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Settimo Torinese

L’ultimo saluto a Claudio Lucato il geometra generoso e gentile (VIDEO)

Lottava da tempo contro una malattia rara, aveva 64 anni: era il padrino della Leva del 1958

Una folla commossa si è radunata alla parrocchia San Giuseppe Artigiano per l’ultimo saluto alla salma del geometra Claudio Lucato, nella mattinata di sabato 22 luglio. Aveva 64 anni. Lottava da qualche anno contro una malattia rara. E’ mancato mercoledì 19 luglio, circondato dall’affetto dei suoi cari.

In gioventù aveva cominciato in fabbrica, alla Idromac di San Mauro, ma poi, come ha ricordato durante il commiato funebre il suo coscritto, Massimo Pace, aveva conseguito il diploma di geometra mentre lavorava. Il suocero, Francesco Vacca, è stato uno dei progettisti che ha vissuto il boom dell’immigrazione a Settimo e si può dire che lo studio Vacca-Lucato è attivo da oltre sessant’anni in città: toccherà al figlio Gabriele a portare avanti l’attività di famiglia. Entrambi erano tra i protagonisti nel docufilm di Gabriele Vacis, “Uno Scampolo di Paradiso”, pubblicato nel 2008 in occasione del 50esimo anniversario della città di Settimo. E durante i festeggiamenti di quella data importante per Settimo, Claudio Lucato era stato nominato padrino della Leva del 1958: molti dei suoi coscritti, amici da una vita, si sono radunati e stretti attorno alla famiglia del loro amico fraterno. “In questa parrocchia - ha detto Massimo Pace, trattenendo la commozione - abbiamo realizzato la GIOC, la Gioventù Operaia Cristiana, e abbiamo scoperto che un giovane lavoratore vale più di tutto l’oro del mondo. Eri sempre a disposizione nel volontariato e e ricordo la tua grande disponibilità nei confronti dei migranti. Questi sono momenti duri, ma l’amicizia non muore. Resta nell’aria”.

Il suo impegno in parrocchia è stato sottolineato anche da don Martino Botero Gomez durante l’omelia e dall’ex assessore Tiziana Tiziano. “Siamo imperfetti credenti come dicevamo insieme - ha detto - . Tu eri l’uomo del fare e ci sono tante case e pezzi di Settimo a testimonianza di questo. “Riposa in pace” non è un’affermazione che fa per te: spero che tu possa trovare la pace ma anche la tua dimensione del “fare””.

Ma il geometra si prestava anche per interpretare ruoli goliardici e divertenti: sono memorabili le sue spiritose partecipazioni in maschera nelle sfilate del carnevale settimese e come personaggio durante il processo della Veja, all’inizio degli anni Duemila. “Papà si è costruito la vita che voleva vivere, insieme alle persone che voleva frequentare - ha detto il figlio Simone - ci ha insegnato che qualunque difficoltà, va affrontata a testa alta e con forza di volontà. Lo abbiamo osservato battersi contro un nemico più attrezzato di lui, con tenacia. Spero che il suo esempio possa essere d’aiuto a chi combatte ogni giorno contro un dolore”.

Per concludere la cerimonia funebre, ha parlato la moglie Federica: “Ci siete stati vicini, lui aveva bisogno e voi ci siete stati - ha detto - . Ci avete riempito di attenzione ed affetto e questo ci ha sostenuti”. Il geometra Claudio Lucato lascia a moglie Federica, i figli Gabriele con Elisa, Simone con Irene, le amate nipotine Marta e Lucia, il fratello Mauro con Francesca e tanti i suoi amici fraterni della leva del 1958.

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