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Ivrea riscopre il suo passato: camminando tra storia e archeologia

"Patrimonio in Cammino" nelle Giornate Europee del Patrimonio: dall'anfiteatro di Eporedia al Museo Garda, un viaggio tra fiere esotiche e culti orientali

Ivrea riscopre il suo passato: camminando tra storia e archeologia

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Tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa: visite guidate, iniziative speciali e aperture straordinarie nei musei e nei luoghi della cultura italiani ed europei.

Il tema di questa edizione è Patrimonio in cammino e per l’occasione, domenica 29 settembre, gli archeologi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino e del Museo Garda di Ivrea propongono una visita “itinerante” incentrata su due tappe costituite dall’anfiteatro di Eporedia e dalle sale archeologiche del Museo Garda.

Particolare risalto sarà dato agli scambi e alle relazioni fra popoli che si manifestano, già in età romana, nella fascinazione per le terre e le culture esotiche: le fiere esibite durante le cacce organizzate negli anfiteatri ricorrono anche nelle pitture della villa suburbana demolita per far posto all’edificio per spettacoli, che testimoniano anche l’introduzione di culti di derivazione orientale e il gusto per i paesaggi insoliti, inseriti come quadretti negli affreschi parietali.

Domenica 29 settembre
Partenze dall’anfiteatro (ingresso da Via dei Cappuccini) alle ore 9,30 e 10.30 e conclusione del percorso presso il Museo P. A. Garda di piazza Ottinetti.

Partecipazione gratuita, con prenotazione consigliata entro venerdì 27 settembre.

locandina

ANFITEATRO ROMANO E VILLA SUBURBANA DI IVREA

Le strutture dell’anfiteatro e della villa suburbana, emerse dagli scavi del 1955 e del 1984-1986, costituiscono la principale area archeologica di Ivrea.
Costruita subito fuori città, all’esterno della cinta muraria, lungo la via per Vercelli, intorno al 30 a.C. e ristrutturata qualche decennio più tardi, la dimora signorile aveva stanze decorate da affreschi tra i più importanti e meglio conservati rinvenuti in Piemonte.
Intorno al 70/80 d.C. la villa vienne demolita per lascire il posto all’anfiteatro, immancabile edificio per spettacoli di ogni città romana, che ospitava i giochi gladiatori, le caccie simulate e le esibizioni di animali addestrati.
L’Anfiteatro Romano come già detto all’epoca della sua costruzione (I secolo d.C.) era situato all’esterno della cinta muraria ed era un’edificio imponente di notevole dimensione estendendosi per una lunghezza di circa 100 m e una larghezza di circa 65 m capace di contenere da dieci a quindicimila spettatori.
Questo antico monumento rappresenta una delle più importanti testimonianze della presenza romana nell’area e di esso sono ancora ben visibili le fondazioni dei muri perimetrali ellittici e dei muri laterali che sostenevano la parte sovrastante; si possono ancora individuare, inoltre, alcuni cunicoli sotterranei in cui venivano tenuti gli animali per i combattimenti.

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