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A Cuceglio spose, bomboniere e fotografie raccontano cento anni di matrimoni

Una mostra dell’associazione Il muretto delle ginestre ricostruisce i riti nuziali del paese attraverso abiti, oggetti e immagini d’epoca. Il pezzo più antico? Uno scatto degli anni Venti

Viaggio nel tempo: ieri e oggi sposi

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Una storia d’amore lunga un secolo. O forse più. A Cuceglio, l’associazione Il muretto delle ginestre ha deciso di raccontare il territorio partendo dai matrimoni: abiti da sposa, fotografie, bomboniere e accessori d’epoca diventano così strumenti per ripercorrere tradizioni, costumi e cambiamenti di una comunità. La mostra si tiene nella sede dell’associazione, in piazza Marconi 6, e sarà visitabile domenica 18 e domenica 25 maggio dalle 10 alle 12, oltre che ogni martedì e giovedì dalle 17 alle 19, fino al 19 giugno.

«Abbiamo cominciato a fare dei viaggi nel tempo di Cuceglio – racconta Cristiana Arri di Il muretto delle ginestre –. Prima ci sono state le scuole, mentre poi abbiamo pensato di dedicarci ai matrimoni. Abbiamo colto lo spunto dalle fotografie dei tempi nostri per poi tornare al passato. Oltre agli scatti d’epoca ci sono anche oggetti riconducibili ai vari periodi e, soprattutto, non mancano gli abiti da sposa. Questa mostra è un tuffo nel passato, ma anche un momento di storia del costume da scoprire con attenzione».

Il percorso espositivo non si limita a documentare la cerimonia religiosa, ma include anche i matrimoni civili, meno frequenti ma presenti già nei decenni scorsi. «A seconda del periodo è possibile trovare molti oggetti diversi, tra bomboniere particolari e accessori fuori dal comune – continua Arri –. Non soltanto oggetti legati alle cerimonie religiose, perché anche se avvenivano con minore frequenza si celebravano già anche i matrimoni civili, con tante diversificazioni».

Colore dominante? Non sempre il bianco. «Il bianco era ovviamente il colore della festa, ma si può già notare il cambiamento dei tempi con il passaggio ad altre nuances. Con questa mostra riusciamo a coprire un periodo storico di discreta lunghezza». Il pezzo più antico conservato e visibile è una fotografia di un matrimonio celebrato a Cuceglio negli anni Venti, autentico documento della memoria collettiva.

Una mostra che non è solo esposizione, ma gesto di comunità, memoria viva e identità condivisa. Perché anche un abito da sposa, in fondo, può diventare archivio del cuore di un paese.

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