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“Violetta”: un progetto per la scuola primaria contro la violenza domestica

Con Rotary Club e Rotaract

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“Violetta”: un progetto per la scuola primaria contro la violenza domestica con Rotary Club e Rotaract

Sabato 27 maggio dalle ore 9.30 alle 12.30 nella sala conferenze Trinità di Cuorgné si potranno ammirare i  lavori realizzati dai bambini delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo di Cuorgné nell’ambito del Progetto “Violetta” per la scuola primaria.

L’ingresso è libero e gratuito.

L’obiettivo principale di questo progetto è stato quello di sensibilizzare e formare i bambini sugli atteggiamenti riferibili alla violenza domestica con particolare attenzione ai valori del rispetto, della gentilezza, dei significati delle scuse e del perdono. Tutto ciò mantenendo un’ottica preventiva che si appoggi su una buona integrazione del femminile e del maschile.

Il progetto, gratuito per le scuole, è stato supportato dai Rotary Club e Rotaract Cuorgnè e Canavese. “Perché Violetta per l’infanzia e la primaria - spiega Barbara Bellandi, vice presidente dell’associazione Violetta -? Perché crediamo fortemente che quando si parla di prevenzione, di atteggiamenti, di prevaricazione e violenza prima si parte e meglio è; in questa azione dobbiamo lavorare in sinergia, noi associazioni/operatori del settore con le famiglie e con gli insegnanti in quanto adulti che si occupano della crescita dei bambini. La violenza può essere prevenuta non solo lavorando sugli aspetti culturali e sociali che rimandano a certe rappresentazioni del femminile e del maschile, ma anche e soprattutto occupandoci degli ambienti in cui i bambini crescono e vengono accuditi e che incidono fortemente sullo sviluppo della loro personalità, sul tipo di uomini e donne che saranno in futuro e sulle modalità che avranno di entrare in relazione con gli altri”.

Mariella Milone, dirigente reggente dell’Istituto Comprensivo Cuorgné, aggiunge. “L’esperienza Violetta nelle scuole dell’IC di Cuorgné ha rappresentato un momento di arricchimento e crescita personale e professionale. L’educazione alla parità tra i sessi e il rispetto delle differenze diventa strumento fondamentale per incoraggiare il superamento di ruoli e stereotipi e per privilegiare una visione delle differenze come ricchezza. Ringraziamo l’Associazione Violetta, il Rotary e il Rotaract Cuorgnè e Canavese per l’opportunità offerta al nostro Istituto di riflettere su una tematica così attuale e significativa. Inoltre cogliamo l’occasione per ringraziare la sempre presente Amministrazione Comunale di Cuorgnè per averci messo a disposizione i locali espositivi per i lavori dei nostri ragazzi”.

Silvia Gambotto, presidente Rotary Cuorgné e Canavese, spiega che: “Quest’anno, insieme a Violetta, con il sostegno del Rotary ma soprattutto grazie alla stupenda disponibilità delle Insegnanti il Progetto è stato realizzato rivolgendosi direttamente ai bambini, rafforzandoli, dando loro delle competenze attive in modo che sviluppino atteggiamenti orientati al rispetto e alla tutela di sé stessi e degli altri. Siamo onorati di aver contribuito ad una azione di sensibilizzazione e prevenzione sulle nuove generazioni che obiettivo fondamentale e integrante della nostra mission”.

Come Club Rotaract crediamo fortemente - aggiunge Simone Sinopoli, presidente Rotaract Cuorgné e Canavese - nell’educazione dei più giovani e nella partecipazione degli stessi ad attività volte a sensibilizzarli su tematiche di un certo impatto, tematiche che si ritrovano nei nostri principi. L’attività di sensibilizzazione e prevenzione che l’Associazione Violetta ha portato avanti attraverso il Progetto nelle scuole è molto importante: in questo modo gettiamo le basi affinchè i bambini di oggi diventino adulti consapevoli! Siamo lieti di poter collaborare con questa realtà, preziosa per il Canavese!”.

Giovanna Cresto, sindaco, e Laura Ronchietto Silvano, assessore alla cultura e all’istruzione della Città di Cuorgné, concludono: “La nostra Amministrazione condivide e promuove la prevenzione della violenza domestica, fin dall’infanzia: è importante e necessario investire risorse per crescere bambini più resilienti, dotati di strumenti e possibilità per non divenire parte del “problema” ma della soluzione. Quando la violenza è già cronica occorre saperla riconoscere e fermarla: per questo motivo la scuola rappresenta il luogo ideale per prevenire, sia sul piano culturale sia sociale. Purtroppo gli innumerevoli casi di violenza famigliare ci ricordano che è ancora troppo diffusa l’idea che la violenza sia in qualche modo da accettare come inevitabile, e solo quando è estrema allora viene condannata con fermezza da tutta la società. Invece, come amministratori, intendiamo contribuire alla diffusione di una cultura del rispetto, dell’ascolto e di confronto reciproco. Comprendere e conoscere non significa giustificare ma bensì apprendere la capacità di gestire i conflitti familiari e con i pari, crescendo come persone, capaci di realizzarsi senza danneggiare gli altri.”

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