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Settimo Torinese

Una mostra per le Madri della Repubblica nella biblioteca Archimede e in Municipio

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Nilde Iotti, Tina Anselmi, Teresa Mattei e altre diciotto donne: a loro è dedicata la mostra Madri della Repubblica, visitabile dal 3 al 25 novembre al primo piano di Biblioteca Archimede e dal 26 al 30 novembre nella Sala consiliare in Municipio.

L’iniziativa è promossa dal Forum Donne Settimo e punta a valorizzare il ruolo delle donne nell’Assemblea che nel 1946 ha redatto la nostra Costituzione. Le ventuno Costituenti, di diversa appartenenza e ciascuna con il proprio percorso, erano accomunate dalla volontà democratica di contribuire attivamente alla vita politica. Insieme segnarono una tappa fondamentale nella storia italiana e la loro presenza fu determinante per fare della Carta costituzionale lo strumento di parità tra i sessi e una garanzia di emancipazione per le donne italiane.

Nell’ambito dell’iniziativa, il 25 novembre il Forum Donne organizzerà alle 17,30 una visita al parco recentemente intitolato a Nilde Iotti e, alle 18 in Sala Levi, un incontro a cui parteciperanno Natascia Molino (presidentessa Forum Donne), Chiara Raganelli (autrice di “Amore e politica nella vita di Nilde Iotti”), Loretta Junck (referente Toponomastica femminile Piemonte), Alfonsinda D’Onofrio (responsabile Camera del lavoro di Settimo). Nell’occasione, l’attrice Elisa Albri proporrà alcune letture.

«La scelta di dedicare loro uno spazio di approfondimento ha un particolare significato in questo momento storico – interviene l’assessora alle pari opportunità Alessandra Girard  – Intanto perché il percorso di conquista degli spazi democratici da parte delle donne è iniziato in quella data ma è tutt’altro che concluso. La presenza di donne negli incarichi istituzionali o in ruoli dirigenziali pubblici e privati rappresenta un risultato di comunità prima che di genere. Ma proprio per questo ci tengo a sottolineare come la sola “presenza” delle donne in incarichi direttivi, per quanto necessaria, non sia di per sé il risultato: il vero risultato è il valore che le donne possono portare, al pari degli uomini, in ogni ambito. È questo che può rendere la nostra società un contesto migliore, egualitario e rispettoso dei diritti di tutti».

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