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“L’Avaro con lo smartphone”: Ugo Dighero rivisita il classico di Molière

Luigi Saravo firma la regia di uno spettacolo che riflette sul consumismo e il valore del denaro

“L’Avaro con lo smartphone”

“L’Avaro con lo smartphone”: Ugo Dighero rivisita il classico di Molière

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Mercoledì 5 febbraio, alle ore 21.00, il Teatro Concordia accoglierà uno degli spettacoli più attesi della stagione: “L’Avaro con lo smartphone”, il nuovo allestimento del grande classico di Molière, diretto da Luigi Saravo e con protagonista Ugo Dighero, attore già noto per il suo lavoro con Stefano Benni e Dario Fo.

Questa rivisitazione de “L’Avaro” vede Dighero cimentarsi per la prima volta con il ruolo di Arpagone, personaggio emblema dell’ossessione per il denaro. Nella commedia, Arpagone è disposto a sacrificare la felicità dei figli pur di preservare il suo patrimonio, rinunciando persino a concedere una dote per i loro matrimoni. Luigi Saravo, regista dello spettacolo, sottolinea che il testo ruota attorno a un tema universale: il danaro. Nel conflitto tra Arpagone e i personaggi che lo circondano emergono due visioni economiche contrapposte: una consumistica, orientata al continuo movimento del capitale, e una conservativa, che si oppone alla tirannia del consumo.

Questo nuovo allestimento pone la vicenda in una dimensione contemporanea, con riferimenti che spaziano dagli smartphone agli abiti anni Settanta, fino agli spot pubblicitari che tormentano il protagonista, simbolo di una società ossessionata dal consumo. Anche la musica originale di Paolo Silvestri e la traduzione fresca e diretta di Letizia Russo contribuiscono a dare ritmo e modernità allo spettacolo.

Accanto a Ugo Dighero, Mariangeles Torres interpreta un doppio ruolo, vestendo i panni del servitore Freccia e della domestica Frosina, i personaggi che innescano il vortice di equivoci e ribaltamenti tipico della commedia di Molière. La narrazione esplora le dinamiche economiche e i rapporti di potere legati al denaro, offrendo uno spunto di riflessione sulla società contemporanea.

Luigi Saravo, nelle sue note di regia, evidenzia come Arpagone, pur non essendo un eroe positivo, rappresenti un’opposizione alla logica capitalistica, avvicinandosi piuttosto a una visione conservativa che valorizza la protezione dei beni. Intorno a lui, i personaggi sembrano vittime della sua tirannia, ma sono in realtà prigionieri del vincolo economico che li lega a lui.

Uno spettacolo imperdibile che unisce tradizione e modernità, regalando al pubblico risate, riflessioni e una critica pungente alla società contemporanea. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro. Per informazioni e prenotazioni, contattare il numero 3389832080. Non perdete l’occasione di vivere una serata teatrale ricca di emozioni e significati.

Questa rivisitazione de “L’Avaro” vede Dighero cimentarsi per la prima volta con il ruolo di Arpagone, personaggio emblema dell’ossessione per il denaro

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