari e tecniche belliche.

Locandina 

Non manca nel volume anche uno sguardo all’arte e alla spiritualità del territorio: la prof.ssa Viviana Moretti firma un contributo dedicato alla chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, in cui emergono tracce poco esplorate di cultura cinquecentesca, segni artistici che raccontano il fermento culturale di un’epoca e di un borgo che seppe dialogare con le correnti più avanzate del tempo. Il percorso si chiude con un saggio del prof. Dorino Tuniz, che conduce il lettore in un affascinante viaggio iconografico alla scoperta di un enigmatico personaggio scolpito nell’ambone della basilica di San Giulio d’Orta: l’uomo con il tau”, una figura misteriosa che potrebbe rivelare legami simbolici e culturali ancora da decifrare.

Questa pubblicazione si inserisce in un più ampio progetto portato avanti da oltre vent’anni da “Terra di Guglielmo”, associazione fondata nel 2003 e oggi punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale volpianese. Con oltre cento soci e un direttivo guidato dal presidente Luigi Camoletto e dalla vicepresidente Gaspara Paietta, l’associazione continua a dimostrare come la valorizzazione del patrimonio storico non sia solo un esercizio di memoria, ma anche un’occasione per creare senso di appartenenza e cittadinanza attiva.

Il terzo volume dei quaderni è il frutto di un lavoro condiviso, capace di unire competenza accademica e passione civile. E l’evento del 21 giugno rappresenta l’occasione perfetta per conoscere da vicino autori e temi, ma soprattutto per riscoprire un volto di Volpiano che pochi conoscono: quello di un borgo al centro della storia.

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