Cerca

Basket

Giovara, perno dell'Unisport dei record

Il campione si racconta: dall'olimpo della pallacanestro italiana al sogno della squadra del suo paese

Oggi ci siamo posti una domanda importante, che al suo interno racchiude una lezione di una utilità basilare. Ci siamo chiesti se tra le varie cose che fanno di un uomo, un essere umano, ce ne sia una che rappresenti qualcosa di fondamentale, come una regola da seguire nella vita.

Questa regola è imparare a rialzarsi, imparare a tornare a sognare, perché certo bisogna cadere, non ci fidiamo di chi racconta di non essere mai caduto, ma di chi è caduto e ha saputo rialzarsi.

In fondo, i bambini piccoli imparano a camminare proprio mettendo in pratica questo approccio, cadere per rialzarsi.

Perché bisogna cadere per imparare a rialzarsi.

Ebbene, abbiamo incontrato un ragazzo pieno di grinta, di sogni e passione, di voglia di sacrificarsi, un ragazzo con il coraggio giusto per raccontare le sue vicissitudini, senza veli e giri di parole.

Stiamo parlando di Edoardo Giovara.

Edoardo attualmente gioca nel campionato di basket serie D nella Unisport Cavagnolo.

Lui è originario di Cavagnolo, ha 29 anni e dall'alto dei suoi 2 metri di altezza guarda il mondo con il sorriso e la fiducia, che non l'hanno mai abbandonato.

Oggi raccontiamo la strada e le relative peripezie, che hanno portato questo ragazzone a giocare nella squadra del suo paese.

Edoardo ha fatto il primo step delle giovanili a livelli davvero alti, militando nella squadra di basket del Casale Monferrato. Quella squadra è riuscita a rimanere per 5 anni tra le migliori 8 squadre d'Italia, a fianco di team blasonati, ne ricordiamo giusto 3, la Armani Jeans Milano, la Benetton Treviso e la Fortitudo Bologna.

Da qui Edoardo ha vestito la maglia azzurra della Nazionale Under 18 nell’Europeo disputato in Polonia.

In quella esperienza ha incrociato il parquet con ragazzi finiti poi a giocare oltreoceano nell’NBA.

A Casale Monferrato ha iniziato quindi a giocare in Serie A. Essendo in panchina, gli serviva un minutaggio di gioco maggiore e per 3 anni è andato a farsi le ossa in Serie B, dove si è distinto arrivando a disputare semifinali e finali.

Edoardo Giovara ha giocato nei Tigers Forlì, a fianco di Rodolfo Rombaldoni, argento olimpico ad Atene 2004 e di Luca Fontecchio, fratello di Simone Fontecchio che oggi milita nell’NBA tra le fila degli Utah Jazz.

Qui a Forlì Edoardo aveva una media a partita da doppia cifra, e tutto stava andando veloce verso la sua consacrazione come giocatore, quando… Avevamo parlato di cadere e rialzarsi.

Ecco, arriva la caduta, rovinosa anche.

Ecco quel destino che non ti aspetti, che non vorresti, così come forse non ti aspetti il successo, una volta quasi raggiunto, non metti proprio in conto che possa sfumare così d'improvviso.

A Edoardo, nella partita Roma-Forlì, a seguito di un contrasto con un avversario, la rotula gli è arrivata all'altezza del quadricipite. Il ginocchio si disintegra, tendine rotuleo, crociato e menisco, insomma un gravissimo infortunio che insieme al ginocchio, gli ha disintegrato anche i suoi sogni di gloria.

Quando sembrava che non esistesse medico capace di operare Edoardo, il professor Maurilio Marcacci di Bologna, responsabile del Centro per la ricostruzione articolare del ginocchio dell'ospedale di ricerca Humanitas di Milano, tra l'altro l'ortopedico che operò Roberto Baggio, fu l'unico che volle prendersi in mano il povero ginocchio di Edoardo.

 “Non mi ha fatto un'operazione ma un'opera d'arte.”

Solo le esatte parole di Edoardo.

Rimesso in piedi, è tornato a giocare in Serie B a Roma, poi nella Serie A a Casale Monferrato, e infine in Serie B a Cremona.

Poi è arrivato in Covid e tutto si è fermato.

La carriera professionistica di Edoardo si interrompe qui, lui trova un lavoro e una ragazza, è tutto sembra chiudersi.

Il DS della Unisport di Cavagnolo, Andrea Cappellino, che allenò Edoardo quando era un ragazzino, lo chiama per vestire la maglia della Unisport Cavagnolo e mai decisione fu più dettata dall'amore, si, perché Edoardo Giovara decide di tornare a Cavagnolo nella prima squadra di basket del suo paese.

Il progetto della Unisport Cavagnolo, forte della promozione dalla categoria Promozione alla Serie D, gli ha dato un nuovo sogno per il quale sacrificarsi, impegnandosi con passione.

La squadra, grazie al suo innesto, ha fatto un salto di qualità non indifferente, e lui Edoardo oggi, concilia lavoro, fidanzata e basket, sacrificio, amore e passione.

E la lezione di Edoardo sta tutta qua, in queste due fasi distinte, contrarie e consequenziali, cioè la caduta, e da un punto molto in alto, dove era già riuscito ad arrivare nonostante l'età, e soprattutto il successivo tirarsi su, rimettersi in piedi.

Edoardo Giovara è caduto e ha saputo rialzarsi, per poi prendere una decisione dettata dall'amore. E questa è la favola personale di Edoardo, di un ragazzo schietto e passionale, che trova il suo giusto posto dentro l'altra favola, quella della sua squadra, la Unisport Cavagnolo Basket, capace di vincere tutte le partite finora disputate, segnando un record non indifferente, 11 successi consecutivi.

Due favole, che si sono prese per mano e che insieme camminano verso un qualcosa di grande.

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori