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Un’onda rosa invade Ivrea: 460 donne in sella con Paola Gianotti per “100x100 Donne”

Sport, solidarietà e libertà si incontrano nel weekend dell’11 e 12 ottobre: la prima edizione della manifestazione ideata dall’ultra-ciclista eporediese unisce il Canavese, l’Italia e il Senegal in un’unica pedalata tutta al femminile

Un’onda rosa invade Ivrea: 460 donne in sella con Paola Gianotti per “100x100 Donne”

paola gianotti

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Arriva a Ivrea una vera e propria onda rosa su due ruote. Il weekend dell’11 e 12 ottobre segnerà la nascita ufficiale di “100x100 Donne”, la prima edizione di una manifestazione che ha già il sapore di un piccolo miracolo collettivo: 460 donne iscritte da ogni parte d’Italia, pronte a pedalare insieme nel segno dello sport, della solidarietà e della libertà. L’idea è della straordinaria Paola Gianotti, ultra-ciclista eporediese, quattro volte Guinness World Record, donna che ha fatto del coraggio una bandiera e della bicicletta un linguaggio universale. Una di quelle persone che non si limitano a parlare di cambiamento, ma lo costruiscono – pedalata dopo pedalata.

E sarà proprio questo spirito a pervadere le strade del Canavese, trasformando per due giorni Ivrea in un palcoscenico dedicato alla forza e alla leggerezza femminile. “Non importa che tipo di bici abbiate o quale sia il vostro livello di allenamento – quello che conta è la voglia di mettersi in gioco, di condividere un’esperienza autentica e di pedalare per una causa importante”, spiega Paola, che da anni coniuga sport, ambiente e impegno sociale con una naturalezza disarmante.

La manifestazione prenderà il via sabato 11 ottobre con una serata al Teatro Giacosa, tutta al femminile, gratuita e aperta alla città. Sul palco si alterneranno il quartetto d’archi Artemide, ensemble di musiciste professioniste capace di spaziare dal repertorio classico a quello contemporaneo, e le ballerine del Centro Danza Arabesque di Ivrea, simbolo di eleganza e tradizione locale. Un modo per ricordare che la bellezza, quando è condivisa, può diventare la più potente delle energie.

Domenica 12 sarà invece la giornata della grande pedalata. Dallo Stadio della Canoa, alle 9 in punto, partiranno due percorsi “a forma di 8”: uno da 50 chilometri, pensato per chi vuole vivere un’esperienza accessibile e conviviale, e uno da 100 chilometri, con 1.200 metri di dislivello, riservato a chi desidera misurarsi con sé stessa e con la salita verso la Valchiusella. Le cicliste attraverseranno alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio: il lago di Viverone, i castelli di Masino e Agliè, la serra morenica, con due punti ristoro a base di prodotti locali e un grande pasta partyfinale allo Stadio della Canoa. Non una gara, ma una festa del movimento, dell’amicizia e del rispetto reciproco.

Al centro di tutto, però, non c’è solo lo sport. C’è la solidarietà. Tutto il ricavato delle iscrizioni sarà devoluto a due progetti a favore delle donne: in Senegal, per sostenere la produzione locale di assorbenti riutilizzabili e promuovere l’autonomia economica femminile a Pikine Est; in Italia, per installare dispenser gratuiti di prodotti igienici femminili nelle scuole del Canavese, accompagnati da attività educative volte a rompere i tabù legati al ciclo mestruale. Un gesto semplice ma potente, che racconta quanto la bicicletta possa ancora unire mondi e culture apparentemente lontane.

E anche nei dettagli, l’evento parla di sostenibilità: nel pacco gara ogni iscritta troverà uno scaldacollo realizzato dal Laboratorio Ricrearti con rimanenze di tessuti donate da Elastic Interface, un simbolo di attenzione concreta all’ambiente e all’economia circolare. Tutto a ricordare che l’impegno per il pianeta non si misura solo in chilometri, ma anche in gesti quotidiani.

Dietro “100x100 Donne” c’è una rete di collaborazione e passione: GAL Valli del Canavese, Canavese Village, Comune di Ivrea, con il supporto de La Sentinella del Canavese e Bikeitalia, a testimoniare che quando il territorio decide di fare squadra, può davvero trasformarsi in una palestra di cambiamento.

E poi c’è lei, Paola Gianotti, la donna che ha fatto il giro del mondo in bici più velocemente di chiunque altra, che dopo essere stata investita nel 2014 ed essersi rotta una vertebra cervicale ha trovato la forza di ripartire, fondando l’associazione “Io rispetto il ciclista” e portando in tutta Italia oltre 10.000 cartelli per ricordare di mantenere la distanza di sicurezza di un metro e mezzo nel sorpasso dei ciclisti. Ha attraversato deserti e foreste, ha pedalato da Milano a Oslo per proporre la bici come candidata al Nobel per la pace, ha donato biciclette alle donne ugandesi e raccolto fondi per ospedali durante la pandemia. Negli ultimi anni ha lanciato progetti ambientali come Bike4Tree, piantando alberi lungo le sue rotte, e Cycling No Borders, una traversata da Helsinki a Parigi per raccontare l’Europa sostenibile e senza confini.

Oggi Paola non smette di credere che la bicicletta possa essere una metafora di vita: fragile e forte, lenta e instancabile, solitaria e comunitaria insieme. E “100x100 Donne” è la naturale conseguenza di questa filosofia. Un evento che non appartiene solo al mondo dello sport, ma a quello delle idee che si muovono, delle donne che cambiano le cose, del territorio che si riscopre unito.

Sabato e domenica Ivrea non sarà solo una città attraversata da biciclette colorate: sarà un simbolo di speranza, un punto di partenza. Un modo per dire che sì, a volte basta mettersi in sella per accorgersi che la strada verso un mondo migliore esiste davvero. Basta solo cominciare a pedalare.

100 per cento

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