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Omaggio a Gipo Farassino: un evento imperdibile nel Canavese

Un recital in piemontese per celebrare il poeta e chansonnier torinese, con Davide Motto, Diego Vasserot e Aldo Marietti

Omaggio a Gipo Farassino

Omaggio a Gipo Farassino: un evento imperdibile nel Canavese

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Domenica 27 ottobre alle ore 16, presso il polifunzionale di via Mazzè a Vische, il comune, in collaborazione con l'Unitre itinerante di Caluso, organizza un evento culturale di grande rilievo: "Me Car Gipo", un recital interamente in piemontese dedicato al leggendario Gipo Farassino, celebre chansonnier e poeta torinese. L'evento vedrà l’alternarsi dell’attore Davide Motto, accompagnato dai musicisti Diego Vasserot e Aldo Marietti, in un susseguirsi di monologhi, poesie e canzoni, che rappresentano un omaggio emozionante alla carriera e all’arte del compianto artista.

Gipo Farassino, figura di spicco nel panorama musicale e culturale piemontese, è stato un poeta del popolo. Attraverso le sue canzoni in dialetto, ha saputo raccontare le storie dei più umili e le contraddizioni della vita torinese del dopoguerra. "Me Car Gipo" è un’occasione per riscoprire le sue parole e la sua musica, cariche di una profondità e di un'ironia che lo rendono attuale ancora oggi.

L’evento di Vische è un’occasione per riflettere sul valore della cultura locale.

Tra i brani che saranno eseguiti, si prevede un’esibizione di alcuni dei suoi successi più celebri, come il toccante "Porta Pila", che narra della Torino popolare:
"S’a venta an s’as compra ‘l disnè, a Porta Pila che bèle idee, s’a giòca a ‘l sòrt ma mai l’amôr, quànd che l’é sera a Porta Pila s’as magna an sògn d’òro".

Traduzione: "Si vende e si compra il pranzo, a Porta Pila che belle idee, si gioca alla sorte ma mai all'amore, quando è sera a Porta Pila si mangiano sogni d'oro."

Sarà un pomeriggio carico di emozioni e di ricordi, dove la cultura piemontese troverà la sua più autentica espressione.

La grande eredità artistica di Gipo Farassino

Nato a Torino nel 1934, Farassino iniziò la sua carriera come attore teatrale, ma il suo amore per la musica lo portò a diventare uno dei più apprezzati interpreti della canzone dialettale piemontese. Le sue opere, spesso venate di malinconia e umorismo, riflettevano un profondo legame con la sua città e con la vita quotidiana della gente comune. Farassino fu anche un acuto osservatore sociale, capace di raccontare con poesia e realismo le difficoltà della vita operaia e le trasformazioni urbane del suo tempo.

L’evento di Vische rappresenta quindi non solo un tributo alla sua arte, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della cultura locale, sull’importanza della memoria storica e sull’attualità di un messaggio che, anche dopo tanti anni, risuona ancora forte e chiaro.

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