Cerca

TORINO

25 anni di repliche per il "giallo" che ha conquistato i torinesi a suon di risate: Forbici Follia al Teatro Erba

Un negozio, sei personaggi, una pianista e un pubblico teatrale sono gli ingredienti di un divertimento multicolore

Festeggia venticinque anni il giallo comico interattivo “Forbici Follia” di Paul Portner che sta andando in scena, per la prima volta al Teatro Erba, per la regia di Gianni Williams e nell’allestimento originale americano di Bruce Jordan e Marylin Abrams, dal 10 gennaio al 2 febbraio con i beniamini di Torino SpettacoliElena SoffiatoSimone MorettoElia TedescoMatteo AnselmiCarmelo CancemiCristina Palermo.

Il cast di Forbici Follia sul palco

Una geniale intuizione di Gian Mesturino. C'è questo alla base dell'incredibile storia dello spettacolo teatrale che, grazie a un sold out dopo l'altro, ha legato indissolubilmente il suo nome a Torino. Ebbene sì, "Forbici Follia" è di diritto entrato nell'immaginario torinese come una delle certezze della Città, un po' come le Luci d'Artista o il Salone del Libro: un appuntamento che torna ogni anno e da segnarsi sul calendario.

A proposito di Gian, scomparso qualche settimana fa, il suo nome è legato a questo spettacolo più che mai, ma è stato anche un brillante ideatore e direttore artistico di festival e rassegne prestigiose come VignaledanzaIl Gesto e l’AnimaFesta sul PoIsola di PasquaTorino DanzaSportdanceNatale Bimbi e Torino Effetto Punto. Era un artista poliedrico: disegnatore, giornalista e autore teatrale, appassionato dei classici antichi, di cui è stato traduttore e adattatore, spesso con record di pubblico, come nel caso delle sue messe in scena di Plauto. Tutto questo a testimonianza della straordinaria capacità di Mesturino di coniugare qualità artistica e successo di pubblico.

Ma prima di approfondire il racconto, snoccioliamo un po' di numeri: 50mila spettatori nell'anno del debutto, poi circa 14mila a stagione negli anni successivi, per un totale di oltre 400mila biglietti venduti e più di 800 rappresentazioni in 25 anni consecutivi di repliche (eh sì, l'anno del Covid è andato in scena grazie allo streaming, per un numero imprecisato di spettatori). E tutto questo solo a Torino, nell'ormai storica edizione di Torino Spettacoli.

“Il progetto era nato inizialmente per la sala dell’Erba – spiega la direttrice artistica di Torino Spettacoli Irene Mesturino, che curò anche il lancio di “Forbici Follia” - ma fu poi destinato al Gioiello che, da cinema abbandonato, diventava, nelle mani sapienti dell’architetto Mesturino, il primo teatro italiano a tenuta per la prosa. E così si ebbero cinque mesi di tutto esaurito dal debutto, con repliche poi ogni anno fino a conquistare centinaia di migliaia di spettatori”.

Il palco di corso Moncalieri sarà per l’occasione l’interno di un salone di parrucchiere. Qui una sciampista, un parrucchiere gay, un sedicente antiquario e una cliente dell’alta borghesia dovranno difendersi dall’accusa di un omicidio commesso al piano di sopra. Il commissario, chiamato con un agente a svolgere le indagini, chiederà l’aiuto degli unici testimoni presenti sul luogo del delitto, ossia gli spettatori. Saranno loro a decidere il finale.

Sì, perché la caratteristica di “Forbici Follia” è quella di essere un giallo “che non ti basta vedere una volta”, per questo, è ancora la Mesturino, “ci sono spettatori che erano presenti alla prima uscita e che tornano oggi a vedere lo spettacolo con i figli che nel frattempo hanno 15 anni”.

La verità è che Forbici Follia miscela i diversi generi che più appassionano gli spettatori: commedia brillante, giallo, dramma, improvvisazione, cabaret, interazione con il pubblico. I personaggi sono disegnati magnificamente e divertono con la loro caratterizzazione, che è ben definita, inequivocabile, positivo. È stata una grancassa strepitosa, un'opera pop che è davvero adatta a un pubblico dai 3 ai 99 anni.

INFO: www.torinospettacoli.com

 

 

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori