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06 Aprile 2025 - 09:23
Chiesa di San Genesio
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Nel cuore del Piemonte, tra le dolci colline che si intrecciano tra il Po e il Monferrato, si nasconde una rete di straordinarie chiese romaniche, custodi di storia, arte e spiritualità. Questo patrimonio, che affonda le sue radici nei secoli, è stato unificato nel progetto “Rete Romanica di Collina”, ideato e promosso dall’Associazione InCollina, turismo nel cuore del Piemonte APS, e sostenuto da ben 24 Comuni della regione.
Descrizione del percorso
L’iniziativa si prefigge di valorizzare e far conoscere al pubblico un patrimonio architettonico unico, che culmina nell’Abbazia di Vezzolano, uno dei luoghi simbolo della spiritualità romanica in Piemonte. Ma non si tratta solo di una riscoperta culturale: è anche un’occasione per vivere il territorio attraverso il coinvolgimento diretto dei suoi abitanti, che, attraverso il servizio di apertura delle chiese, sono i veri protagonisti di questa rete di accoglienza.
La “Rete Romanica di Collina” comprende numerose chiese, ognuna con una propria storia da raccontare e una bellezza da ammirare. Ogni prima domenica del mese, da aprile a ottobre, è possibile visitare queste chiese, con orari di apertura dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. I visitatori possono esplorare luoghi di culto che risalgono a secoli di tradizione, alcuni dei quali sono continuamente accessibili, mentre altri sono aperti grazie all’impegno dei volontari locali.
Le chiese che fanno parte di questo affascinante circuito includono: San Lorenzo, Santa Maria, San Giorgio, San Michele, Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, Sant’Eusebio, Abbazia di Santa Fede, San Pietro, San Secondo, San Martino, Sant’Andrea di Casalborgone, Madonna della Neve, San Giovanni Battista, San Siro, San Genesio, Santi Nazario e Celso. Ogni chiesa ha la sua particolarità: dai dettagli architettonici, alla storia che la rende unica, fino agli affreschi e alle opere che vi sono custoditi. Il patrimonio artistico e spirituale che si può ammirare durante una visita è un tesoro che va preservato e condiviso.
Per rendere ancora più unica l’esperienza, i visitatori che si recano nelle chiese della rete possono fare apporre su una speciale “Carta Generale” il timbro di ogni chiesa visitata. Un piccolo gesto che rappresenta la memoria della visita e un modo per tracciare il proprio percorso attraverso questa rete di bellezza e cultura.
La rete stradale che collega le chiese è ben sviluppata, consentendo l’accesso a tutti i mezzi di trasporto, dai più piccoli ai minibus fino a 24 posti. Per i gruppi più numerosi, si consiglia di verificare in anticipo il percorso, per evitare strade troppo strette o sottopassaggi che potrebbero impedire il passaggio di autobus di maggiori dimensioni.
Tuttavia, non è solo la facilità di accesso che rende questa esperienza speciale: il servizio di apertura e accoglienza è garantito da volontari che si dedicano con passione alla cura delle chiese e all’ospitalità dei visitatori. L’Associazione InCollina, infatti, ha creato un network di collaborazioni tra i Comuni locali che ha portato alla creazione di un punto di riferimento per il turismo culturale nella regione.
Per chi desidera vivere questa esperienza in gruppo, l’Associazione InCollina offre anche l’opportunità di organizzare visite guidate, grazie a un sistema di prenotazioni che rende più semplice la partecipazione di scuole, associazioni, gruppi di amici e turisti. È possibile prenotare una visita personalizzata, approfittando della conoscenza approfondita degli esperti locali che sapranno guidare il gruppo alla scoperta delle meraviglie delle chiese e delle storie che esse raccontano.
