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CORONAVIRUS. Aggiornamenti ora per ora (19 marzo)

Ore 18

Alessandria, consorzio Gavi al lavoro per il dopo-emergenza

L'emergenza Coronavirus colpisce anche il territorio del Gavi docg, in 11 Comuni della provincia di Alessandria, proprio mentre stavano partendo le iniziative previste dal piano di rilancio dopo l'alluvione dello scorso autunno. Ma il Consorzio non demorde e corregge il programma 'Valore Gavi' per il post-emergenza. "Questo è il momento non di subire passivamente, ma di agire - spiega Roberto Ghio, presidente del Consorzio - Servono azioni più efficaci per interpretare il post Coronavirus, auspicando che arrivi presto, con iniziative di servizio per i produttori e per tutto il territorio. Non possiamo e dobbiamo fermarci adesso. Siamo consapevoli dell'impegno straordinario che ci è richiesto e coscienti della necessità di sviluppare nuove strategie di marketing". A complemento dell'azione di promozione sarà avviato un piano multimediale diretto a operatori e winelovers per la promozione del Gavi docg. 'Collante' la nuova etichetta istituzionale affidata a Riccardo Guasco, sintetizzata come 'Il Gavi in un bicchiere'.  

Meloni: bisogna mettere in sicurezza gli operatori sanitari

"Abbiamo chiesto al governo la messa in sicurezza totale di chi sta lavorando per la nostra salute, compreso un premio". Cosi' la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a La Vita in diretta su Rai 1.  

Ore 17

Capigruppo M5s, italiani capiranno stretta

"Bisogna evitare qualsiasi spostamento dei cittadini che non sia strettamente necessario, siamo di fronte a uno sforzo senza precedenti per contrastare una pandemia e non possiamo permetterci alcuna sottovalutazione. Ha fatto bene a ribadirlo oggi il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. Dobbiamo chiedere e ottenere il massimo sforzo da parte di tutti i cittadini, a tutela della salute di tutti. L'obiettivo è troppo importante, va raggiunto anche adottando nuove e più stringenti misure, siamo sicuri che gli italiani le comprenderebbero. D'altra parte mai come in questa fase siamo tutti dalla stessa parte. Dobbiamo lavorare insieme, con senso di responsabilità, per superare l'emergenza sanitaria". Così in una nota congiunta i capigruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera e al Senato Davide Crippa e Gianluca Perilli.  

Autorità Islam a fedeli, non andate nelle moschee

"Gli anziani tra gli ulema (sapienti religiosi) sono unanimi riguardo a quanto segue: che qualcosa di imminente va considerato come se fosse già reale; se una cosa somiglia ad un'altra, si prendono le regole di quest'ultima, e la salute del corpo umano è il più alto obiettivo e interesse della shariah". Così afferma, in merito alla pandemia planetaria di Covid-19, il Consiglio dei Sapienti dell'università di Al-Azhar del Cairo e, similmente, anche il Consiglio degli Emirati Arabi Uniti per le Questioni di Fatwa, presieduto dallo Shaykh Bin Bayyah. I due autorevoli centri sapienziali islamici hanno emesso una dichiarazione ufficiale e una fatwa - di cui dà notizia la Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) - per sospendere le preghiere comunitarie del venerdì in tutte le "diverse nazioni contagiate" del mondo islamico. In merito alle direttive di prevenzione emanate dalle Istituzioni di ogni Paese, gli ulema si rivolgono ai "musulmani d'oriente e d'occidente" affermando che "è inammissibile secondo la legge sacra ignorare tali direttive e misure in qualsiasi circostanza". Il divieto valido per tutti i musulmani di andare nelle moschee anche per la preghiera comunitaria del venerdì trae autorità dalla tradizione islamica ortodossa, sulla base di numerose tradizioni, fra cui ad esempio "l'avversione per il danno ha la priorità sull'acquisizione di un beneficio" o versetti coranici come "Ha scelto te e non ha posto difficoltà nella tua religione" (Corano 22:78). Il Consiglio dei Sapienti di Al-Azhar invita inoltre ogni muezzin a spiccare la chiamata alla preghiera aggiungendo l'esortazione "Salū fī buyūtikum - Pregate nelle vostre case!" e raccomanda la preghiera nei nuclei famigliari riscoprendo il beneficio dell'unità famigliare, "la moltiplicazione delle preghiere, le opere di carità e le richieste di affidamento ed aiuto a Dio in modo che allontani questa catastrofe dal mondo". "Come musulmani italiani - sottolinea la Coreis - ci uniamo a queste indicazioni ed esortazioni, nel pieno sostegno alle indicazioni delle Istituzioni Italiane, nella speranza che questo momento di ritiro nelle proprie famiglie e dalle abitudini quotidiane sia un'occasione di preghiera e rinnovamento in attesa di un nuovo ciclo".  

Taverna, giusto pensare a misure più stringenti

"La situazione dei contagi da coronavirus deve far riflettere molto bene. Ci sono molti cittadini che hanno capito l'emergenza e restano a casa. Purtroppo non tutti. Per questo quando il nostro capo politico Vito Crimi parla della possibilità di attuare misure più stringenti ha assolutamente ragione. Questo è un momento importantissimo, dobbiamo assolutamente limitare i contagi. E per limitare i contagi la prima cosa da fare è non uscire, tranne che per vere ragioni di necessità. Il governo c'è, lo Stato c'è e sta facendo il massimo. Ma tutti dobbiamo fare la nostra parte". Così, in una nota, la vicepresidente del Senato Paola Taverna, del Movimento 5 Stelle.  

De Poli (Udc), sostenere anche le scuole paritarie

''Riconoscere gli ammortizzatori sociali previsti dal Decreto Cura-Italia anche a insegnanti e dipendenti delle scuole paritarie e prevedere la deducibilità integrale del costo delle rette scolastiche a beneficio delle famiglie''. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli. ''Nel provvedimento del Governo - spiega - non esistono aiuti dedicati a questi istituti che, eppure, fanno parte del sistema d'istruzione pubblico. Al Governo chiederemo, in fase di esame in Parlamento, di prevedere un Fondo straordinario dedicato alle scuole paritarie''.  

Crimi, grazie Azzolina e insegnanti per impegno

"Questa battaglia contro un nemico invisibile ci ha imposto di riconsiderare i nostri comportamenti, le nostre abitudini e stili di vita. Le istituzioni del Paese lavorano senza sosta per aiutare famiglie, lavoratori, imprese, la nostra intera economia e società a far fronte ad una situazione di emergenza che non ha precedenti nella storia recente. La scuola non è da meno. La nostra Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina sta facendo un grande lavoro, con impegno, assoluta dedizione e serietà, per stimolare docenti e studenti a colmare le distanze fisiche imposte dal momento difficile che stiamo vivendo, attraverso nuovi metodi e strumenti che consentano di garantire la continuità della formazione". Lo scrive il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi in un post su Fb dove ringrazia "Lucia per la passione che sta dedicando a tutto questo. E ringrazio i docenti, gli insegnanti e tutto il personale scolastico che, a differenza di qualche sindacalista, hanno ben compreso l'importanza di ricongiungersi al più presto con i loro studenti, anche tramite le nuove tecnologie offerte dai nostri tempi. In rete si vedono immagini di ragazzi collegati via pc con i loro compagni di classe, che alzano la mano per rivolgere domande ai loro insegnanti connessi con loro. Anche in momenti difficili come quello che stiamo vivendo, è emozionante - conclude - vedere come i preziosi valori dello studio, dell'apprendimento e della conoscenza riescano a superare distanze e barriere".  

M5S, in corso l'assemblea dei deputati in videoconferenza

E' in corso la videoconferenza del capo politico del M5s Vito Crimi con il gruppo dei deputati riuniti in assemblea on-line. Il viceministro e senatore ha aperto il dibattito aggiornando i deputati sui decreti varati, di come ci sta lavorando, e di quelli che arriveranno. Tra gli argomenti affrontati dal capo politico del Movimento c'è stato anche quello relativo al procedimento avviato nei confronti di Raffaele Trano. Ora sono in corso gli interventi dei deputati. Non è la prima volta che il capo politico del Movimento ha usato la videoconferenza per mettersi in contatto con gli esponenti pentastellati: l'uso di questo strumento è ormai consueto sia nelle comunicazioni con gli altri esponenti del governo ed è stato usato anche per collegarsi con i senatori M5s.  

Rallentano ma non si fermano i trapianti di midollo

L'attività di trapianto di midollo in Italia sta proseguendo, pur con un rallentamento dovuto alle forti limitazioni alla circolazione internazionale e alla chiusura di molte frontiere imposte dall'emergenza coronavirus. A spiegarlo è il Centro nazionale trapianti (Cnt). Dall'inizio dell'epidemia in Italia ad oggi, sono stati programmati 164 trapianti di cellule staminali emopoietiche da donatori non familiari, di cui 45 da donatori italiani e 119 da donatori internazionali. L'evoluzione delle restrizioni alla mobilità ha comportato continui cambi di strategia, ma dal 21 febbraio ad oggi, sono state già 70 (di cui 58 importate dall'estero) le donazioni di cellule staminali emopoietiche finalizzate al trapianto gestite dal Registro Ibmdr e dalla Rete nazionale trapianti, mentre altre 31 sono quelle pianificate per le prossime settimane. "Numerose e crescenti le criticità rilevate- rileva il Cnt- ma finora sono state superate grazie all'impegno del Registro Ibmdr con la collaborazione della Rete diplomatica del Ministero degli Esteri e il supporto della Presidenza del Consiglio che, davanti a casi di particolare complessità e urgenza, ha dato disponibilità a garantire il trasporto delle cellule attraverso i voli di Stato. Per alcune procedure di importazione è stato possibile contare anche su enti come la Croce rossa Italiana e la Mezzaluna rossa turca, che hanno aiutato a risolvere il problema della cancellazione dei voli e del blocco delle frontiere turche per i corrieri di nazionalità europea. Due distinte donazioni di cellule sono state trasportate su gomma da una staffetta di tre diversi corrieri". "Al momento la raccomandazione- aggiunge il Cnt- è limitare le richieste di donazioni da Paesi esteri a situazioni di urgenza nei casi di unicità del donatore e di assenza di donatori familiari o iscritti al Registro italiano". È stata anche rafforzata la sorveglianza sul Covid-19, estendendo a pazienti e donatori selezionati, l'esecuzione del tampone, il cui risultato deve arrivare prima di procedere al regime di condizionamento pre-trapianto. Infine,la raccomandazione ai centri territoriali e' proseguire l'attività di reclutamento dei donatori, garantendo percorsi ospedalieri sicuri e dedicati.  

Cia,su portale consegne cibo fresco a domicilio

Carne, latte, frutta, verdura, olio, vino, pasta e tanto altro, ma anche piatti tipici preparati per il weekend dagli Agrichef. Basta un click sul nuovo portale di Cia-Agricoltori Italiani e dalle aziende agricole arrivano i prodotti direttamente alle tavole degli italiani. E' da oggi on line il sito https://iprodottidalcampoallatavola.cia.it/ che consente a tutti, restando a casa, di acquistare e consumare i prodotti freschi della terra e i menu della tradizione, con la garanzia di qualità assicurata dagli uomini e dalle donne di Cia. Bastano pochi secondi per individuare la regione d'interesse, l'azienda più vicina e scegliere le materie prime di stagione o i prodotti che gli agricoltori consegneranno a domicilio nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dal governo per contenere la diffusione del Coronavirus. Infine, per garantire i consumatori ed evitare le truffe, al momento dell'acquisto sarà consegnata una parola d'ordine da utilizzare al ricevimento della spesa. Cia-Agricoltori Italiani offre questo servizio grazie alla collaborazione delle sue associazioni: al femminile (Donne in Campo), giovani (Agia), pensionati (Anp), per la vendita diretta (la Spesa in Campagna) e agrituristica (Turismo Verde). "Stiamo lavorando costantemente per fornire un servizio utile a cittadini e agricoltori, con particolare attenzione ai più fragili e a rischio come gli anziani - sottolinea il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino - rafforziamo così un legame importante tra i produttori agricoli e le famiglie d'Italia". Gli agricoltori di Cia sono protagonisti sui social, in queste ore, della campagna #noinonciarrendiamo, con centinaia di video e foto girati in tutto il Paese e postati in rete per dimostrare come gli uomini e le donne della terra, anche in questo periodo di emergenza, non possono e non vogliono fermarsi.  

Fonsatti (Federvivo), da decreto buon segnale

"Questa pandemia ha tracciato un solco, niente sarà più come prima, il mondo della ripresa sarà un mondo diverso. E anche il teatro dovrà adeguarsi". Manager della cultura di lungo corso, Filippo Fonsatti , direttore dello Stabile di Torino e presidente di Federvivo, l'associazione che raccoglie tutto il settore dello spettacolo dal vivo, parla al telefono dal nord martoriato dal'epidemia . E intanto applaude l'aiuto arrivato allo spettacolo dal decreto Cura Italia: "A noi è parso un buon segnale - dice al telefono con l'ANSA - è un provvedimento che accoglie gran parte delle istanze del settore e che in qualche modo è anche rivoluzionario, perché per la prima volta sono previste tutele anche per i lavoratori dello spettacolo e per la prima volta sono considerati lavoratori autonomi anche gli artisti che lavorano a partita iva". In più l'introduzione del voucher "che ci permette di non dover rimborsare subito i biglietti ci solleva". Ora però c'è da mettere a punto il decreto di riparto del Fondo di Garanzia da 130 milioni di euro previsto per aiutare l'intero mondo dello spettacolo. E anche Federvivo, spiega , si prepara a dire la sua: "Chiediamo una suddivisione equa, non vogliamo alimentare una guerra tra poveri, siamo tutti fratelli, ma crediamo che al momento si debba pensare ad una ripartizione più politica che tecnica, con attenzione alle funzioni sui territori". Quanto ai danni per il settore, sottolinea Fonsatti, "E' assolutamente troppo presto per valutarli. Potremo farlo forse alla fine dell'anno, forse addirittura più in là". Perché questa pandemia segna una svolta epocale per tutti, ragiona, la gente potrebbe avere difficoltà, anche una volta finita l'emergenza, a riaffollare teatri e sale da concerti e ci saranno pochi soldi. "Se pensiamo però che in tanti arriveranno all'estate con molti meno giorni di ferie, possiamo immaginare che le città in estate saranno più piene. Anche lo spettacolo allora dovrà adeguarsi, reiventarsi una stagione diversa, magari con prezzi più bassi, proposte informali, spazi diversi. Tutto il paradigma della vita sociale è saltato con questa inedita emergenza globale e tutti dovremo adeguarci". Tornando ai teatri, gli elementi più deboli, fa notare, rimangono gli artisti. Da qui l'auspicio di "un patto d'onore" tra imprese e artisti perché alla ripresa si facciano lavorare tutti quelli che sono rimasti a casa in questi mesi. Ci vorrà solidarietà, attenzione, inventiva. "Anche noi del teatro non possiamo ragionare come si faceva un tempo".  

Ore 16

Premosello, 6 sarte 'arruolate' per mascherine

Mascherine 'fai da te' per tutto il paese. A Premosello Chiovenda, paese di 2 mila abitanti in Val d'Ossola, sei sarte confezioneranno 2.100 mascherine da consegnare al personale della Casa di riposo del paese e ai singoli cittadini. Il materiale per le mascherine è stato fornito in parte dalla stessa casa di riposo e in parte da una ditta locale di confezioni. L'invito alle sarte è arrivato dal sindaco, Giuseppe Monti.  

Torino, Caucino: ausili protezione per il sociale

L'assessore al Welfare del Piemonte, Chiara Caucino, chiede alla Protezione Civile ausili di protezione personale per gli addetti dei servizi socio-assistenziali. "Ho chiesto al neo-coordinatore dell'Unità di crisi regionale, Vincenzo Coccolo - dice Caucino - di offrire il supporto necessario nella fornitura di presidi ai servizi sociali, per la loro piena operatività in questa situazione di emergenza sanitaria. Le istituzioni devono fare uno sforzo maggiore". "I comparti socio-assistenziale e socio-sanitario - aggiunge - sono ausilio fondamentale delle strutture sanitarie. Gli enti gestori dei servizi segnalano grandissime difficoltà nel reperire sul mercato i dispositivi per la protezione individuale. Ma non possiamo paralizzarli, occorre quindi che la Protezione civile si attivi al più presto per un approvvigionamento. La Direzione Sanità e Welfare ha stimato che servano settimanalmente oltre 300 mila mascherine chirurgiche, 40 mila mascherine FFP2/FFP3 e oltre 75 mila guanti. Mi auguro che, con la collaborazione di tutti, riusciremo ad andare incontro alle esigenze del sistema". Caucino ha chiesto anche "la nomina di una figura di riferimento e di supporto per il comparto regionale del sistema dei servizi socio-assistenziali". Avrebbe, spiega, "un ruolo importante nella segnalazione e soluzione dei problemi che via via si presentano".  

Siulp, tamponi anche a tutti operatori polizia

"Dare la possibilità a tutti gli operatori delle forze dell'ordine di Torino e del Piemonte, di poter eseguire, il prima possibile, il tampone, limitando l'epidemia e salvaguardando la salute dei nostri famigliari e dei nostri concittadini". E' quanto chiede il sindacato autonomo di polizia Siulp al governatore Alberto Cirio. "Anche agli operatori delle Forze dell'Ordine, così come avviene per la comune cittadinanza, il tampone - osserva il Siulp - viene eseguito solo se gli stessi manifestano evidenti sintomatologie o sia accertato il contatto con soggetti contagiati. Tuttavia la mission istituzionale delle forze dell'ordine sovraespone necessariamente i propri operatori al contatto quotidiano con la cittadinanza e, pur operando con le precauzioni necessarie, l'elevata possibilità di trasmettere o ricevere il coronavirus è innegabile. Al riguardo si aggiunga come la carenza di DPI e mascherine in particolar modo, non consentendo agli operatori di agire perseguendo adeguatamente le esigenze di profilassi richieste, aumentano l'indice di pericolosità per tutti". "Sappiamo - prosegue il sindacato rivolgendosi al governatore - quanto abbia a cuore lo spirito con il quale le forze dell'ordine stanno affrontando questa pandemia. Siamo consapevoli come questa sia una lotta contro il tempo e con l'adozione di misure stringenti che comportano disagi e sofferenza per tutti. Proprio in virtù di queste esigenze di profilassi, Le chiedo di considerare la necessità di ricorrere al 'tampone' per tutti gli operatori delle forze dell'ordine, quand'anche asintomatici, atteso l'alto rischio di contagio e di trasmissibilità derivante dal loro lavoro".  

No Tav, "stop a finanziamenti Torino-Lione"

L'emergenza Coronavirus è una ragione in più per bloccare la costruzione della nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. E' quanto afferma Presidio Europa, una delle articolazioni del movimento No Tav, che invita il Parlamento europeo a non includere l'opera "nel momento in cui approverà fra qualche settimana il Bilancio Pluriennale 2021-2027". "Le decisioni adottate in questi giorni dagli Stati per fermare la pandemia - si legge in comunicato - stanno provocando un caos economico a livello planetario che non è ancora leggibile in tutta la sua devastante dimensione. Finanziamenti pubblici miliardari sono stati concessi nella speranza di salvare vite umane e di evitare la distruzione delle economie che potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza a breve e medio termine di milioni di persone. Tutti, o quasi, lo hanno ormai capito: Niente sarà più come prima. Non lo hanno compreso però molti Decisori politici, Banchieri, Finanzieri, Imprenditori, Comunicatori". Il riferimento specifico è a Mario Virano, direttore generale di Telt, secondo cui la realizzazione del Tav subirà rallentamenti ma "andrà avanti". "Se il Parlamento europeo escluderà la Torino-Lione nel momento in cui approverà fra qualche settimana il Bilancio Pluriennale 2021-2027 - conclude la nota - sarebbero liberati alcuni miliardi di € di fondi europei per scopi più urgenti e indispensabili. Spostare le enormi quantità di risorse economiche previste per un'opera inutile (il cui costo totale è più di 26 miliardi di euro) faciliterà l'Italia, la Francia e la Ue a dare risposte ai problemi urgenti dei cittadini: oggi il contrasto al Covid-19 e domani l'irrobustimento della sanità pubblica e la realizzazione di centinaia di piccole opere utili da decenni attese dai cittadini".  

Si può andare prendere chi torna da estero

Si potrà andare a prendere negli aeroporti, porti o stazioni chi rientra in Italia dall'estero. Tutti coloro che rientrano, inoltre, dovranno segnalare la circostanza alle Asl e osservare 14 giorni di isolamento. E' quanto precisa il Dipartimento della Protezione Civile per chiarire le modalità con cui le migliaia di italiani che in queste ore stanno tornando nel nostro paese potranno raggiungere le proprie abitazioni.  

Conad, supermercati chiusi domeniche marzo

"Dato l'eccezionale momento e la volontà di agevolare l'applicazione delle indicazioni del Governo e delle regioni, Conad ha suggerito ai propri soci imprenditori di limitare l'apertura dei punti vendita nelle prossime due settimane, dal lunedì al sabato fino alle ore 19,00". Lo dichiara in una nota Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad. "Inoltre, Conad ha suggerito di prevedere per domenica 22 e domenica 29 marzo, in funzione delle eventuali necessità di servizio ai cittadini e in accordo con le Autorità locali, la chiusura dei punti vendita. Conad ringrazia i soci, i loro collaboratori e i partner delle filiere produttive e della logistica per il loro impegno quotidiano a garantire continuità di servizio e disponibilità di alimentari e beni primari alle famiglie in tutta Italia", conclude Pugliese.  

Iginio Massari, senza aiuto Italia sarà deserto

Il maestro pasticcere Iginio Massari, con una lunga lettera su Facebook, si appella al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per maggiori tutele alle piccole e medie imprese, professionisti, artigiani e alle partite Iva: ''Il rischio d'impresa distingue e identifica noi autonomi, ma esso non può estremizzarsi nell'accettazione supina e passiva del silenzio tanto roboante di questi primi interventi economici''. Perché, come ricorda Massari, quando l'emergenza sarà finita ''quando ci sarà ridonata la libertà avremo redivivo desiderio di bellezza e d'eccellenza, di ritrovarci e di stare insieme: a Voi chiedo che quel giorno ci sia ancora un ristorante a saziarci, una pasticceria a ricolmare i palati, una boutique a librare un desiderio, un artigiano che ci realizzi, un teatro che ci accolga. Senza il Vostro aiuto, tuttavia, la nostra Italia rimarrà un popoloso deserto''. La richiesta di Iginio Massari viene sottoscritta da decine di Maestri dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani, associati Con.pa.it e il Consorzio Pasticceri Artigiani Bresciani e tutti si aspettano che lo Stato ''non sia un mero transeunte e labile ammortizzatore, che non sia il concessore di una libertà strappata per stillicidio, che non sia l'erogatore di una goccia a tacitazione di una sete implacabile''.  

La filiera del vino chiede interventi straordinari

Una lettera indirizzata alla ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova per mettere nero su bianco le difficoltà che il mondo vitivinicolo sta vivendo in relazione alla "grave crisi determinata dalla diffusione della Covid-19". A scriverla è la filiera del vino, "che riunisce le principali organizzazioni del settore (Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle Cooperative Italiane, Unione italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi). Sono avanzate al Governo alcune proposte per mitigare i danni subiti dal comparto con la specifica che il perdurare dell'emergenza sanitaria in Italia e la sua diffusione a livello globale sta determinando una situazione di "rilevante difficoltà per l'inevitabile contrazione dei consumi a causa della chiusura dei pubblici esercizi" e per "la mancata ricezione negli alberghi, agriturismi e nella ristorazione, naturale sbocco per le produzioni nazionali e valido supporto promozionale dei vini italiani verso gli acquirenti nazionali e stranieri". Nel dettaglio si propone alla ministra, nel più ampio spirito di collaborazione, una prima serie di misure che riguardano, a livello europeo, una "forte flessibilità" nelle misure già esistenti, tra cui il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli, la ristrutturazione dei vigneti, investimenti e promozione per liberare risorse a favore del settore. A livello nazionale la filiera avanza invece la convocazione del tavolo vino perché operi come cabina di regia del settore per le iniziative urgenti di supporto. Si ritiene necessario prevedere un "Piano Strategico di sostegno all'export vitivinicolo nazionale".  

Nell'AslTo3 tablet ai pazienti per parlare con i familiari

Poter sentire la vicinanza dei propri cari che devono stare separati da noi in un momento particolarmente difficile. E' l'obiettivo dell'iniziativa della Asl To3 che doterà i pazienti ricoverati per Covid-19 nelle proprie strutture di tablet per comunicare con le persone care, "un modo per superare il muro della lontananza e avere così il conforto del contatto visivo dei propri familiari, nonostante l'impossibilità di ricevere visite". Nei prossimi giorni arriveranno i primi 10 tablet agli ospedali di Rivoli, Pinerolo e Susa e per aumentare la dotazione l'Asl ha già avviato le procedure con le compagnie telefoniche che forniranno gratuitamente dispositivi e schede. Inoltre in tutte le strutture della Asl To3 si sta attivando un nuovo servizio per consentire la comunicazione tra pazienti in isolamento, operatori sanitari e famiglie grazie a gruppo di infermieri che si farà carico ogni giorno di chiamare i familiari, aggiornarli sulle condizioni di salute dei loro parenti ricoverati e portare messaggi per chi non può comunicare in altro modo. "Uno degli aspetti più subdoli e più difficili da accettare di questa emergenza - sottolinea il direttore generale dell'Asl To3, Flavio Boraso - è proprio l'impossibilità per i parenti di fare visita alle persone che si trovano ricoverate. Per questo ci siano mossi per favorire la comunicazione"  

C'è carenza di  farmaci antiretrovirali negli ospedali

Negli ospedali "sono carenti, e si riescono a reperire con sempre maggiore difficoltà, i farmaci antiretrovirali per il trattamento del Covid-19 nelle Terapie intensive, ma anche antibiotici e anestetici". Lo afferma all' ANSA la presidente della Società italiana farmacia ospedaliera (Sifo), Simona Creazzola. "Sono sempre più difficili da trovare soprattutto in Lombardia e Veneto, ma anche al Sud - sottolinea - si segnalano grandi difficoltà di approvvigionamento".  

Confagri,filiera a pieno ritmo e massimo rigore

Ogni giorno in Piemonte si consumano in media 1 milione e 105 kg di carne, 2 milioni e 720 mila uova, 804 mila chili di frutta e "le imprese agricole, insieme a tantissimi artigiani del gusto e a un'industria di trasformazione alimentare tra le migliori al mondo, è impegnata a lavorare a pieno ritmo, rispettando rigorosamente tutti i protocolli in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro, per contribuire a fornire cibo sicuro alle nostre famiglie". Lo sottolinea Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte. Anche nel pieno dell'emergenza Coronavirus - ricorda Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - il mondo delle campagne continua la sua attività, con maggior impegno e attenzione, per far sì che i rifornimenti alimentari vengano sempre assicurati. Stiamo registrando qualche difficoltà nel comparto lattiero caseario per un blocco immediato, dalla sera al mattino, degli ordinativi da parte della ristorazione collettiva, dei ristoranti e dei pubblici esercizi: con l'impegno di tutta la filiera cerchiamo di indirizzare la produzione verso altri sbocchi". Allasia conclude con un appello. "Ci auguriamo che i cittadini, in questo particolare momento, vogliano indirizzare le loro scelte verso il prodotto italiano, per consumare specialità di alta qualità e per contribuire a sostenere tutta la filiera produttiva, commerciale e distributiva, nell'interesse del lavoro dell'economia generale della nazione".  

Il 30% degli italiani non resiste 72 ore senza fare la spesa

Quasi 1 italiano su 3 (30%) resiste meno di 72 ore senza uscire per fare la spesa in negozi, supermercati e alimentari. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixè, in riferimento alle nuove misure anti contagio in discussione a livello nazionale per limitare gli spostamenti delle persone fuori dalle mura domestiche anche per gli acquisti alimentari. Il risultato è che nel 38% delle case sono state ammassate scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali. Nelle dispense sono stati accumulati soprattutto nell'ordine, pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%). Un comportamento irrazionale che, continua la Coldiretti, sta provocando file davanti a negozi e supermercati con lunghe attese legate alla necessità di scaglionare gli ingressi nei luoghi di vendita, di mantenere la distanza di sicurezza fra un consumatore e l'altro e di evitare pericolosi assembramenti. Ma gli accaparramenti, precisa la Coldiretti, mettono anche sotto pressione il lavoro di oltre tre milioni di italiani che continuano ad operare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione.  

Il Carrefour potenzia la spesa a domicilio nel Torinese

Carrefour Italia potenzia il servizio di consegna a domicilio della spesa nella provincia di Torino per le persone che necessitano maggiormente di un sostegno in questo momento di emergenza a causa del Coronavirus. L'azienda, per offrire un servizio utile alla cittadinanza, ha infatti aderito alle iniziative dei Comuni di Susa e Collegno per la spesa a domicilio, che si aggiungono al progetto già in corso a Moncalieri.  

Alleanza Cooperative,agroalimentare non si ferma

La filiera agricola è una di quelle che non può fermarsi in questa situazione di emergenza, tuttavia i problemi, in campagna come negli stabilimenti produttivi, stanno aumentando di giorno in giorno, rendendo sempre più arduo riuscire a garantire ancora a lungo ai cittadini una assoluta continuità nella fornitura di cibo. Così Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza cooperative agroalimentari, che con le sue 5.000 imprese associate, detiene il 25% del fatturato alimentare del paese. Il primo grande problema è la mancanza di disponibilità manodopera. "Abbiamo assistito in queste settimane – spiega Mercuri - ad una partenza di lavoratori UE ed extra Ue: non c'è personale adesso che accetti di venire a lavorare nel nostro Paese. Pesantissime sono le ripercussioni sulle produzioni attualmente in campo, come gli asparagi - per i quali mancano all'appello migliaia di lavoratori – ma sono a rischio tutte le produzioni primaverili, a partire dalle fragole". "Nel Decreto Cura Italia approntato dal governo per l'emergenza – prosegue Mercuri – non sono stati introdotti strumenti straordinari di flessibilità e semplificazione nella ricerca della manodopera. Stiamo in queste ora lavorando con il Ministero dell'agricoltura per individuare soluzioni". "Proseguono intanto, nonostante gli appelli della Commissione europea ad una libera circolazione delle merci – conclude Mercuri – i problemi logistici legati alle consegne degli ordinativi con l'autotrasporto: ci sono in direzione di alcuni Paesi come Polonia, Romania, Austria, Croazia, Slovenia e Serbia, controlli e persino divieti di transito dei camion, che determinano nell'ipotesi migliore gravi ritardi e costi aggiuntivi ingiustificati. Si tratta, nella quasi totalità dei casi, di prodotti destinati all'export e non riassorbili dal consumo interno".  

Grimaldi(Luv), no scaricabarile Governo-Regione

Il capogruppo di Luv in Consiglio regionale, Marco Grimaldi, dice "no allo scaricabarile" fra Regione e Governo, i quali devono "fare di più per la profilassi". "Abbiamo appreso - dice Grimaldi - di bracci di ferro ed errori nell'invio di materiale. Come ha fatto notare l'assessore alla Sanità Luigi Icardi in Commissione, se ci sono denunce da fare si fanno, non si minacciano. Icardi - esorta - eviti scaricabarili e continui a farsi sentire nelle sedi opportune". Il riferimento è alla minaccia dell'assessore alla Sanità del Piemonte di portare in tribunale Governo e Protezione Civile nazionale. "Da settimane - rimarca - chiediamo di fare i tamponi a tutto il personale medico. So che la Regione sta preparando un piano, ma bisogna fare in fretta. Ci sono situazioni di grande difficoltà come l'Asl di Alessandria, e in tutto il Piemonte i tamponi si eseguono ancora in misura insufficiente, con il personale ormai quasi interamente impiegato su questi reparti, e molti operatori ammalati". "Ma questo - osserva - è il momento di essere uniti. Le mancanze purtroppo ci sono, eppure noi siamo stati coerenti all'impegno preso di non polemizzare inutilmente: le schermaglie fra istituzioni non servono".  

Sindacati, aperta cig per Whirlpool

Whirlpool e sindacati hanno concordato oggi l'apertura della cassa integrazione speciale per Covid-19. Lo fanno sapere Fiom, Fim e Uilm. "Benché le attività produttive proseguano con l'adozione delle misure imposte dal Protocollo fra governo e parti sociali, spiega una nota, la cassa verrà aperta in tutto il gruppo poiché la situazione di emergenza potrà rendere necessarie chiusure parziali o totali in qualsiasi fabbrica o ufficio. È sempre più chiaro - prosegue la nota - che il dramma sanitario sta innescando anche paurose ricadute economiche. Infine, come sindacato rinnoviamo l'appello alle Istituzioni affinché sostengano lavoratori e imprese nello sforzo di coniugare sicurezza e lavoro, uno sforzo a ben vedere virale per continuare a portare avanti il nostro Paese in questo frangente così difficile".  

Anfaci,grazie premier per attenzione prefetture

L'Associazione nazionale dei funzionari dell'Amministrazione dell'interno (Anfaci) ringrazia il premier Giuseppe Conte "per aver voluto testimoniare", con la telefonata ieri al prefetto di Piacenza, "la sua attenzione non solo alle comunità colpite dalla gravissima emergenza ma altresì al delicato compito svolto dalle Prefetture sui territori a sostegno del sistema sanitario e di quello di protezione civile". E' quanto si legge in una nota dell'Anfaci. L'Associazione, attraverso il suo segretario generale Laura Lega, prefetto di Firenze, sottolinea poi "come, in questo momento come non mai, sussista la necessità di assicurare una presenza dello Stato autorevole, in grado di dare risposte, attraverso le sue articolazioni periferiche, alle complesse e diversificate esigenze locali. Ed in questo quadro emergenziale, il personale della carriera prefettizia e di tutta l'amministrazione dell'interno, sta offrendo uno sforzo eccezionale grazie alla proficua e consolidata collaborazione con le istituzioni locali e gli altri uffici pubblici. Un impegno straordinario della rete delle prefetture che trova sostegno continuo da parte del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese". "Noi ci siamo in ogni momento" aggiunge il prefetto Lega, accanto a sindaci, categorie produttive e a quanti assicurano i servizi pubblici essenziali: "Con un dialogo senza sosta con tutti gli attori del territorio operiamo per dare risposte rapide e concrete alle comunità così gravemente colpite dall'epidemia". Lega rivolge infine un ringraziamento "a tutti e in particolare al personale sanitario che sta mostrando un grandissimo spirito di sacrificio, un esempio per tutti noi, e alle forze di polizia e ai militari impegnati in un'operazione inedita di controllo del territorio e che stanno mostrando professionalità e umanità".  

Migrante dice di aver avuto febbre, messo in quarantena

Un giovane, che ha detto di essere originario della Nuova Guinea, è stato fermato dalla Polizia, a Pisticci (Matera) e posto in quarantena dopo essere arrivato su un autobus. Il giovane, che era senza documenti, ha detto di essere partito in treno da Torino e di aver avuto la febbre nei giorni scorsi. E' stato visitato dai medici, che non hanno rilevato "sintomi associabili al coronavirus". Gli sono state rilevate le impronte digitali allo scopo di cercare di identificarlo. Intanto, è stato posto in quarantena "in una struttura in corso di individuazione".  

Torino, confronto sulla didattica a distanza

Due momenti di riflessioni online sulla didattica a distanza e la 'nuova scuola' a fronte dell'emergenza Coronavirus, per evitare che si crei anche un'emergenza educativa, soprattutto per le fasce più deboli. A promuovere i seminari, in programma domani, sono 'Provaci ancora Sam!', il progetto interistituzionale di promozione dell'inclusione, prevenzione e contrasto della dispersione scolastica di Città di Torino, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione per la Scuola, Ufficio Pio, e 'Riconnessioni', l'iniziativa della Compagnia di San Paolo realizzato da Fondazione per la Scuola. Due momenti di confronto fra dirigenti scolastici, insegnanti, educatori, operatori sociali e rappresentanti delle istituzioni, non solo per analizzare la situazione immediata "ma soprattutto - spiegano i promotori - per costruire soluzioni condivise per non lasciare nessuno indietro e per essere pronti ad affrontare, dopo l'emergenza, gli svantaggi sul piano educativo e dell'apprendimento che costituiscono per i più fragili un vero e proprio gap educativo".  

Unicredit: Venchi insieme a banca per supportare fornitori

Venchi sceglie UniCredit per supportare i propri fornitori. La storica azienda produttrice di cioccolato e gelato - si legge in una nota - adotta una innovativa soluzione di 'dynamic discounting' messa a punto dalla fintech FinDynamic e distribuita dalla banca. Lo strumento aiuta a ottimizzare il circolante e a supportare la filiera dei fornitori, alleviandone eventuali tensioni finanziarie legate alla contingenza.  

In meno di 2 mesi già superato il numero dei casi di Sars

In meno di due mesi dalla scoperta del primo malato, il numero dei casi confermati ha superato abbondantemente quello raggiunto dalla Sars in più mesi. In tre mesi, il Covid-19 ha ucciso cinque volte più persone della Sars. Sono alcuni dei dati che emergono dai 5 grafici pubblicati sul sito della rivista Nature, che fanno il punto su quanto si è appreso in queste settimane sul virus Sars-Cov-2. Le attuali stime sul suo tasso di letalità indicano che il nuovo coronavirus è meno letale di Sars, Mers ed Ebola, ma si diffonde molto più velocemente, anche dell'influenza: ogni contagiato infetta a sua volta 2-2.5 persone. Con più casi in minor tempo, è per questo che si hanno più vittime. Rispetto alla Sars, pur essendoci degli elementi in comune, sono emerse diverse differenze. L'epidemia di Sars è andata avanti per tre mesi prima di essere individuata come malattia, ma la sua identificazione e il sequenziamento del virus sono avvenuti fuori dalla Cina. Per il Covid-19 invece sono passate tre settimane dal primo caso conosciuto della malattia perché la Cina segnalasse all'Oms l'aumento di casi simili alla polmonite. Due settimane dopo il coronavirus è stato isolato e sequenziato geneticamente, e sviluppato un test diagnostico che ha permesso alla Cina di lanciare uno dei più vasti sforzi di contenimento dell'infezione mai visti prima al mondo. Nature ha rilevato altri due effetti provocati dal virus: l'esplosione di studi scientifici e il calo dell'inquinamento in alcuni paesi. Al 12 marzo sono state contate 900 pubblicazioni o rapporti preliminari sul coronavirus solo in lingua inglese. Sono stati inoltre condivisi i dati genetici del virus su piattaforme online, come GISAID e GenBank, e sono in corso sperimentazioni per trovare vaccini e terapie. L'altro effetto riguarda l'inquinamento, calato drasticamente. In Cina, subito dopo il capodanno lunare, i livelli di smog erano scesi del 10-30 per cento, come hanno rilevato le immagini dei satelliti. Un calo significativo dello smog è stato osservato anche sopra il nord Italia. Gli sforzi per contenere il coronavirus hanno portato in Cina ad una riduzione del 15-40 per cento dell' attività industriale, la raffinazione del petrolio è calata di un terzo.  

Coronavirus: Lopalco, inquinamento non aumenta contagio

"L'inquinamento fa male, ma con Covid-19 ho paura che c'entri poco. Non pensate che l'aria fresca possa fermare il contagio: il virus corre con le nostre gambe, non con i PM10", lo scrive su Twitter l'epidemiologo Pierlugi Lopalco, coordinatore della task force scientifica della Regione Puglia per l'emergenza coronavirus. Il professore dell'Università di Pisa replica ad uno studio pubblicato ieri in cui viene stabilita una correlazione tra l'inquinamento atmosferico e la diffusione del virus.  

Contagiarono il reparto delle Molinette, per il pm nessuna responsabilità

Non si profilano responsabilità di carattere penale nel caso dei due anziani ricoverati ai primi di marzo all'ospedale torinese delle Molinette che contaminarono un intero reparto. La procura di Torino ha intenzione di chiudere il fascicolo, finora rimasto senza indagati né ipotesi di reato. I coniugi, che sembravano affetti da una polmonite influenzale, furono sottoposti al tampone per l'accertamento dell'eventuale positività al Coronavirus solo in un secondo momento, quando si sparse la voce che avevano ricevuto la visita del figlio residente nel Lodigiano. Gli accertamenti non hanno portato alla luce violazioni nei protocolli. Quanto al figlio, che in base a quanto accertato dai carabinieri del Nas risulta avere soggiornato a Paullo (Lodi), non risultano collegamenti con la patologia che ha afflitto i due anziani.  

Faiveley Transport, polizza per 500 dipendenti

La Faiveley Transport, azienda del gruppo americano Wabtec che nello storico stabilimento di Piossasco produce sistemi frenanti per il settore ferroviario e occupa attualmente circa 500 dipendenti, ha attivato per i propri dipendenti e per i circa sessanta lavoratori in somministrazione una polizza assicurativa gratuita specifica all'emergenza sanitaria Covid-19. Lo rende noto Nicolò Infantino della Fim Torino. La polizza prevede, tra le varie coperture, un'indennità durante l'eventuale ricovero di 100 euro al giorno, un'indennità di convalescenza, l'assistenza per il post ricovero, il trasporto dal pronto soccorso a casa. Dopo la sospensione delle attività di manutenzione nelle Omc di Voghera, Verona, Bologna, Rimini e la riduzione dell'80% delle attività manutentive nelle Omc di Foligno, Firenze, Foggia, Santa Maria La Bruna e Vicenza comunicate da Trenitalia, per assicurare le attività di sanificazione, la Faiveley di Piossasco è ricorsa alla cassa integrazione ordinaria per i propri 105 dipendenti, siglando un accordo con i delegati sindacali Fim e Uilm.

Ore 15

Mattarella chiama opposizioni e sente il Governo: "Collaborate"

"Capacità d'ascolto reciproca", senso dell'unità nazionale e collaborazione nel bene del Paese. Sergio Mattarella, preoccupato dalla fase critica dell'emergenza Coronavirus e dai primi segnali di ripresa di conflittualità politica, alza il telefono e dal Quirinale chiama i leader dell'opposizione per verificare di persona le posizioni dei vari partiti sulle misure che si stanno mettendo in campo - e che saranno rafforzate nelle prossime ore - per contrastare l'epidemia. Contestualmente - a quanto apprende l'ANSA - il capo dello Stato tiene contatti serrati con il Governo. La linea del presidente è semplice: ora bisogna collaborare. Una raccomandazione che si diffonde a 360 gradi: le opposizioni dimostrino flessibilità in questa fase ma anche il governo irrobustisca la sua capacità d'ascolto delle istanze altrui. E' la richiesta di uno sforzo ulteriore di comprensione dell'emergenza in atto, di seguire il Paese in quella dimostrazione di unità nazionale che ha commosso il mondo in questi giorni. Una raccomandazione, si ragiona al Quirinale, a guardare la Luna e non il dito, a lavorare insieme perchè ogni idea può essere utile al Paese. "Poco fa mi ha chiamato Mattarella, è stato cortese", ha spiegato infatti Salvini subito dopo il colloquio. "Io gli ho detto che servono subito medici a Bergamo e Brescia. Ho dato la massima disponibilità a collaborare, ma dobbiamo esserlo tutti a farlo. Spero di essere chiamato oggi stesso da Conte", ha aggiunto dando il senso che l'appello del presidente è stato raccolto. Dello steso tenore la risposta della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni dopo la telefonata dal Quirinale: "ho confermato al capo dello Stato, che ringrazio, che il nostro lavoro continuerà in questa direzione. Ci auguriamo che il Governo abbia il nostro stesso atteggiamento e che si possa davvero lavorare insieme per dare risposte concrete a famiglie, imprese e lavoratori". Analoga conversazione c'è stata con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Ore 14

Morti altri 3 medici, salgono a 10

Altri tre medici sono deceduti a causa del nuovo coronavirus. Salgono così a 10 rispetto a ieri, si apprende dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), i decessi accertati tra i camici bianchi. I tre medici venuti a mancare sono Luigi Ablondi, ex direttore generale dell'Ospedale di Crema; Giuseppe Finzi, medico ospedaliero di Cremona, e Antonino Buttafuoco, medico di base di Bergamo. Si allunga lista dei lutti, rileva la Fnomceo.  

+Europa, a rischio utenti e dipendenti Poste

"La morte dei due dipendenti di Poste a Bergamo è un fatto grave che lancia un ulteriore campanello d'allarme. Da diversi giorni la situazione dei lavoratori agli sportelli destava una certa preoccupazione. Ora è necessario che il Governo intervenga per disporre misure speciali anche per gli uffici postali su tutto il territorio nazionale" . Lo afferma Antonio Santoro della Direzione Nazionale di Più Europa. "Avevamo rilanciato le segnalazioni degli impiegati di Poste da diverse zone d'Italia, in particolare dalla Campania, che lamentavano ritardi e mancanze da parte dell'azienda per la tutela della loro salute e di quella degli utenti. La situazione non è cambiata - continua - anzi è sempre più evidente che Poste non ha adottato misure idonee o sufficienti. Tutti i servizi possono e devono essere offerti digitalmente o attraverso sportelli bancomat: in tal modo è possibile chiudere gli uffici al pubblico, prevedendo fasce orarie ristrette per l'assistenza dell'utenza, in particolare degli anziani, impossibilitati ad accedere ai servizi digitali. Questa è la proposta che rivolgiamo a Poste e che suggeriamo come modello al Governo. Non c'è più tempo da perdere" conclude Santoro.  

Aifa: attenzione ai farmaci sul web non autorizzati

"In relazione alla presenza di offerte web per farmaci non autorizzati o falsificati, si segnala che l'acquisto di medicinali con prescrizione attraverso internet non è consentito dalla normativa italiana, ma è soprattutto estremamente pericoloso per la salute". A ribadirlo è l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in una nota pubblicata sul portale a proposito del farmaco umifenovir per il trattamento del Covid-19. Questo antivirale, meglio noto come Arbivol, infatti, ha scarse evidenze scientifiche che ne mostrino l'efficacia e non è autorizzato in Europa e USA, ma sarebbe disponile su alcune piattaforme per acquisti online.  

Ore 13

Torino, uffici Cna aperti al pubblico

"In tempi di emergenza non possiamo far mancare la nostra vicinanza e i nostri servizi alle imprese. Faremmo venire meno quel rapporto di fiducia su cui si fonda un'associazione datoriale". Lo afferma il segretario di Cna Torino, Paolo Alberti. Cna continua "ad assicurare, attraverso i suoi 23 uffici presenti sul territorio della Città metropolitana di Torino, i servizi fondamentali alle imprese e ai lavoratori autonomi, garantendo al contempo la sicurezza degli ambienti di lavoro a tutela dei propri dipendenti e dell'utenza. La sicurezza igienico-sanitaria dei dipendenti viene assicurata attraverso un protocollo concordato con la rappresentanza sindacale aziendale e con la riduzione del 50% del personale attivo. Pur privilegiando il rapporto telefonico e via email, su appuntamento tutte le sedi Cna a Torino e nei comuni della Provincia sono a disposizione degli imprenditori anche per i servizi erogati attraverso il proprio Patronato Epasa-Itaco". In particolare, Cna sta offrendo supporto alle imprese per l'applicazione puntuale delle disposizioni normative varate dal governo e del nuovo decreto legge CuraItalia. Cna invita gli imprenditori e i lavoratori autonomi a consultare giornalmente il sito web www.cna-to.it, dove vengono continuamente inserite informazioni utili per gestire quotidianamente il rapporto con clienti, fornitori e con i propri collaboratori. È anche stata istituita un'unità di crisi attivabile in tempo reale da parte di tutte le partite Iva, associate e non associate, scrivendo a: emergenze@cna-to.it

Decreto Cura Italia, Bellanova: "Non sono ammesse lentezze"

"Dobbiamo assicurare in tempi rapidi la piena attuazione del decreto "Cura Italia", non sono ammesse lentezze. È una responsabilità anche della macchina burocratica del nostro Paese, chiamata a dare come ognuno di noi il meglio di sé". Così la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova su Facebook. "Come governo abbiamo preso delle decisioni - precisa Bellanova - ora dobbiamo garantire un'interpretazione chiara, efficiente ed efficace delle norme, per dare respiro ai tanti cittadini italiani preoccupati per il proprio futuro". Quello che serve, aggiunge la ministra "è uno sforzo in più da parte di tutti: da parte delle istituzioni, che hanno il dovere di comunicare con ancor più chiarezza e rapidità ogni notizia relativa all'azione di governo e alle ricadute sulle vite dei cittadini. E da parte della Pubblica amministrazione, che deve riuscire a garantire tempi rapidi nell'effettiva messa in pratica di quegli aiuti più che mai necessari a chi si trova ad affrontare l'emergenza sanitaria e quella economica".  

