Il sindaco Libero Ciuffreda aveva appena finito di denunciare i “fascisti” che lo hanno contestato in piazza del Municipio, che - “zacchete” - l’assessore alla Cultura e Sport, la professoressa Giulia Mazzoli, spara la sua gaffe facendo proiettare a Chivasso, fra pochi giorni, il film “Olympia”. Il celebre documentario con cui Leni Riefenstahl, fervente nazista e amica di Hitler, celebrò le Olimpiadi di Berlino del 1936, che a loro volta furono un grande evento di autopromozione planetaria del Terzo Reich. E che nel 1933 diresse un documentario apologetico sul congresso del Partito Nazionale Socialista a Norimberga. A Berlino i nazi volevano mostrare quanto erano buoni e tolleranti, tanto che permisero al “negro” Jesse Owens di vincere quattro medaglie d’oro. Pensate, non gli spararono nemmeno. Solo che tre anni dopo quei gentiluomini amici di Leni scatenarono una guerra mondiale che fece tra i 50 e i 60 milioni di morti, fra cui – un dettaglio, per carità – i sei milioni di ebrei passati per il camino. Ma com’è venuto in mente all’assessore Mazzoli, nell’ambito della manifestazione “Obiettivo Sport”, di scegliere proprio questo film? S’intende a lei e agli illustri sponsor: Pro loco L’Agricola, Provincia, Regione, il Coni, la Coop “rossa”, ecc... ecc... Sarà proiettato alla biblioteca Movimente alle 16: non sarà un’ora adatta per gli studenti delle superiori ma è possibile che si sia organizzato un rastrellamento per spingerne il più possibile ad assistere all’istruttivo documentario. Si vedrà pure Hitler, così servirà anche da ripasso di storia. Diciamocelo francamente, si fosse trattato di una rassegna cinematografica, fra tanti altri ci sarebbe anche stato bene anche il film dei nazisti. E invece? Invece “Olympia” è l’unico film della manifestazione “Obiettivo Sport”. Perché questa scelta? Non c’erano altri film più vicini ai valori della nostra Costituzione democratica, che l’assessore in qualche modo rappresenta? Uno a caso: “Gallipoli” di Peter Weir, opera pacifista (vedi articolo 11) su due giovani atleti nel massacro della prima guerra mondiale, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario. Invece no: proprio Olympia. Chissà perché? Il comunicato non lo spiega. E per ora non è prevista la presenza di un esperto, di un critico cinematografico, di uno storico, che lo spieghi, e che contestualizzi l’opera. Sì! E’ vero! Sulla pagina facebook della biblioteca è riprodotta una presentazione del film: ma è in lingua portoghese. D’accordo, dobbiamo imparare le lingue, però... Dimenticavamo l’ANPI, il placido Don dell’associazionismo chivassese... Non vibra di sdegno nemmeno un pochino? Forse giovedì, in occasione della proiezione, l’assessore Mazzoli ci spiegherà i motivi della scelta. Nel frattempo le proponiamo di metterci urgentemente una toppa: faccia proiettare un film sull’assedio di Stalingrado. La città russa che resistette sei mesi ai nazisti. Ricorda tanto Palazzo Santa Chiara assediato dai “fascisti”.
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