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Il Salone del Libro parla anche cinese: accordo tra Venaria e Zhejiang sulla conservazione e una vetrina tra restauro, diritti d’autore e antichi segreti

Il 16 maggio la firma del protocollo tra il Centro Conservazione e Restauro di Venaria e la Zhejiang University Press. Al Padiglione 2 si intrecciano libri rari, filosofia, tecnologie editoriali e l’arte del bronzo

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Il Salone del Libro parla anche cinese: accordo tra Venaria e Zhejiang sulla conservazione e una vetrina tra restauro, diritti d’autore e antichi segreti

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C’è un filo che lega Venaria Reale a Hangzhou, e passa per l’archeologia, il restauro, l’editoria e la memoria condivisa. Venerdì 16 maggio, al Salone Internazionale del Libro di Torino, si terrà uno degli appuntamenti più densi del calendario 2025: la firma di un accordo tra il Centro Conservazione e Restauro di Venaria e la Zhejiang University Press, istituto accademico d’eccellenza della provincia cinese affacciata sul Mar Cinese Orientale. L’incontro è fissato alle ore 14, allo stand K134 – L133 (Padiglione 2) e segna un passo formale verso una cooperazione scientifica ed editoriale che metterà in dialogo studiosi, tecnici e pubblicazioni su restauro, scavi archeologici e valorizzazione del patrimonio.

A fare da ponte tra le due realtà, l’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese (ANGI), molto attiva sul territorio torinese, che ha costruito negli anni una rete fitta di relazioni operative. Il presidente Chen Ming parla chiaro: «Vogliamo creare scambi di competenze e pratiche, ma anche partecipare insieme a progetti e bandi internazionali». Un’alleanza che nasce intorno ai beni culturali, ma si muove su un terreno pragmatico, fatto di monografie, seminari, visite tecniche e nuove tecnologie per la conservazione.

Accanto alla cerimonia, promossa dall’Assessorato al Commercio della provincia cinese di Zhejiang, saranno presentate undici eccellenze editoriali e creative cinesi, in una vera e propria mappa dell’ingegno che spazia dalla legatura a squame di drago alla protezione dei diritti d’autore digitali, fino al design tradizionale e alla filosofia. Tra le realtà in mostra, Huaren Technology stupirà il pubblico con l’esibizione di antiche tecniche di rilegatura adattate a materiali moderni, mentre la Zhejiang New Reading Cultural Communication Co., Ltd porterà l’opera “Yu Li Zi” dedicata a Liu Bowen, figura cardine della cultura Ming, stratega e visionario considerato da molti il Nostradamus cinese.

Sul fronte estetico e architettonico, la Hangzhou Wanfeng Cultural and Creative illustrerà la sapienza delle costruzioni a tenone e mortasa, mentre Zhu Bingren Bronzo interverrà sullo sviluppo dell’arte del bronzo cinese come specchio della civiltà antica. C’è anche un focus sulle sfide contemporanee: la Hangzhou Xinyuyi Patent Agency Co., Ltd presenterà il Polo nazionale cinese per l’export dei servizi in proprietà intellettuale, con un’attenzione specifica per le opportunità di posizionamento delle imprese europee nel mercato cinese dei diritti.

All’incontro prenderanno parte il consigliere economico Geng Xiewei del Consolato Generale cinese di Milano, il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo, e numerosi ospiti del mondo accademico e imprenditoriale. Non sarà solo una firma su un protocollo, ma un’apertura di orizzonti operativi, dove restauro, stampa, diritti, design e storia antica si intersecano in una diplomazia culturale senza confini.

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