Dap, guariti due detenuti contagiati

Due detenuti contagiati dal Covid-19 sono guariti, "come dimostra l'esito negativo del terzo tampone effettuato, e hanno fatto rientro in istituto dall'ospedale dove erano ricoverati". Lo rende noto il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Per uno il medico dell'istituto ha prescritto la quarantena fino al 24 marzo prossimo e quindi si trova attualmente in isolamento precauzionale in una camera di pernottamento singola, dotata di bagno autonomo. Per l'altro, invece, non è stato ritenuto necessario l'isolamento e ha quindi fatto rientro nella sezione detentiva. "Rimangono così soltanto otto - si legge in una nota del Dap - i detenuti positivi sull'intero territorio nazionale dal 22 febbraio scorso, da quando cioè il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha varato i primi provvedimenti per fronteggiare il rischio contagio da coronavirus, fra cui l'istituzione dell'unità di crisi per il monitoraggio del fenomeno". Alcuni di questi sono ricoverati presso strutture ospedaliere delle città. Altri si trovano in istituto, isolati dal resto della popolazione detenuta, secondo il protocollo sanitario previsto dalle circolari del Dap e del Ministero della Sanità: in qualche caso hanno contratto il virus all'esterno mentre si trovavano ricoverati, per altri motivi, presso strutture sanitarie.  

I risparmi del bilancio della Camera saranno destinati all'emergenza

I risparmi del bilancio della Camera per il 2019 saranno destinati all'emergenza Coronavirus. E' quanto è stato stabilità all'unanimità dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Lo apprende l'ANSA da uno dei partecipanti alla riunione, che per la prima volta si tiene in videoconferenza. Prossimamente verranno definite le modalità di destinazione di queste risorse. In passato i risparmi della Camera erano stati destinati alle popolazioni colpite dal terremoto.  

Dopo i 30 anni il rischio di contagio aumenta del 4% ogni anno

Il rischio di contrarre l'infezione da coronavirus sviluppando i sintomi aumenta progressivamente con l'età, in media del 4% l'anno, tra gli adulti di età compresa tra 30 e 60 anni. E' quanto emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista Nature Medicine e coordinata da Joseph Wu, dell'Università di Hong Kong, basata sui dati complessivi relativi alle infezioni con sintomi registrate in tutte le province cinesi. Cifre come queste, rilevano i ricercatori, potrebbero aiutare le decisioni dei medici e quelle delle autorità sanitarie relative alla salute pubblica. Si tratta infatti di dati che possono influenzare la procedura di selezione dei pazienti (triage) e le decisioni sulle diagnosi, soprattutto nei luoghi in cui non è possibile condurre in tempi rapidi i test o quando gli ospedali sono sovraccarichi.  

Ore 12

Cri invia ambulanze e sanitari in Lombardia

La Croce Rossa Italiana sta mobilitando da ieri sera tutti i suoi Comitati Regionali a supporto dei colleghi lombardi per il servizio di soccorso richiesto da Areu, inviando ambulanze ed equipaggi.Sono ad ora 18 le Ambulanze partite verso la Lombardia da dieci regioni italiane: Veneto, Piemonte, Liguria, Molise, Lazio, Toscana, Puglia, Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia, con 54 operatori sanitari in totale. Lo rende noto la Croce Rossa Italiana.

Fp Cgil, urgenti misure di contenimento al Dap

Bisogna attuare in maniere stringente le norme di contenimento alla propagazione del virus all'interno della struttura del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria". A sostenerlo è il coordinatore nazionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Stefano Branchi, in merito alle notizie "che circolano, e che vogliamo siano verificate, di uno o più operatori di Polizia penitenziaria del servizio di vigilanza al Dap positivi al Covid-19". Per il dirigente sindacale, "preso atto della presenza di possibili contagiati all'interno della struttura del Dap, si deve rendere necessaria l'attuazione delle norme di contenimento della propagazione del virus emanate dal Ministero della Salute. Ci riferiamo alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, alla fornitura di sapone nei bagni, alla sanificazione degli ambienti, al rispetto delle distanze all'interno degli uffici". Ancor prima, prosegue Branchi, "il Dap è in dovere di informare tutto il personale che, a qualsiasi titolo, presta servizio all'interno del palazzo affinché sia consapevole di ciò sta accadendo e possa con maggiore scrupolo seguire le linee per la prevenzione della diffusione del corona virus. È ora, più che mai, indispensabile la verifica della temperatura corporea, con apposita pistola termometrica, a tutti coloro che entrano all'internano della struttura con lo scopo di isolare il prima possibili ulteriori contagiati e arginare la diffusione virale".

Decaro (Anci): vigili del fuoco per il controllo nei piccoli comuni

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha inviato una lettera alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere di attivare il corpo dei vigili del fuoco, nelle zone in cui sono presenti i distaccamenti, per supportare gli amministratori soprattutto dei piccoli Comuni nel controllo del rispetto dell’isolamento e per intervenire in caso di necessità. “I provvedimenti limitativi della libera circolazione delle persone sono spesso disattesi per ignoranza o per superficialità o per intolleranza verso le regole e le prescrizioni - scrive Decaro -. Eppure proprio il contenimento degli spostamenti e il divieto di assembramento rappresentano il migliore e più efficace antidoto contro un nemico tanto invisibile quanto insidioso. Noi amministratori locali stiamo dispiegando tutte le energie possibili, non solo attraverso i corpi delle Polizie locali, ma anche scendendo in campo, personalmente e direttamente, per richiamare i nostri concittadini a quel senso di responsabilità che viene loro richiesto nell’adottare comportamenti individuali utili per l’intera comunità nazionale. Non in tutto il Paese però -avverte il presidente dell'Anci - c’è un numero di agenti di polizia locale sufficiente a esercitare il controllo e la sensibilizzazione dei cittadini. Sarebbe auspicabile che soprattutto nei Comuni più piccoli - conclude Decaro nella sua lettera alla ministra - oltre alle forze di polizia si potesse disporre del supporto anche dei Vigili del fuoco, simbolo dell’eccellenza del nostro sistema di protezione civile, non solo per incrementare l’attività di sensibilizzazione ma anche per prestare soccorso alle persone in difficoltà, in un momento in cui la presenza sul territorio di personale in divisa può rappresentare un incredibile valore aggiunto in termini di fiducia nelle istituzioni e in quello che queste stanno facendo”  

A Torino libri animati per informare i bambini

Anche realizzare un pop up (un libro animato) può servire per intrattenere e informare i bambini costretti a casa ai tempi del Coronavirus. Lo si è sperimentato con successo in Cina e ora lo si ripropone in Italia per iniziativa della Fondazione Tancredi di Barolo - Musli (Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia) di Torino che, con il pop up designer Massimo Missiroli, ha ideato una apposita serie di template e tutorial, disponibili su https://www.popapp.org/costruisci-il-tuo-pop-up-contro-il-virus/. Sono disponibili modelli da scaricare e stampare e relative istruzioni per realizzare tavole animate sul tema della prevenzione del coronavirus, ma non solo: anche due personaggi molto amati dai bambini, la Mucca Moka di Agostino Traini e la Nuvola Olga di Nicoletta Costa, sono diventati protagonisti di un pop up contro il virus, che i bambini possono realizzare scaricando istruzioni e modelli dal sito. L'idea nasce dall'esempio di Guan Zhongping, studioso e collezionista cinese con cui la Fondazione è entrata in contatto durante l'organizzazione del Convegno internazionale sul libro animato Pop- App, in programma a Torino a fine febbraio e poi rimandato per l'emergenza sanitaria. I bambini potranno inventare cartoline pop up ispirandosi ai modelli scaricabili dal sito e inviare tramite mail alla Fondazione (info@fondazionetancredidibarolo.it) fotografie e/o brevi video delle animazioni realizzate; oppure potranno realizzare dei disegni in bianco e nero da trasformare in pop up.  

A Bergamo si studia l'anticorpo monoclonale

Sono attesi "per la fine del mese" i dati iniziali di uno studio avviato dall'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo su un anticorpo contro il coronavirus. Come viene spiegato dallo stesso ospedale, è il siltuximab, un anticorpo monoclonale che prende di mira l'interleuchina umana (IL)-6 - proteina rilevata a livelli elevati in molteplici condizioni infiammatorie - per il trattamento di pazienti affetti da Covid-19 e con gravi complicanze respiratorie. Intanto il Papa Giovanni XXII ringrazia "EUSA Pharma, società biofarmaceutica specializzata in oncologia e malattie rare, per la fornitura del farmaco e per l'opportunità che ci sta dando di offrire ai nostri pazienti le cure più innovative e di generare dati importanti per guidare le future decisioni di trattamento e ricerca".  

Accordo tra Asl Alessandria e Policlinico di Monza per l'apertura di un Covid-19 Hospital alla 'Città di Alessandria'

Accordo tra Asl Alessandria e Policlinico di Monza per l'apertura di un Covid-19 Hospital nella clinica privata 'Città di Alessandria' di proprietà del gruppo lombardo. Disponibili 14 posti letto di terapia intensiva, 19 di terapia sub-intensiva, 25 a bassa intensità; ulteriori 30 letti saranno attivati successivamente e il loro utilizzo sarà destinato sulla base dell'andamento dell'epidemia. I ricoveri saranno gestiti dall'Unità di Crisi Regionale di Torino. La 'Clinica Salus', istituto di alta specializzazione sempre del Gruppo Policlinico di Monza, si occuperà di casi di area medica no Covid. 'Città di Alessandria' si integra con il Covid Hospital di Tortona. "Dopo 'Pinna Pintor' a Torino - sottolinea Giancarlo Perla, direttore generale del Policlinico di Monza - abbiamo deciso di mettere a disposizione della sanità pubblica la nostra clinica più grande e meglio attrezzata, perché la provincia di Alessandria è la più colpita dal virus in Piemonte.  

