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Cuceglio
20 Dicembre 2023 - 10:04
Dettagli evento
Data di inizio 21.12.2023 - 17:00
Data di fine 23.12.2023 - 19:00
Località
Tipologia
“Quattro erano i tre Re Magi”, recita un’antica formula.
E allora perché il quarto ha mancato l’appuntamento con gli altri a Betlemme per adorare il Bambinello? Che strada avrà imboccato? E che doni portava con sé?
Domande che trovano una risposta nel dolce racconto di Antonio Catalano, poeta della Meraviglia e delle piccole cose, che rivela la vicenda del Mago Artabàn, intento a ricucire il mondo e ad inseguire stelle con la coda, in una giullarata a capitoli.
Lo Spettacolo di Narrazione "Artaban, la Leggenda del Quarto Re Mago" si terrà dal 21 al 23 dicembre alle ore 17 nel Cortile Contino, piazza Porta Pia 15 a Cuceglio.
Artabàn
La leggenda del Quarto Re Mago
Poema contadino
Narrato da
Claudio Zanotto Contino, il Mago con l'Asina
con Agata l’Asina che interpreta il Cammello
testo di Antonio Catalano
consulenza antropologica del prof. Piercarlo Grimaldi
coordinamento Patrizia Camatel e Massimo Barbero
produzione casa degli alfieri / ARTEPO (ARchivio TEatralità POpolare)
con il sostegno del MiC e della Regione Piemonte
in collaborazione con Viaggi con l’Asino APS
Il progetto partecipa al Premio Crowdfunding per la Cultura edizione 2023-2024
nella sezione Art Bonus organizzato dalla Rete del Dono
"La mia vita è sempre stata attraversata, battuta, accarezzata da un vento chiamato John Cage. E quindi anche “il mio Artabàn” è un esperimento alla John Cage. Ci sono delle idee di partenza, un testo, persone che mi aiutano e ovviamente un punto di arrivo, ma tutto quello che succede in mezzo lo scopriremo insieme. Non so come sarà “ il mio Artaban” ma sono curiosissimo di scoprirlo Al momento “il mio Artabàn” è aulico, pettegolo e Sufi, ogni volta che ho parlato con Antonio Catalano di Artabàn mi ha sempre citato i Sufi, e si è messo in viaggio con la sua Asina.
Ha un costume da Re Mago. Costume, che con riferimento al Teatro Povero, non tanto quello di Grotowski che pure ha il suo peso, ma a quello povero di mezzi e in onore di Rossella O’Hara, è fatto con le tende di casa.
In scena c’è una campana tibetana che scandisce i vari quadri, un leggio che non mi deve spaventare, un’Asina nella parte del cammello e una Stella Cometa. “ Il mio Artaban” si mette in viaggio con un obiettivo preciso, portare i doni al bambinello molliccio, in realtà li userà per curare chi incontra, per prendersi cura del mondo".
Qualcosa a proposito del Progetto Artabàn
“Quattro erano i tre Re Magi”, recita un’antica formula. E allora perché il quarto ha mancato l’appuntamento con gli altri a Betlemme, per adorare il Bambinello? Che strada avrà imboccato? E che doni portava con sé? Domande che trovano una risposta nel dolce racconto di Antonio Catalano, poeta della Meraviglia e delle piccole cose, che rivela la vicenda del Mago Artabàn, intento a ricucire il mondo e ad inseguire stelle con la coda, in una giullarata a capitoli.
Si sta tutti insieme come in un’antica veglia ad ascoltare parole, magie, canti e lettere d’amore; viaggiando con il Mago sul suo dondolante cammello, si faranno incontri inaspettati e indimenticabili, tra sorrisi e commozione, stupore e misteri dalla notte dei tempi.
Ed ora attenti bene, richiama più volte il Narratore Incantatore, aprite tutti orecchie e cuore per ascoltare la storia del Mago Artabàn, perché scoprirete che il Quarto Re Mago, quello che si è perso la Stella e la strada, che si è impolverato e ha consumato i sandali, che ha speso la vita a cercare, a imparare… a vivere, insomma… assomiglia proprio tanto ad ognuno di noi.
La narrazione viene presentata in spazi teatrali e di comunità (saloni, teatri comunali, piazze, luoghi della socialità, scuole, case di riposo…), abbinandola ove possibile ad una mostra scenografica fatta di stendardi poetici realizzati dallo stesso Catalano.
Il racconto di Antonio Catalano ispirato dal “ritrovamento” di Piercarlo Grimaldi si incammina dal Monferrato astigiano verso altri territori d’Italia grazie all’espansione del progetto operata con altri artisti della narrazione, ciascuno sul proprio territorio d’appartenenza, coordinati e diretti dalla direzione artistica.
Il progetto di Casa degli Alfieri assume una rilevanza e presenza allargata e diffusa: esso ricalca e rende omaggio al tradizionale migrare delle storie che, di bocca in bocca, da cantastorie ad ascoltatore, da sempre viaggiano e si arricchiscono attraverso gli incontri.
La mostra "Il Vangelo delle Colline",ovvero il museo sentimentale del Quarto Re Mago, torna anch’esso a corredare ed aggiungere magia allo spettacolo dal vivo, con una installazione artistica completamente rinnovata, sempre ad opera di Antonio Catalano ed introdotta e corredata da materiali di notevole interesse antropologico e storico curati da Piercarlo
Grimaldi.
Il progetto, a carattere multidisciplinare, è arricchito da una nuova pubblicazione di pregio che raccoglierà il testo in capitoli di Antonio Catalano con note antropologiche, nuove illustrazioni originali dell’artista, contenuti multimediali degli artisti a ora coinvolti nel progetto.
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