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Mappano
07 Ottobre 2024 - 09:50
Dettagli evento
Data di inizio 11.10.2024 - 00:00
Data di fine 11.10.2024 - 00:00
Località
Tipologia
Mappano – L’11 ottobre 2024, alle ore 17:00, presso la Sala Lea Garofalo del Municipio di Mappano, si svolgerà un evento significativo: un’occasione unica per riscoprire la memoria di un uomo straordinario, Giuseppe Ciotta, un servitore dello Stato che ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia.
Questo incontro è organizzato dall’Associazione Amici di Ascoli Satriano Piemonte e Valle d’Aosta, sotto la guida del suo instancabile presidente Francesco Vasciminno (detto Franco). L’Associazione, con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Ascoli Satriano (FG) e Mappano (TO), ricorderà la storia di un poliziotto coraggioso che ha dato tutto se stesso, fino all’ultimo respiro, per difendere i valori fondamentali della nostra società.

Chi era Giuseppe Ciotta?
Viviamo in un'epoca in cui gli eroi hanno superpoteri e corrono o volano sui grandi schermi del cinema. Li ammiriamo nei loro costumi scintillanti, mentre salvano il pianeta dalle tenebre. Ma spesso cerchiamo in loro qualcosa che ci assomigli: la loro umanità.
C’è stato un tempo in cui a difendere la giustizia non vi erano supereroi, ma uomini armati solo da un profondo senso di onestà, che al posto di un costume indossavano una divisa.
Giuseppe Ciotta era uno di loro. Non era solo un poliziotto, ma un uomo di profondi principi.
Nato ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, il 13 novembre 1947, a soli vent’anni, nel 1967, entrò nella Polizia di Stato. Con determinazione, divenne brigadiere e prestò servizio in diverse città d'Italia, fino ad approdare a Torino nel 1975. In quegli anni tumultuosi, noti come "anni di piombo", Ciotta si trovò in prima linea, affiancando il Nucleo Speciale Antiterrorismo di Torino, guidato da Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Brigadiere Giuseppe Ciotta
La sua straordinaria capacità di infiltrarsi tra i giovani ribelli e la sua astuzia investigativa gli valsero il soprannome di "Serpico". Il brigadiere Ciotta si addentrò nelle crepe del tessuto sociale per difendere lo Stato dalla violenza e dalla sovversione, affrontando il pericolo con coraggio e risolutezza. Grazie al suo onorevole servizio, e insieme al commissario di Pubblica Sicurezza Antonio Esposito e al maresciallo Rosario Berardi, suo collega d’ufficio (entrambi assassinati dalle Brigate Rosse), furono arrestati pericolosi terroristi latitanti, tra cui uno degli assassini del Procuratore Generale di Genova, Francesco Coco, e di due suoi agenti di scorta.

Una mattina di marzo che cambiò tutto
Il 12 marzo 1977 è una data che rimarrà per sempre nel cuore di molti.
Quella mattina, Giuseppe Ciotta venne tragicamente assassinato davanti alla sua abitazione di Via Gorizia, a Torino. Tre colpi di pistola esplosi a bruciapelo da un commando di terroristi delle Brigate Rosselo strapparono alla vita. Ma quel giorno non fu ucciso solo un poliziotto; fu un uomo a perdere la vita.
Quell’assassinio inflisse un dolore profondo al nostro Paese, alla Giustizia e a una famiglia che continua a ricordare Giuseppe con orgoglio. Quel giorno fu sottratto un marito a una moglie e un padre a una bambina di appena due anni. Spesso dimentichiamo che dietro a una divisa c'è una figlia che aspetta a casa il rientro del suo unico vero eroe: il suo papà. E quella bimba aveva ragione: il suo papà è un vero eroe, esempio di dedizione ai valori fondamentali della società. Giuseppe Ciotta è oggi ricordato come un eroe civile, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile e della Medaglia d’Oro come Vittima del Terrorismo.
La sua dedizione lo rese una figura chiave nella lotta al terrorismo e, purtroppo, lo portò a diventare la prima vittima del terrorismo a Torino e in Piemonte. Ma la sua vita e il suo sacrificio continuano a parlarci come un monito per le generazioni future.

Un incontro per riflettere insieme
Il convegno che si terrà venerdì a Mappano non sarà solo un momento di memoria, ma anche di profonda riflessione. Tra i relatori, ci sarà Giancarlo Caselli, ex procuratore della Repubblica e simbolo della lotta alla mafia e al terrorismo, il quale offrirà una visione lucida e toccante del contesto in cui Giuseppe Ciottaoperava. Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia, modererà l’incontro. Inoltre, sarà presente anche Gerardo Acquaviva, già questore e autore di numerose pubblicazioni sul ruolo delle forze dell’ordine.


Perché partecipare
Non si tratterà di un convegno riservato a pochi addetti ai lavori, ma di un incontro aperto a tutti: cittadini, giovani, studenti e chiunque senta il bisogno di comprendere il passato per costruire un futuro migliore. L'invito è rivolto a chiunque desideri conoscere la storia di un uomo che ha lottato e perso la vita per valori che oggi possiamo dare per scontati, ma che allora erano minacciati da un clima di odio e violenza.
Interverranno figure di rilievo istituzionale, come il Questore della provincia di Torino, il Sindaco di Mappano Francesco Grassi, il Sindaco di Ascoli Satriano Vincenzo Sarcone, l'Assessore RegionaleAndrea Tronzano, il Presidente dell’Associazione Europea Vittime del Terrorismo Giovanni Berardi, e una rappresentanza della Polizia di Stato. A chiudere il cerchio, ci sarà la presenza commossa di Don Riccardo Robella, parroco di Mappano, che porterà un messaggio di speranza e riconciliazione.
Un incontro per la comunità
Questo evento rappresenta un'occasione speciale per unire passato, presente e futuro. Ricordare il brigadiere Giuseppe Ciotta significa confrontarci con la nostra storia, quella storia tangibile che non sempre si studia sui libri di scuola. Rammentare il nostro passato ci offre la possibilità di appartenere a una comunità più consapevole.
L’invito alla partecipazione è aperto a tutti, perché tutti dovremmo conoscere i veri eroi, quelli che non indossano un mantello, ma solo la loro grande umanità.
Siate presenti l’11 ottobre e lasciatevi ispirare dalla storia di un uomo che ha dato tutto per la nostra sicurezza e per la nostra democrazia. Cogliete l’occasione per onorare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà di tutti: ricordiamo insieme Giuseppe Ciotta.

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