In Cina la mortalità è pari all'1,4%

La mortalità per l'infezione da coronavirus in Cina è pari all'1,4%: è quanto emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista Nature Medicine e coordinata da Joseph Wu, dell'Università di Hong Kong. I dati di base sui quali è stato fatto il calcolo sono i 79.394 casi confermati con i sintomi della malattia Covid-19 e i 2.838 decessi registrati complessivamente in Cina al 29 febbraio 2020, fra i quali i 48.557 casi e i 2.169 decessi avvenuti a Wuhan, la città epicentro dell'epidemia. Se in media per chi ha i sintomi la probabilità di morire per il coronavirus SarsCoV2 in Cina è dell'1,9%, la percentuale cambia per fasce di età: i calcoli indicano che, rispetto a chi ha fra 30 e 59 anni, i giovani con meno di 30 anni hanno una probabilità superiore dello 0,6%, mentre nelle persone di oltre 59 anni la probabilità di morire dopo aver sviluppato i sintomi è superiore di 5,1 volte.  

Twitter elimina tutti i post pericolosi

Nella lotta al coronavirus, Twitter mette al bando tutti i post contrari alle linee guida offerte dalle fonti autorevoli in tema di salute pubblica. In un post, il social elenca una lista di contenuti che saranno eliminati dalla piattaforma, con priorità a quelli potenzialmente più dannosi, per cui sta istituendo un sistema globale di valutazione della gravità. Ad essere cancellati da Twitter saranno i post che vanno contro le raccomandazioni delle autorità sanitarie per evitare il contagio e, in questo modo, incentivano comportamenti rischiosi, sostenendo ad esempio che la distanza di sicurezza è inutile. Via anche i tweet che descrivono misure protettive e trattamenti inefficaci, siano essi innocui, come consigliare l'aromaterapia per allontanare il Covid-19, o pericolosi, come suggerire di bere candeggina. I tweet che negano fatti scientifici accertati sulla trasmissione del virus, o che propongono teorie complottiste (come sostenere che il Covid-19 sia un'invenzione per far crollare le borse o per far guadagnare chi vende disinfettanti) sono tra gli altri esempi di tweet bannati, insieme a quelli che seminano il panico ("le autorità hanno detto che i supermercati non saranno riforniti per due mesi"), che propongono metodi non scientifici di autodiagnosi e che attribuiscono a diversi gruppi etnici una maggiore o minore resistenza al contagio.  

Confartigianato Torino, edili pronti a chiudere i cantieri

"Senza la possibilità di lavorare in sicurezza, siamo pronti a sospendere i cantieri". E' il messaggio che Luciano Gandolfo, presidente di Confartigianato Piemonte Costruzioni, lancia alle imprese edili artigiane del Piemonte e alla Politica. "Alle aziende del settore ripeto: valutiamo l'opportunità di interrompere l'attività lavorativa - continua Gandolfo - dobbiamo essere responsabili e disponibili a dare un attivo contributo al diffondersi del virus. Se ciò comporta mettere in atto la drastica misura della sospensione di ogni attività nei cantieri, dobbiamo farlo. Fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza, le imprese edili devono considerare la temporanea sospensione della propria attività". Un settore, quello dell'edilizia in Piemonte che conta 49mila imprese edili artigiane che impiegano circa 150mila addetti. Sono tante le problematicità riscontrate da Confartigianato tra le imprese e nei cantieri: l'impossibilità di reperire idonei dispositivi di protezione individuale necessari per eseguire le lavorazioni che richiedono una distanza inferiore a un metro; il problema di garantire tale distanza nei mezzi di trasporto collettivo dei lavoratori; la complicata gestione e sanificazione di servizi vari (bagni, spogliatoi, mense). A ciò si aggiungono gli impedimenti derivanti dal mancato approvvigionamento dei materiali da costruzione diretti ai cantieri. "Quotidianamente riceviamo segnalazioni di imprenditori che non riescono più a portare avanti i lavori - prosegue Gandolfo - per l'impossibilità di assicurare in tutti i cantieri edili le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori".  

Apple farà una donazione alla Protezione civile

Apple farà una donazione "significativa" alla Protezione civile italiana per sostenere la la lotta al coronavirus. Lo annuncia la compagnia californiana. "Da oltre 35 anni l'Italia rappresenta una casa per Apple. Teniamo molto ai nostri clienti, ai colleghi e ai partner italiani; abbiamo costruito legami solidi, che diventano ancora più forti quando siamo uniti dall'obiettivo comune di proteggere la salute delle nostre comunità", fa sapere la società di Cupertino. "Con questo spirito di unità, Apple farà una significativa donazione alla Protezione civile per garantire che soccorritori in prima linea, i volontari e gli operatori sanitari abbiano le risorse per proteggere la loro salute, contribuendo al tempo stesso alla risposta dell'Italia al Covid-19. Siamo loro grati per l'altruismo e il coraggio che dimostrano ogni giorno".  

Boom della spesa online, con il cibo si apre una nuova era digitale

Il coronavirus porterà ad una nuova era digitale e a una maggiore consapevolezza da parte delle aziende alimentari innanzitutto sugli investimenti da fare in ambito di digitalizzazione. Ne è convinta la sales director di Kooomo, piattaforma leader nell'e-commerce, Anastasia Sfregola. "L'acquisto online dei generi alimentari dovuto all'effetto scorte - fa notare la manager - ha trovato impreparati i reparti e-commerce principalmente delle catene delle Grande distribuzione che non avevano mai fronteggiato una situazione simile. Basti pensare che Esselunga in Italia in pochi giorni ha visto crescere la richiesta di spesa online dall'1% al 20%". Un'impennata confermata dai dati Nielsen sulle vendite online dei prodotti alimentari, ricorda la manager, in aumento nelle ultime tre settimane dell'81% rispetto allo scorso anno, con un incremento del 30% rispetto al periodo che ha preceduto l'esplosione dell'emergenza. "Una notizia che va letta sotto due angolazioni", precisa Sfregola, "perché se il digitale rappresenta una risorsa indispensabile per gestire situazioni di emergenza, è proprio in circostanze come queste che s'impone un ragionamento su quali scelte fare nei processi di trasformazione". Secondo la manager, "alla filiera agroalimentare, che si è trovata nel mezzo di una mole di richieste senza precedenti, serve una tecnologia diversa, pronta a sostenere una quantità di ordini più grandi. Questo test inaspettato dovuto al coronavirus - conclude - porterà sicuramente a un nuova era digitale soprattutto per chi deve gestire beni primari".  

Ersel stanzia 3 milioni a Regione e Fondazione Paideia

Le famiglie torinesi Giubergia e Argentero, tramite la società Ersel Investimenti, hanno scelto di stanziare tre milioni di euro per offrire il proprio contributo in occasione dell'emergenza Coronavirus. Due milioni di euro saranno destinati alla Regione Piemonte per acquistare dispositivi medici, sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini piemontesi. Un milione di euro sarà invece destinato alla Fondazione Paideia, sostenuta dal Gruppo Ersel da oltre 25 anni, per contrastare l'emergenza sociale attraverso il supporto a famiglie e bambini in difficoltà. "Abbiamo ritenuto doveroso intervenire in questo modo - spiega Guido Giubergia, Presidente di Ersel - per fornire il nostro supporto alla Regione in questa grave situazione di emergenza; ma, al tempo stesso, abbiamo ritenuto importante sostenere Fondazione Paideia nelle sue attività di sostegno alle famiglie in difficoltà, perché fin da ora riteniamo importante non sottovalutare le conseguenze sociali che si manifesteranno anche dopo la fine di questa fase di emergenza".  

Coldiretti; piatti pronti -18%, boom fai da te

Per la prima volta nei supermercati gli acquisti di piatti pronti take away calano del 18% ma il crollo arriva al 27% per i prodotti della rosticceria, mentre è boom per il fai da te casalingo. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione di eventuali ulteriori limitazioni per la spesa in negozi, supermercati, discount alimentari per limitare il contagio da coronavirus, sulla base dei dati del mondo Coop dell'ultima settimana rispetto alle due precedenti. Si tratta di un andamento della spesa che non si era mai registrato in passato, osserva la Coldiretti, dettato soprattutto dall'esigenza di passare il tempo fra le mura domestiche per le limitazioni alle uscite dettato da un vero e proprio ritorno della cucina casalinga fai da te. Lo dimostra l'aumento degli acquisti di lievito di birra (+122%) farina (+90%), mozzarella anche per fare la pizza (+25%) latte UHT (+21%), conserve di pomodoro (+17%) e zucchero (+9%) nello stesso arco di tempo. Si è tornati a preparare dolci, pane e pasta fatta in casa secondo una tradizione che appassiona oggi quasi una famiglia su tre (32%) secondo l'indagine Coldiretti Ixè, che evidenzia peraltro che l'82% degli italiani cerca di acquistare prodotti Made in Italy per sostenere l'economia ed il lavoro del territorio. Una passione che coinvolge anche molti vip che si sfidano a colpi di selfie con le ricette postate sui social.  

