Dateci un pizzicotto o un pugno nello stomaco. I sali minerali. Una scossa elettrica. Dateci qualcosa per svegliarci da quest’incubo che non ci sta più facendo dormire la notte. Quanto è credibile un sindaco che fa stanziare e poi anche spendere la bellezza di 72 mila euro, dicansi settantaduemilaeuro, per una mostra mercato con 4 bancarelle e un “carpionato mondiale” a porte chiuse, che peraltro anzichè promuovere la migliore cucina del territorio si è concluso con un premio al “famosissimo” “salmerino alpino”, un pesce che da queste parti nessuno se lo è mai filato? Quando la scorsa settimana la delibera con cui sono stati stanziati altri soldi per la manifestazione “SovraExposizione” ha fatto capolino sull’albo pretorio quasi non volevamo credere ai nostri occhi. No! Ci siamo detti. Non è possibile. Ci sarà un errore. C’è uno zero in più. Chiamate la ragioneria. I vigili del fuoco. I carabinieri. E invece no! Era proprio così. Scritto nero su bianco nel progetto, nel regolamento e nel provvedimento approvato dalla giunta, assente il sindaco. Altro che i 15.226 mila euro (più l’INPS al 4 e l’Iva al 22), deliberati nel settembre dello scorso anno (anche in quel caso era assente il sindaco). Ennò, cari voi. Sono molti ma molti di più. Quello era solo l’antipasto. Poi, a ben vedere si è passati al “secondo” e pure al “dolce” per l’appunto... E sono la bellezza di 35.830,00 (più l’INPS al 4 e l’Iva al 22). E sono tutti soldi fatturati da Vittorio Castellani, in arte “Chef Kumalè”. Avete capito bene: 35 + 15... Si aggiungono poi ancora mille euro all’Associazione ERV (Radio Emergenza Volontari) e altri 8 mila euro alla Pro Loco l’Agricola per una mostra pittorica programmata quest’agosto. E sono tanti. Sono una montagna. Perchè ci sarà anche la crisi economica che morde... Sarà anche vero che la Svezia non ha costruito alcun padiglione all’Expo di Milano proprio per una questione di soldi, ma noi a Chivasso ce ne sbattiamo i marroni, infischiandocene se ce li avevano già ampiamente fracassati con la spending review e con il patto di stabilità, con la Grecia e con le lacrime della Fornero. Basta dire quanto fa... Dieci. Venti. Trenta. Dieci volte di più di quanto è costato organizzare la Patronale di San Savino a Ivrea che nella stessa identica giornata ha portato sotto le Rosse Torri ventimila persone? Che problema c’è? Considerando i quattro gatti che si sono presentati in via Torino a caccia delle “arcate del gusto” previste in cartellone è come se per ciascuno di loro si fossero spesi una ventina di mila euro, che se glieli avessimo dati tout court a quattro barboni, di sicuro l’amministrazione comunale ne avrebbe fatti felice almeno quattro e si sarebbe anche evitata lo sbattone di questi mesi a promuovere con brochure, depliant, manifesti e cartelloni sugli autobus della GTT una roba che non si è mai capito che cosa fosse. Noi non ce l’abbiamo con il sindaco Libero Ciuffreda ma quando vengono fuori cose come questa, che sembrano così lontane da una realtà fatta di gente che non arriva alla fine del mese e uomini e donne senza un lavoro, altro non ci viene da pensare se non alle sue dimissioni. E gliele chiediamo per SovraExposizione ma anche per i 10 mila euro di contributo all’associazione Contatto. Per gli altri 10 mila euro a “Gli Invaghiti” e per i 2.500 al Faber Teater. E raccontiamo proprio solo delle ultime elargizioni, a cui si aggiungono i 5.500 euro per un murales progettato dall’associazione del figlio in un momento in cui di murales, in giro per il Piemonte, se ne stanno realizzando un sacco, anche con artisti di fama nazionale, ma tutti a titolo gratuito. Per esempio a Settimo Torinese, Montanaro e a Ivrea dove l’amministrazione ha solo acquistato i colori. Ciuffreda il peggior sindaco di tutti i tempi? Ebbene sì. Se ci voleva una conferma, adesso è arrivata.
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