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Cronaca

Follia al discount: ruba all’In’s e prende a testate l’auto dei carabinieri

Sorpreso a rubare, distrugge vetrine e porte automatiche. Tre pattuglie sul posto. Le commesse esasperate: “Qui è così tutti i giorni. Vogliamo una guardia armata”

È successo tutto intorno alle 18, all’In’s di via Platis a Chivasso, in una fascia oraria in cui il discount era ancora pieno di clienti intenti a fare la spesa dopo il lavoro. Un uomo è stato sorpreso a rubare generi alimentari e nel giro di pochi minuti la situazione è degenerata in un’escalation di violenza e panico.

Prima le urla, poi i calci, i pugni, le minacce al personale. In un attimo l’uomo è andato fuori controllo, iniziando a spaccare tutto: le vetrine, le porte automatiche d’ingresso, parte dell’arredamento interno. Infine, quando sono arrivati i carabinieri, ha sfogato la sua furia sull’auto di servizio, colpendone il finestrino con una violenta testata.

Alla scena hanno assistito decine di clienti, alcuni dei quali si sono rifugiati dietro le casse, altri sono fuggiti fuori, spaventati e increduli. “Non si capiva più niente. Urlava, lanciava oggetti, sembrava impazzito”, ha raccontato un testimone ancora scosso. I dipendenti, visibilmente provati, hanno allertato il 112 e nel giro di pochi minuti sono arrivate tre pattuglie dei carabinieri.

Ma nemmeno l’arrivo delle forze dell’ordine è bastato inizialmente a calmare l’uomo, che ha continuato a minacciare e a dare in escandescenze, rendendo necessario l’intervento congiunto dei militari per immobilizzarlo.

“Vengono sempre qui quelli che stazionano in stazione”, hanno commentato sconsolate le commesse, esasperate da una situazione che definiscono quotidiana. “Li conosciamo ormai, sono sempre gli stessi. Entrano, fingono di fare la spesa, e poi rubano, provocano, urlano. Ma oggi è stato troppo. Ha distrutto tutto, poteva ferire qualcuno. Abbiamo bisogno di una guardia armata, qui si lavora nel terrore”.

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L’uomo, una volta bloccato, è stato portato via in stato di fermo. Non si conoscono ancora le sue generalità, ma pare si tratti di un soggetto noto nella zona per precedenti episodi simili. Spesso – secondo quanto riferito dal personale – gravitava nei pressi della stazione ferroviaria poco distante, zona da tempo al centro di segnalazioni per degrado, bivacchi e microcriminalità.

Nel punto vendita, intanto, si contano i danni: vetri spaccati, porte divelte, scaffali rovesciati, e soprattutto la sensazione che nulla cambierà. “Domani sarà di nuovo tutto come prima, o forse peggio”, ha detto una delle commesse con voce amara. Una frase che, più di ogni altra, racconta il senso di abbandono e impotenza con cui molti lavoratori del commercio convivono ogni giorno.

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