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Settimo Torinese

Marta Rabacchi sarà l’oratrice per la Festa della Liberazione

I ricordi: “Vent’anni fa parlai insieme al sindaco Giovanni Ossola sotto la pioggia”

NELLA FOTO Marta Rabacchi

NELLA FOTO Marta Rabacchi

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L'INTERVISTA

Marta Rabacchi, già consigliera comunale a Settimo Torinese e consigliera della provincia di Torino, ha ricoperto diversi incarichi. Iscritta da sempre all’Anpi, componente del Comitato provinciale sotto la presidenza di Diego Novelli e di Maria Grazia Sestero, dall’ultimo congresso è vicepresidente provinciale con Nino Boeti e cura i rapporti con le sezioni territoriali dell’Associazione.

Quest’anno terrai l’orazione per la festa della Liberazione. Che effetto ti fa?

Sono molto onorata di parlare la mattina del 25 aprile nella mia città. Una ventina d’anni fa, fui insieme al sindaco Giovanni Ossola, in una mattina piovosa. Quell’anno non era stato montato il palco, parlammo dai gradini del palazzo comunale. Proprio lui, gentilissimo, visto che piovigginava, tenne l’ombrello per consentirmi di parlare.  

Come sarà questo 25 aprile? 

Mi auguro che mantenga il carattere della festa e non sia attraversato dalle solite polemiche che fanno scrivere tanto i giornali e tengono banco sui social, ma francamente polarizzano solo le opinioni. Il contrario del confronto, insomma. Mi è capitato di rileggere un’intervista rilasciata da Claudio Pavone, lo storico che ha scritto pagine dense e bellissime sulla Resistenza, all’indomani della pubblicazione del suo poderosissimo libro. Un saggio che riflette su quanto di quell’esperienza può avere ancora un valore esemplare. Superare la retorica, sottrarre la Resistenza alla monumentalizzazione che spesso nasconde il vuoto di valori e di radici, questo occorre oggi.

Che cosa dirai? Ci fai qualche anticipazione?

Ci sarà una sorpresa che voglio anticipare. Porteremo sul palco la fotografia delle undici settimesi che, una lontana mattina del 1976, ricevettero un riconoscimento per il lavoro svolto durante la Resistenza. Perché, anche a Settimo, le donne, le ragazze, ebbero un ruolo decisivo. Penso che sarà un’emozione per i parenti più prossimi e per coloro che le hanno conosciute. Per gli altri, per le generazioni che, per ragioni anagrafiche, la Resistenza non l’han fatta e per i ragazzi, penso che sarà utile a comprendere che senza la protezione delle comunità, i giovani partigiani sarebbero stati perduti. 

GLI APPUNTAMENTI

Martedì 25 aprile

• Ore 8,45 – Deposizione di una corona d’alloro al monumento in memoria di Luigi Bosio. 

• Ore 9,15 – Deposizione di una corona d’alloro presso la Cripta dei caduti partigiani e di tutte le guerre (cimitero). Seguirà la Santa Messa. 

• Ore 10,15 – Raduno presso la sede dell’Anpi, in via Roma 3 e partenza del corteo con il Corpo musicale. Seguirà, in piazza della Libertà, la commemorazione ufficiale di un rappresentante dell’Anpi e delle autorità cittadine (in caso di maltempo, sala consiliare del Palazzo civico).

Giovedì 27 aprile

• Ore 10 e 17 – «Resistenza. Parole per ricordare, pensare e costruire il futuro», riflessione storica drammatizzata a cura della classe 3a C, Istituto comprensivo Settimo 2, plesso «Guerrino Nicoli», presso la Sala Primo Levi della Biblioteca Archimede (piazza Campidoglio).

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