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Chivasso
08 Febbraio 2023 - 15:53
Angela Sgura con alcune sue opere
Dettagli evento
Data di inizio 18.02.2023 - 18:45
Data di fine 21.03.2023 - 19:00
Località
Tipologia
Sabato 18 febbraio, alle ore 18.45, presso il “Caffè Firenze” di via del Collegio 12/c verrà inaugurata la mostra di Angela Sgura, dal titolo “Percorsi di luce”.
Artista raffinata, architetto e membro di “Prisma Laboratorio Artistico”, dove collabora nell’insegnamento del disegno durante i corsi pomeridiani per bambini e ragazzi.
“Mi sono diplomata al Liceo Artistico di Torino e successivamente laureata in Architettura al Politecnico della stessa città - racconta l’artista -. Inizialmente ho intrapreso un percorso lavorativo che mi ha portata ad occuparmi di ricerche legate ai Beni Culturali ed Ambientali della Regione Piemonte. In seguito, per diversi anni, ho svolto la mia professione nell'ambito dell'architettura d'interni.
Questo mi ha permesso di unire il mio interesse per i materiali con il loro inserimento nei contesti abitativi, ed inoltre di applicare all'arredamento quella ricerca cromatica necessaria a valorizzare la giusta contrapposizione dei colori e delle tonalità. Occupandomi di arredamento, di materiali, di forme e di colori, ho realizzato, come designer, una linea di manufatti tessili ed in particolare di tappeti. In questo progetto ho potuto applicare quella sintesi formale e cromatica che, in qualche modo, si unisce alla mia più grande passione: la pittura. E' qui che la mia sintesi formale si dissolve dando spazio alla pittura come ‘luce’.
Quella luce che magicamente ci fa percepire i colori, le forme e la realtà che ci circonda, ma che alimenta anche l'immaginazione come contrapposizione tra visibile e invisibile - spiega -. Inizialmente ho dipinto le mie opere con i colori ad olio, ma col tempo è nata la curiosità di sperimentare altre tecniche, quindi colori acrilici ed acquerelli. Ho sempre amato la pittura impressionista con la sua esaltazione della luce e dei contrasti cromatici; è costantemente stata una inesauribile fonte di ispirazione. Il paesaggio, in tutte le sue possibili declinazioni, è così diventato per me espressione di una continua ricerca formale ed emozionale. Dipingere un paesaggio equivale a rappresentare una proiezione del proprio modo di intendere la bellezza e la verità. La bellezza e la verità sono strettamente legate alla libertà e la libertà all'arte.
Gli elementi che rappresentano la natura e il legame uomo-natura, evocano questo imprescindibile stato dell'essere umano. Guardare oltre.… ‘Verso infiniti mondi...’, come sosteneva Giordano Bruno, un simbolo del libero pensiero - spiega ancora Angela Sgura -. Credo che oggi riaffermare, attraverso l'arte, una visione della realtà che è insieme ricerca formale ed emozionale significhi sottolineare che, verità e bellezza, razionalità ed emozioni, non sono inconciliabili. Il processo creativo è qualcosa di magico, qualcosa che sospende il tempo e lo spazio; ci lega al nostro mondo interiore fatto anch'esso, come la pittura, di luci ed ombre, ma sempre e nonostante tutto, teso a veicolare bellezza ed emozioni.
Le emozioni, che solo la bellezza e la verità sanno evocare, sono come ‘sentinelle’ del nostro sentire più intimo e, come tali, sono da proteggere e coltivare. Anche le neuroscienze hanno condotto studi su come si attiva il nostro cervello quando guardiamo un'opera d'arte. La risposta estetica è legata ai circuiti neuronali della elaborazione delle emozioni; ciò che è bello per chi osserva attiva la corteccia prefrontale e i circuiti dopaminergici, cioè quelli della ricompensa. In estrema sintesi possiamo dire che osservare ‘bellezza’ è garanzia di ‘felicità’ - afferma -. Penso che abbiamo tutti sperimentato le emozioni che possono suscitare non solo la visione di un quadro, ma anche l'ascolto di un brano musicale, la lettura di una poesia o di un libro. Sono esperienze che ci portano su un altro piano di coscienza, quello più legato al sentire, all'immaginazione e all'interiorità. Le mie opere cercano di dare forma a questi contenuti e ad un'estetica istintiva dove ogni pennellata diventa espressione di un tutto e intende restituire quella capacità di fermarsi un attimo per riappropriarci di quella ‘luce’ di cui, in definitiva, facciamo parte”.
Le opere resteranno esposte fino al 21 marzo e saranno visionabili negli orari di apertura del locale. Chi fosse interessato all’acquisto potrà chiedere informazioni al titolare del “Caffè Firenze” per essere messo in contatto con l’artista.
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