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Evento
17 Settembre 2025 - 10:29
Cinquecento piazze italiane ospitano l’Unicef con l’ulivo simbolo di pace per sostenere i bambini colpiti da guerre, povertà e cambiamenti climatici
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Data di inizio 27.09.2025 - 00:00
Data di fine 27.09.2025 - 00:00
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Un albero che resiste, cresce lentamente e diventa simbolo di vita. L’ulivo, scelto dall’Unicef per la nuova campagna “Niente è più bello che vederlo crescere”, porta con sé un messaggio di pace e di continuità, ma anche un appello urgente: non dimenticare i milioni di bambini che in tutto il mondo vivono oggi in condizioni di emergenza. Dal 27 settembre al 2 ottobre, in oltre 500 piazze italiane, i volontari dell’organizzazione saranno presenti per distribuire, a fronte di una donazione minima di 15 euro, una piccola piantina accompagnata da una shopperbag in cotone. Un gesto semplice, ma con un valore che supera la dimensione simbolica.
Dietro l’iniziativa ci sono numeri che non lasciano spazio a interpretazioni. Oggi 473 milioni di bambini vivono o sono costretti a fuggire da zone colpite da conflitti, 50,3 milioni risultano sfollati, e circa un miliardo di minori – quasi la metà della popolazione infantile globale – è esposta agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. La fotografia che emerge è quella di un’infanzia assediata: guerre che non risparmiano scuole e ospedali, malnutrizione in crescita, malattie che si diffondono in contesti fragili, povertà che diventa trappola generazionale.
La scelta dell’ulivo non è casuale. È una pianta capace di sopravvivere a condizioni estreme, di rigenerarsi dopo incendi o siccità, di durare nei secoli. Nel linguaggio simbolico, richiama la pace, ma anche la tenacia necessaria per affrontare un mondo che appare sempre più instabile. Mettere un ulivo in casa o in giardino significa aderire a questa narrazione, legare il proprio quotidiano a una causa globale.
Testimonial della campagna è Gabriele Corsi, volto noto dello spettacolo e Ambasciatore di Buona Volontà dell’Unicef Italia, che si è fatto portavoce di un messaggio chiaro: dare forza a un’iniziativa che vuole unire dimensione locale e impatto internazionale. Non si tratta solo di una raccolta fondi, ma di una chiamata collettiva a farsi parte attiva di un movimento che mette al centro i diritti dei più piccoli.
Il presidente dell’Unicef Italia Nicola Graziano ha ribadito come le crisi globali stiano segnando in modo drammatico le nuove generazioni. Guerre brutali, cambiamenti climatici, povertà diffusa e malnutrizione stanno privando milioni di bambini dell’accesso a servizi fondamentali. La campagna mira a ricordare che ogni contributo, per quanto minimo, può tradursi in cure, istruzione, acqua potabile, protezione. E può rappresentare un’ancora di salvezza per chi vive in condizioni che in Italia appaiono quasi inconcepibili.
La mobilitazione nelle piazze è anche un modo per avvicinare le persone al lavoro quotidiano dell’Unicef. Per molti cittadini l’organizzazione resta un nome familiare ma distante. Incontrare i volontari, ascoltare le storie, vedere concretamente come un piccolo gesto possa tradursi in un aiuto reale, significa ridare corpo a un legame di fiducia che negli anni si è consolidato attraverso missioni umanitarie in ogni parte del mondo.
Il sito ufficiale dell’Unicef (www.unicef.it/ulivo) permette di individuare la piazza più vicina in cui sarà possibile partecipare all’iniziativa. Non si tratta solo di un’occasione per sostenere economicamente un progetto, ma di un momento pubblico in cui riaffermare il valore di un impegno collettivo. L’ulivo che ciascuno porterà a casa diventerà così un simbolo tangibile, capace di ricordare ogni giorno che il diritto a crescere in sicurezza non è scontato e che milioni di bambini nel mondo ne sono ancora privati.
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