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Cronaca

Arrestato a Torino 34enne per furti con “spaccata” nei quartieri San Donato, San Secondo, Mirafiori e Centro

La Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: all’uomo contestati sette colpi tra il 2023 e il 2025. Indagini basate su videosorveglianza, perquisizioni e impronte digitali

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha portato a termine un’operazione che ha condotto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino romeno di 34 anni, senza fissa dimora. L’uomo è ritenuto responsabile di una lunga serie di furti aggravati messi a segno tra il 2023 e il 2025 ai danni di esercizi commerciali situati in diversi quartieri di Torino.

Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile dopo una sequenza di episodi notturni con la tecnica della cosiddetta “spaccata”, hanno permesso di attribuire all’indagato quattro furti avvenuti tra marzo e luglio di quest’anno. I quartieri colpiti sono stati San Donato, San Secondo, Mirafiori e il Centro, zone della città molto diverse tra loro ma accomunate dalla presenza di attività commerciali spesso già provate dalle difficoltà economiche e che si sono ritrovate a subire ulteriori danni e disagi a causa delle incursioni notturne.

polizia

L’inchiesta non si è limitata agli episodi recenti. Gli investigatori hanno infatti contestato all’uomo anche altri tre furti aggravati risalenti al 2023, realizzati con lo stesso modus operandi: vetrine infrante con oggetti contundenti, ingresso rapido nei locali e sottrazione di merce o denaro in cassa. Un metodo che ha lasciato dietro di sé non solo il danno economico, ma anche la sensazione di insicurezza diffusa tra i commercianti delle zone interessate.

Il lavoro della Squadra Mobile è stato supportato da accertamenti di natura tecnica e scientifica. Le immagini di videosorveglianza raccolte dai diversi esercizi hanno permesso un confronto tra l’abbigliamento indossato dal presunto autore durante i colpi e i capi rinvenuti nel corso delle perquisizioni. A questo si sono aggiunti i rilievi della Polizia Scientifica, che sulle vetrine infrante ha individuato impronte digitali riconducibili al trentaquattrenne, rafforzando così il quadro indiziario già delineato.

Il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e dunque – come previsto dall’ordinamento – vige la presunzione di innocenza dell’indagato fino a un’eventuale sentenza definitiva. Resta però la preoccupazione di esercenti e cittadini, che negli ultimi mesi hanno segnalato una recrudescenza dei furti con “spaccata”, fenomeno che colpisce attività di quartiere e piccoli negozi, spesso senza grandi margini per sostenere le spese di riparazione delle vetrine e le perdite di merce.

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