Ore 11

Farmacie ospedaliere, subito assunzioni

Procedere velocemente e "autorizzare tempestivamente e su tutto il territorio nazionale il reclutamento di personale farmacista dirigente per le farmacie ospedaliere con inclusione anche dei farmacisti specializzati e specializzandi, al fine di far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del COVID-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza nella massima sicurezza possibile". A chiederlo, in relazione a quanto disposto dal DL 14.2020 e vista l'attuale carenza d'organico, è la Società italiana farmacia ospedaliera (Sifo). Sifo, si sottolinea in una nota, si è inoltre attivata per raccogliere urgentemente risposte alle domande professionali su quali siano le maggiori criticità in ambito di approvvigionamento e distribuzione registrate in questo periodo, attivando una 'Rete nazionale informativa di raccolta di criticità e best practice'

Confindustria: "Decreto Cura Italia? Servono ulteriori interventi"

Le aziende piemontesi che in questi giorni stanno fronteggiando la crisi legata al Covid-19 accolgono con favore le misure contenute nel decreto “Cura Italia”, con il quale il Governo è intervenuto sulle maggiori criticità mostrando una capacità di reazione apprezzabile. Il DL mette in campo risorse ingenti sui capitoli più rilevanti, ma è certo sarà necessaria un’ulteriore azione a breve ed è giusto ipotizzare la creazione di un comitato nazionale per l’emergenza economica, come è stato proposto dai nostri vertici nazionali. L’ampia possibilità di ricorrere alla cassa integrazione configurata dal DL era una delle misure più attese a tutela dei lavoratori impegnati in quelle aziende che si trovano nella condizione di dover ridurre o sospendere l’attività. Nella stessa direzione va la disponibilità di ulteriori giorni di congedo o l’alternativa del bonus a sostegno delle spese di assistenza ai figli. Altro fronte importante è quello relativo alla liquidità delle imprese per cui sono stati previsti dal Governo azioni nel complesso condivisibili. A giovarne saranno sia le PMI, per le quali ad esempio è stato predisposto il potenziamento del Fondo di Garanzia, sia le aziende più grandi grazie alle garanzie offerte dalla Cassa Depositi e Prestiti. A scongiurare il tracollo delle attività produttive contribuirà anche la sospensione e il differimento di una serie di versamenti e adempimenti fiscali e contributivi, tema su cui l’Associazione ha sollecitato fortemente il Governo. “Con questo nuovo decreto mirato a contrastare l’emergenza economica – dichiara il Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli– affiancato al recente protocollo di sicurezza degli ambienti di lavoro si pone la giusta attenzione al cuore produttivo del Paese e si mettono le basi per la ripartenza, che già sappiamo sarà molto sfidante per le nostre aziende, come hanno mostrato i recenti dati sulle previsioni d’impatto sul PIL regionale. Pertanto riteniamo necessari ulteriori interventi che ci attendiamo con il decreto di aprile, azioni che saranno essenziali per evitare il collasso”.

Il mix di antivirali per l'Aids fallisce

Non funziona contro il coronavirus il "Kaletra", la combinazione di due farmaci antivirali, lopinavir e ritonavir usati in uso per l'HIV che avevano acceso la speranza a seguito della guarigione di alcuni pazienti (ad esempio una donna a Bangkok) cui erano stati somministrati. Il verdetto arriva da uno studio condotto presso l'ospedale cinese Jin Yin-Tan Hospital a Wuhan su 199 pazienti ricoverati con gravissima infezione da coronavirus. Pubblicato sul New England Journal of Medicine, lo studio è stato riportato sul New York Times. Metà dei pazienti sono stati trattati con le cure standard, come la ventilazione assistita se necessario, antibiotici per la polmonite, farmaci antinfiammatori e altre terapie per mantenere stabile il loro quadro clinico; l'altra metà ha ricevuto anche il cocktail dei due farmaci anti-Aids. Ma nessun risultato significativo è emerso in quest'ultimo gruppo di pazienti in termini di riduzione dei giorni di malattia o di riduzione del rischio di morte. "Nessun beneficio clinico è stato osservato sui pazienti trattati", scrivono i ricercatori sul New England.  Tuttavia questo non spegne la speranza: è possibile che i due farmaci funzionino in combinazione con altre terapie, o che siano efficaci se somministrati più precocemente (quando ancora le condizioni del paziente non sono critiche), concludono i ricercatori, mentre in un editoriale sulla stessa rivista si parla di questo studio come di uno sforzo eroico e della necessità di continuare ad allestire sperimentazioni cliniche anche nel cuore dell'emergenza. Sono tante, infatti le sperimentazioni in corso in diverse aree del mondo con i farmaci più disparati, da un vecchio farmaco contro la malaria (che si testerà anche in via preventiva su persone venute a stretto contatto con individui positivi), antinfiammatori steroidei, anticorpi specifici, e altri principi attivi.  

Decreto Cura Italia, Tronzano: "Misure non soddisfacenti per il Piemonte"

Alcune delle misure contenute nel decreto “Cura Italia” saranno certamente utili, ma, per come sono state strutturate, non sono completamente soddisfacenti per la realtà economica piemontese. Ne è convinto l’assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, che così commenta il dispositivo: “Come Regione siamo impegnati a ragionare sull'emergenza, ma soprattutto a creare le condizioni affinché il Piemonte torni a decollare velocemente quando il Coranavirus cesserà i suoi effetti. Stiamo già interloquendo con la UE per pensare a una riprogrammazione dei Fondi Europei Fesr in caso di necessità; in particolare due sono gli assi che più riteniamo incisivi: spesa sanitaria e sostegno alle imprese. Con l'Unione Europea stiamo anche provando a ridisegnare il grande tema degli aiuti di Stato; abbiamo suggerito di sfruttare l'articolo 107 del TFU (Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea) che prevede una deroga per ‘calamità e altri eventi eccezionali’: e il Covid è sicuramente un evento eccezionale”. Infine – sottolinea ancora l’assessore Tronzano - continua l'interlocuzione con l'Abi per capire che cosa sia più opportuno fare con il fondo di garanzia, viste le ingenti risorse inserite dal governo; su questo tema un nodo critico presente nel decreto Cura Italia è rappresentato da una cifra troppo bassa di finanziamento massimo garantito dal fondo: 3.000 euro sono un importo irrisorio che deve essere portato almeno a 10/20.000 euro.  L'elemento più critico all'interno del decreto è l'assenza di contributi diretti, reali, immediati; i piccoli negozi, gli alberghi, le micro e piccole imprese hanno necessità senz'altro di cassa integrazione e garanzie, ma devono rimanere in piedi anche attraverso contributi a fondo perduto: solo così potremo farle ripartire. Lavoreremo quindi perchè il fondo perduto sia inserito nella conversione dell’attuale decreto. Nel testo non si parla dei liberi professionisti, e si agisce poco e in modo quasi offensivo sui lavoratori autonomi e sulle partite IVA e questo trovo che sia oggettivamente penalizzante: non sono lavoratori di serie B”.Altro tema non considerato – aggiunge Tronzano - è l'edilizia. In Spagna, Francia, Belgio sono partiti con il riconoscimento della causa di forza maggiore considerando il Coronavirus una delle cause che permettono di fermare i cantieri senza che le imprese ne supportino i relativi costi; il decreto del Governo invece non dice nulla su una cosa che sarebbe molto utile e che permetterebbe agli appaltatori di essere indennizzati per la maggior parte dei costi durante il periodo di sospensione."  

Edo Ronchi: "L'economia circolare una speranza per il riavvio"

Strategia nazionale e Piano di azione per l'economia circolare "due strumenti che potrebbero servire al Paese anche per avviare un percorso di uscita dai danni economici e sociali prodotti dall'epidemia del coronavirus ancora in corso". Così Edo Ronchi, già ministro dell'Ambiente, in occasione della presentazione, in streaming, del 'Rapporto nazionale sull' economia circolare in Italia' 2020, realizzato dal CEN-Circular Economy Network, la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da 14 aziende e associazioni di impresa, di cui Ronchi è presidente, e da Enea. "La transizione verso l'economia circolare e la bioeconomia rigenerativa - afferma Ronchi - è sempre più urgente e indispensabile anche per la mitigazione della crisi climatica. Oggi esistono importanti strumenti normativi a livello europeo ma vanno incoraggiati. Penso al piano investimenti presentato alla Commissione europea il 14 gennaio scorso: un primo passo che però non è ancora sufficiente". In Italia l'insieme delle attività connesse alla bioeconomia registra un fatturato di oltre 312 miliardi di euro e circa 1,9 milioni di persone impiegate (177 volte i dipendenti dell'Ilva). I comparti che contribuiscono maggiormente al valore economico (63%) e occupazionale (73%) della bioeconomia sono l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco e quello della produzione primaria (agricoltura, silvicoltura e pesca). "Si tratta di settori di peso rilevante e di attività che hanno un ruolo fondamentale nel rapporto con il capitale naturale: indirizzarli in direzione della sostenibilità è essenziale", sottolinea Ronchi.  

Ore 10

I sindacati dei medici diffidano le Aziende sulla sicurezza

Tutti i sindacati medici unitariamente diffidano le aziende sanitarie in relazione alla mancanza di disponibilità adeguata dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi). Parallelamente, il maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri, l'Anaao-Assomed, sta facendo partire in queste ore a livello regionale esposti alle Procure della Repubblica dei diversi capoluoghi e all'Ispettorato del lavoro per denunciare la mancanza di Dpi. L'intersindacale medica della dirigenza medica e sanitaria ha dunque diffidato le Aziende sanitarie a rispettare le disposizioni in materia di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, mettendo a disposizione di tutti gli operatori sanitari in servizio nelle proprie strutture, i necessari Dpi per garantire la loro l'incolumità. In caso contrario, "saranno intraprese le opportune iniziative legali a tutela dei propri iscritti, ivi incluse le dovute segnalazioni all'Autorità giudiziaria e ai competenti servizi ispettivi del lavoro".

Mancano i farmaci in ospedale, servono soluzioni emergenziali

"L'improvviso incremento della domanda per i farmaci utilizzati nelle terapie ospedaliere dei pazienti ricoverati a causa dell'epidemia ha generato delle carenze". A dirlo, in una nota pubblicata sul portale, è l'agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che sottolinea di essere a lavoro con le aziende, mediante il supporto costante di Farmindustria e Assogenerici, per mettere a punto "soluzioni eccezionali ed emergenziali". L'agenzia, si legge sul sito dell'Aifa, "segue il problema raccordandosi costantemente con le Regioni e le Province autonome, cui tutte le strutture territoriali sono invitate a rapportarsi per la valutazione e l'inoltro ad Aifa di segnali, dando priorità ai casi urgenti di irreperibilità per i quali siano già stati espletati tutti i passaggi previsti con gli aggiudicatari delle gare regionali". I messaggi che riguardano le carenze possono essere inviati alla mail unica di riferimento, farmacicarenti@aifa.gov.it.  
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