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CHIVASSO. Monnezza, proteste, processi, incarichi sponsorizzati

CHIVASSO. Monnezza, proteste, processi, incarichi sponsorizzati

Ciuffreda, Corcione e Renzi in una foto d'archivio

Fascisti! Ha urlato il sindaco Libero Ciuffreda alla fine di una intensa settimana vissuta a parlare di discariche e rifiuti. Fascisti a chi? Evidentemente a quegli “scriteriati” che, nella serata di mercoledì scorso si sono presentati all’appuntamento senza invito e con in mano quattro zucchine, due carote e un finocchio avvelenato. Che paura.... Pure la zucchina... Eh già! Stando alle cronache e alle successive dichiarazioni ufficiali, quelle zucchine e quelle carote contundenti, gli avrebbero impedito di presentare ai sindaci di tutto il chivassese un fantasmagorico progetto di ampliamento della discarica di regione Pozzo. Un “buco” da un milione di metri cubi di rifiuti industriali. Un buco con una ciambella chiamata WastEnd. E sono impianti per il riciclaggio di rifiuti, plastiche, pneumatici e tante altre cose. Un progetto “spaziale”, a detta dell’oncologo sindaco. Una roba che non si era mai vista prima. Una roba che a quanto pare Ciuffreda vuole fare a tutti i costi e costi quel che costi. Lo vuole fare lui e lo vuole fare il suo vicesindaco Massimo Corcione, talmente appassionato di rifiuti da essersi seduto, qualche giorno prima, ad un tavolo della Leopolda a Firenze per parlare proprio di questo, di Smc, di Chivasso e di un futuro tutto percolato, biogas, aria e falde acquifere inquinate. Ci crede il sindaco, ci crede Corcione e, dall’altro ieri, ci crede pure l’ex deputato Renato Cambursano, leader della corrente Liberamente che in Consiglio comunale a Chivasso vanta due rappresentanti, Filippo Novello e Domenico Barengo. Cambursano? Si! Proprio lui! Ha completamente cambiato registro da quando il sindaco, nonchè parente Libero Ciuffreda, lo ha indicato alla Smc per ricoprire l’incarico di presidente di un organismo di vigilanza interno all’azienda. Era forse quello a cui aspirava? Un incarico importante e di rappresentanza? Una medaglia di cartone da appendersi al petto e scrivere sul curriulum? A quanto pare sì. E quindi addio al Renato Cambursano che faceva cagare addosso l’amministrazione comunale. Addio a quel Principe del Boschetto che la sapeva più lunga di tutti. Addio alle polemiche, alle critiche feroci, ai mal di pancia del segretario cittadino del Partito Democratico Gianni Pipino. Insomma, abracadabra, anche Cambursano s’è venduto al progetto dei rifiuti zero. S’intende zero per gli altri, un milione in più per noi, ma tant’è. Alla fine della fiera che gliene importa a lui che abita al Boschetto di quanti metri cubi di monnezza arriveranno in città, o delle puzze che si levano alte d’estate, o dell’insalata avvelenate, o del biogas? Dobbiamo dirla tutta? Nulla! E nulla sarà più come prima perché adesso è tutto più chiaro e lo vogliamo urlare: Smc governa la città. Ci tiene per le palle e ce le sta stritolando. Lo fa dall’alto dei tanti soldi che ci ha dato in tutti questi anni (un tanto al chilo per rifiuti smaltiti). E sono soldi di cui Chivasso non riesce più fare a meno perchè siamo degli spendaccioni, sia quando governa il centrodestra, sia con il centrosinistra. Ebbene sì. Smc detta legge e da qualche mese lo può fare anche di più, non foss’altro che è anche socia al 49 per cento della Municipalizzata che raccoglie i rifiuti per tutto il Consorzio (Seta Spa). Figuriamoci con WastEnd, quando darà anche lavoro a qualche decina di persone e ancora tanti altri soldi finiranno alla tesoreria del Comune. Ci si chiede a questo punto che senso abbia avuto o avrà il tavolo tecnico e la consulta ambientale. Sarebbe un po’ come continuare ad avere il comitato genitori in mensa quando c’è un genitore chef che in quella mensa ci lavora. E se lo chef è Cambursano? Ecchecazzo..., basti a tutti la parola. Stiamo mica parlando di uno di centrodestra, sporco brutto e cattivo. Cambursano ha il pedigreè. E uno che arriva dall’idv e dal Pd. In tutta la sua vita gli è arrivato un unico avviso di garanzia dall’avvocato Bugnano, ma la causa è pure stata archiviata... Quindi immacolato. Ci si aggiunge che si è avvicinato a Renzi in tempi non sospetti, ed oggi è indicato da uno che a Renzi si è avvicinato da quando è sindaco ma che sta al fianco di un vice che con Renzi c’è fin dalla prima ora. Insomma, basti la parola “Renzi” . E’ come l’aspirina. Passa tutto, anche una centrale nucleare a freddo in piazza della Repubblica. Epperò, in una città che il cervello qualche volta lo usa, è chiaro a tutti che se Cambursano è lì per controllare, evidentemente la decisione su WastEnd è già stata presa. Ciuffreda la vuole e al diavolo i “fascisti” dell’altra sera che insieme a qualche giovane proveniente dai centri sociali han piantato un tale casino, suonando i fischietti e battendo i tamburi con le zucchine da far scappare via tutti gli invitati. Si! E’ vero che insieme ai fascisti e agli estremisti c’era pure il consigliere Marco Marocco dei cinquestelle, un po’ di giornalisti, Massimo Zesi di Rifondazione e tanti cittadini dei Pogliani e di Montanaro. E sarà anche vero che i sindaci in realtà se ne sono andati urlando al megafono che Ciuffreda il progetto WastEnd se lo poteva ficcare in quel posto, ma tant’è. Dagli al fascista lo stesso. Staniamoli e indaghiamoli. Dagli a tutti quelli che la pensano diversamente o fanno delle domande impertinenti. Meaglia? Piero Meaglia chi? “Si qualifichi! Perbacco”. Pareva di sentire il Marchese del Grillo e invece era lo smemorato di Chivasso, per tutti Libero Ciuffreda. Testimone a Torino in un processo che vede sul banco degli imputati l’ex sindaco di Settimo Aldo Corgiat colpevole di non aver mai pensato di fare entrare Smc in Seta. Ora però sul banco degli imputati ci potrebbe finire presto anche lui a Ivrea. Corgiat ha infatti presentato una denuncia che prende le mosse dalla nomina di Cambursano in Smc su indacazione di Ciuffreda. Si può fare? Vedremo...!
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