Sandro Capella, vicesindaco di Castagneto Po, racconta dell’inserimento della chiesa di San Genesio nella Rete Romanica di Collina, un progetto ideato dall’associazione “In Collina Turismo” nel cuore del Piemonte: “Questa iniziativa ha creato un percorso che collega tutte le chiese romaniche o con elementi di architettura romanica di una vasta area che parte da Castagneto Po, un paese vicino a Chivasso, e si estende fino al Monferrato, nella provincia di Asti. Al momento, fanno parte di questa rete circa 25 comuni e 26 chiese, con l’abbazia di Vezzolano, in provincia di Asti, che funge da sede e punto di partenza”.
Il cammino, legato al turismo lento e familiare, consente ai visitatori di scoprire le chiese della zona. Ogni chiesa ha un opuscolo che ne racconta la storia, e i visitatori possono anche trovare un volantino con percorsi di cammino all’interno del comune, per visitare altre attrazioni turistiche locali. Oltre alla chiesa di San Genesio, questo cammino si collega anche al PoMonf, al Sentiero Berruti, al Bosco del Vaj e a molte altre attrattive turistiche.
Un aspetto interessante di questa iniziativa è la “raccolta di timbri”. Ogni visitatore che percorre il cammino può ottenere un timbro presso ogni chiesa visitata, diventando un ricordo tangibile di questa esperienza. La chiesa di San Genesio è aperta grazie all’impegno delle varie associazioni locali, come la Pro Loco, la Società Cattolica Agricola Operaia di San Genesio, gli Alpini, l’AVIS e la Biblioteca Comunale, ognuna delle quali si occupa di presiedere e far visitare la chiesa durante una domenica al mese.
Anche se la chiesa è generalmente chiusa, salvo le messe estive, viene aperta per queste giornate speciali. Inoltre, per gruppi di escursionisti o camminatori, la chiesa può essere aperta su richiesta, con i volontari che la rendono disponibile. Recentemente, un gruppo di circa 50 escursionisti ha visitato la chiesa grazie a questa possibilità.
Il vicesindaco sottolinea: “Questo progetto rappresenta una grande opportunità per il territorio, arricchendo l’offerta turistica e offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire le chiese, la storia e la natura della zona. Ogni anno, prima della prima apertura, pubblichiamo un post sui social per ricordare alla cittadinanza e ai gruppi turistici questa occasione, incoraggiando l’organizzazione di escursioni che includano la visita della chiesa di San Genesio, magari in combinazione con le escursioni al Bosco del Vai e agli altri sentieri locali.”
Quello che rende la “Rete Romanica di Collina” ancora più interessante non è solo il patrimonio culturale che valorizza, ma anche il modo in cui il progetto è stato costruito: una rete che coinvolge direttamente i Comuni e i cittadini. Un lavoro di squadra che promuove il territorio, la cultura e, soprattutto, la solidarietà. L’impegno dei volontari non è solo una risposta a un bisogno turistico, ma una vera e propria testimonianza di come la comunità locale sappia mettersi in gioco per la valorizzazione del proprio patrimonio.
Visita dopo visita, la “Rete Romanica di Collina” offre un’esperienza che va oltre la semplice osservazione: è un viaggio nel cuore della storia, della cultura e della spiritualità del Piemonte. Un’opportunità per riscoprire un territorio ricco di tradizioni, dove ogni chiesa racconta la propria storia e ogni visita si trasforma in un ricordo indimenticabile. Un invito a fermarsi, riflettere e immergersi nella bellezza che solo un patrimonio secolare sa offrire.
Non dimenticare che da domani, 6 aprile, inizia l’apertura della Chiesa di San Genesio come parte del percorso della Rete Romanica di Collina, con i consueti orari di apertura dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00.
Per maggiori informazioni, per prenotazioni o per scoprire il calendario completo delle aperture, visita il sito ufficiale www.vezzolano.it o contatta l’Associazione InCollina all’indirizzo infopoint@turismoincollina.it.
Le chiese che fanno parte di questo affascinante circuito
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