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Rivarolo ride e ricomincia: tre serate di cabaret per accendere la primavera con leggerezza e ironia

Il 10 maggio parte da “Ricominciamo” della compagnia Carrabbé la mini-rassegna comica promossa dal Comune. Tra rapinatori pasticcioni, monologhisti ribelli e commedie brillanti, la Sala Lux e il Salone comunale diventano palcoscenici della risata

Rivarolo ride e ricomincia

Rivarolo ride e ricomincia: tre serate di cabaret per accendere la primavera con leggerezza e ironia

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Tre serate, una missione: far ridere per ritrovarsi. Rivarolo Canavese sceglie l’arte del cabaret e del teatro comico per accendere la primavera con leggerezza, e lo fa a partire da sabato 10 maggio alle 21, quando nella Sala “Lux – Beppe Bertinetti” di via Trieste 43, andrà in scena “Ricominciamo”, spettacolo della compagnia teatrale Carrabbé. L’evento, promosso dall’assessora alla cultura Marina Vittone e dalla consigliera alle politiche giovanili Francesca Bevacqua, è a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria, e inaugura una rassegna tutta dedicata alla comicità per tutte le età.

Carrabbé, associazione nata a Favria nel 2019, porta in scena la sua comicità irriverente partendo dalla vita quotidiana, che smonta e ricompone tra equivoci, tic e assurdità. Il protagonista di “Ricominciamo” è un rapinatore maldestro, alle prese con un mondo popolato da personaggi improbabili, tra incontri surreali e disavventure da manuale. Un cabaret che gioca sull’imprevedibilità dell’ordinario, facendo ridere e riflettere con ritmo e creatività.

Ma non finisce qui. La risata continua sabato 17 maggio, sempre nella Sala Lux alle 21, con lo spettacolo di Max Pica “Non si dice più monologhista”, promosso dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Rivarolo Canavese. Un evento a offerta libera, pensato per sostenere le attività del Comitato, dove l’artista milanese porterà in scena il suo stile tagliente e contemporaneo, tra battute veloci e riflessioni da palcoscenico urbano.

Gran finale sabato 24 maggio, quando il cabaret cede il passo alla commedia brillante: nel Salone comunale di via Montenero andrà in scena “Tre figlie e un Picasso” della compagnia “I fuorilege di Ciconio”, testo di Giulio Civitano e regia di Lilliana Battuello. Una pièce in due atti che promette ritmo, tensioni familiari e tante risate, perfetta per chi ama il teatro di parola e il grottesco della quotidianità.

Tre appuntamenti, tre modi di intendere la comicità, un solo obiettivo: ritrovare la comunità attraverso la leggerezza, come sottolineano gli organizzatori. «Abbiamo voluto proporre momenti di aggregazione che fossero inclusivi e stimolanti», spiegano Vittone e Bevacqua, «perché ridere insieme è un modo per rimettersi in gioco, per sentirsi parte di qualcosa, per ricominciare».

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