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Anche un Santuario del Canavese aprirà le porte per le Giornate Europee del Patrimonio

Sarà possibile visitare il Santuario della Madonna del Bosco il 28 e il 29 settembre

Ozegna

Santuario della Madonna del Bosco - Ozegna

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Nel cuore del Canavese, a pochi chilometri dal centro abitato di Ozegna, sorge il Santuario della Madonna del Bosco, un gioiello storico e artistico che affonda le sue radici in un miracolo avvenuto nel 1623.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il Santuario della Madonna del Bosco di Ozegna aprirà le sue porte ai visitatori il 28 settembre dalle 15:00 alle 18:00 e il 29 settembre dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00​. L’iniziativa prevede visite guidate a cura di esperti, che racconteranno non solo la storia del santuario, ma anche gli aspetti artistici e architettonici che lo rendono un tesoro nascosto del Canavese. Durante la visita, i partecipanti avranno l’opportunità di ammirare la mostra etnografica “C’era una volta” e l’esposizione “Racconti di ex-voto”, testimonianze di devozione popolare e di fede che attraversano i secoli​.

Un’altra chicca che arricchirà la visita sarà l’eccezionale esposizione del “Libro d’Ore”, un manoscritto unico del XVIII secolo, custodito nella biblioteca del convento e raramente visibile al pubblico. Questo prezioso volume, utilizzato per le preghiere giornaliere, rappresenta una testimonianza straordinaria della vita religiosa e culturale dei frati francescani che un tempo abitavano il convento​.

La storia del santuario inizia il 21 giugno 1623, quando un giovane del luogo, Guglielmo Petro, ebbe una visione della Madonna. Questo incontro straordinario si concluse con la guarigione del ragazzo da una grave forma di afasia che gli impediva di parlare. Il miracolo non passò inosservato: la comunità locale, guidata dai Conti di San Martino, signori del feudo, decise di costruire un santuario sul luogo dell'apparizione. La costruzione del santuario e della cappella fu rapida, completata in soli due anni. In seguito, venne aggiunto un convento, e nel 1625 il complesso venne donato ai Padri Riformati di San Francesco​.

L’edificio, con la sua architettura che rappresenta un magnifico esempio di barocco piemontese, colpisce per la ricchezza e la qualità delle sue decorazioni. Gli altari lignei, realizzati da abili intagliatori che si ritiene provenissero dalla Valtellina, e le pale d’altare dipinte da confratelli artisti, conferiscono un valore inestimabile alla chiesa. Tra queste opere, la pala dell’altare laterale destro, che raffigura la visione di Gesù Bambino a Sant’Antonio da Padova, attira l’attenzione per la sua intensità e bellezza​.

Purtroppo, il complesso religioso non fu immune alle turbolenze della storia. Nel 1802, in seguito a un’ordinanza napoleonica, il convento venne chiuso e i beni alienati e venduti a privati. Gran parte dei documenti conservati nella biblioteca del convento andarono perduti. Fu solo nel 1873 che il parroco Don Lorenzo Coriasso riuscì a riscattare il santuario e parte del convento, restituendolo alla parrocchia di Ozegna​.

Le Giornate Europee del Patrimonio offrono un’occasione unica per riscoprire il Santuario della Madonna del Bosco, luogo di fede, arte e storia che per secoli ha rappresentato un punto di riferimento spirituale per gli abitanti di Ozegna e dei paesi limitrofi. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia immergersi nel passato e riscoprire le radici culturali e religiose del territorio canavesano.

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