"Con le crescenti difficoltà alle frontiere tra Paesi, l'approvvigionamento alimentare degli italiani nei supermercati è assicurato dall'agricoltura nazionale che si classifica al primo posto a livello comunitario per numero di imprese e valore aggiunto grazie ai primati produttivi, dal grano duro per la pasta al riso, dal vino a molti prodotti ortofrutticoli ma anche per la leadership nei prodotti di qualità come salumi e formaggi". È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'appello del presidente del Consiglio Giuseppe Conte a mantenere attiva l'operatività della filiera agroalimentare. E da Coldiretti parte un appello: "Evitare le inutili e pericolose file ai supermercati. Il cibo è garantito". Secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, 4 italiani su 10 hanno fatto scorte per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali. Nelle dispense sono stati accumulati soprattutto nell'ordine, pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%). Un "comportamento irrazionale" visto che la rete diffusa lungo tutto il territorio viene quotidianamente rifornita. Filiera alimentare, sottolinea Coldiretti, dove continuano a operare oltre tre milioni di italiani. "Una realtà che, allargata dai campi agli scaffali, vale 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil grazie al lavoro tra gli altri di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti vendita in Italia, tra ipermercati (911) supermercato (21.101), discount alimentari (1716), minimercati (70.081) e altri negozi (138.000)", conclude Coldiretti ricordando che dalla Val d'Aosta alla Sicilia gli agricoltori dei mercati, degli agriturismi e delle fattorie di Campagna Amica hanno attivato servizi di consegna a domicilio, per far arrivare sulle tavole degli italiani le eccellenze del territori a chilometri zero con le iniziative visibili sul sito www.campagnamica.it.
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